Come ogni anno per il concerto di Andrea Bocelli a Lajatico, in provincia di Pisa, è stato selezionato un artista che crea la scultura per la scenografia sul palco e delle sculture per allestire la piazza comunale del paese, oltre ad avere una personale dedicata nella sala consiliare del comune. Nell’edizione ArtInsolite 2019, in occasione del concerto che si terrà il 25 e 27 luglio, titolo dello spettacolo Ali di Libertà, al Teatro del Silenzio, un grande lago, la scelta è caduta sull’artista Daniele Basso, noto per le sue superfici in metallo specchianti, con una mostra a cura di Matteo Graniti con la direzione artistica di Alberto Bartalini e la regia di Luca Tomassini, che ha già lavorato insieme al tenore di Lajatico e l’organizzazione e produzione di City-Sound&Events. L’opera simbolo è un monumentale uomo alato, Gabriel in sintonia con il tema della manifestazione: quindici metri d’altezza, 350 facce d’acciaio specchiante, 597 spigoli e 207 metri lineari di saldatura sono i numeri impressionanti che caratterizzano l’opera che celebra il valore universale della libertà.
Questa realizzazione è il punto di approdo di un percorso espositivo, In volo, allestito dal 5 luglio al 15 settembre prossimo tra la piazza Vittorio Veneto e le sale del palazzo comunale di Lajatico: si tratta di 16 opere dalle superfici specchianti – in acciaio e bronzo di piccole, medie e grandi dimensioni – che mettono al centro la dimensione spirituale dell’uomo. L’artista, laureato in Economia in Italia e negli USA, in Design e Comunicazione a Milano, ha lavorato a Parigi e New York (Versace) e Milano (Publicis e FCA). Nel 2011 la mostra Sign Off Designa cura di Luca Beatrice, per la 54a Biennale di Venezia, è al Padiglione Italia (curatore Vittorio Sgarbi) ed entra nella permanente del Museo del Parco di Portofino. Le superfici specchianti sono identificative della sua arte e prendono spunto dallo specchio, oggetto semplice, presente in tutte le culture e immutato da sempre, che sospende con l’effetto del riflesso cose e persone tra realtà e rappresentazione.
Tra le opere Naturae (in acciaio lucidato a specchio a mano, 190 cm di altezza) ispirata dalla Venere del Botticelli; oppure ancora ReLeone, dedicata al figlio Leone, che indaga il valore simbolico di questo nome ed è augurio di coraggio, forza e dignità.
Nella piazza del borgo toscano sarà protagonista l’epico scontro tra il coraggio e la paura incarnati da Ikaros e Boogeyman che, ha dichiarato Basso, «quando conosciamo le nostre paure e decidiamo di superarle e si può accedere a un livello superiore di coscienza consapevole».
Le opere che Daniele Basso ha pensato per l’occasione offrono al visitatore molteplici spunti di riflessione sposando il senso della rassegna ArtInsolite, ripensare il ruolo dell’arte ai nostri giorni. Carlo Alberto Arzelà ne ha la curatela, in stretta collaborazione con Alberto Bartalini, direttore artistico del Teatro del Silenzio e l’idea è di mettere l’arte tra la gente, nei luoghi della vita quotidiana, dalle strade alle cantine, le corti, i chiassi, gli edifici, i garage, le stanze. Per l’edizione 2019 il main artist Daniele Basso sviluppa la sua presenza in tre diversi momenti, rispettivamente, piazza Vittorio Veneto, il palazzo comunale e il Teatro del Silenzio. Ma l’itinerario che trasforma Lajatico in un laboratorio di arte contemporanea si articola in molteplici installazioni, dal titolo Ali di libertà, scelto dal fotografo Giovanni Gastel, autore anche del manifesto dell’edizione 2019 del Teatro del Silenzio; l’enfant terrible dell’arte Giuseppe Veneziano, che con le sue installazioni ha creato scandalo; e ancora Mario e Eva Mulas con l’esposizione fotografica Arte Moda 1967 nell’Accademia fotografica di Borgo e il progetto Movimento sulla facciata dell’ex Oratorio di San Sebastiano. Gianni Lucchesi è presente sia nel Borgo con il progetto Markandeya sia al Teatro del Silenzio con Gradienti 3D; mentre Dolfo sempre nel Borgo, sarà presente con il progetto La vita non basta; Lanciotto Baldanzi in Caos Calmo nella Chiesa Rupestre di San Gorgonio; Giulio Galgani nella piazza Vittorio Veneto con Amore vuol dire gelosia..; accanto alle elaborazioni digitali di Fabio Bacci in via Matteotti sotto il nome Bye -nuova antologia di Spoon River– e Distese di nulla di Enrico Pantani in via Garibaldi. Si aggiunge al programma artistico anche la presenza della nota Compagnia della Fortezza di Volterra, che a Lajatico sarà rappresentata da Armando Punzo, Alessandro Marzetti e Claudio Gaiaschi.
A completamento del progetto di Lajatico, Forte dei Marmi dedica a Daniele Basso, dal 9 agosto all’8 settembre, un’ulteriore mostra antologica che riunisce 40 opere dal titolo OltreVerso, con la regia di Alberto Bartalini e la curatela di Allegra Santini. In esposizione un nucleo di circa quaranta opere nel celebre Fortino della cittadina. Tra queste, spiccala scultura monumentale Man Of Steel, realizzata appositamente per l’occasione, installata nel pieno centro della cittadina versiliese, nota per la sua mondanità. OltreVerso segna il rafforzamento dell’unione e del dialogo tra Lajatico, il Teatro del Silenzio e Forte dei Marmi, quali luoghi dell’anima di Bocelli.
A cura di Giada Luni.