![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/10/117.-Italian-Woman-1986-acciaio-inossidabile-Collezione-Barbara-Bertozzi-Castelli-scaled-e1633111771279.jpg)
Fino al 30 gennaio 2022 la più grande mostra italiana dedicata a uno dei più importanti artisti contemporanei, certamente uno dei più noti, con alcuni record battuti alle aste, nonché molto controverso. Il suo “Coniglio”, del 1986, che simula un giocattolo gonfiabile è stato venduto per 91,1 milioni di dollari da Christie’s a New York. Firenze è sempre più lanciata nel mondo del contemporaneo e lo fa con un dialogo suggestivo, ardito ma anche storicizzato con la tradizione, in primo luogo con il Rinascimento di cui è stata la culla e Palazzo Strozzi si conferma un nuovo Palazzo Grassi, con un impatto che va oltre quello cittadino e di meta turistica.
Ironico e discusso, Jeff Koons irrompe a Palazzo Strozzi a Firenze con le sue grandi sculture e installazioni, come l’opera che si trova nel cortile, coloratissime e giocose.
L’esposizione, a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro – corredata da un bel catalogo edito da Marsilio – porta a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/10/117.-Jeff-Koons-con-Roberto-Galansino-scaled-e1633111891134.jpg)
internazionale: 40 anni di carriera con un percorso fuori mostra sul concetto di lucentezza che tocca Firenze, Prato al Museo Pecci, Pistoia, Carrara, Arezzo e le Gallerie d’Italia a Milano, che ospitano fino al 7 novembre prossimo Gazing Ball, Centaur and Lapith Maiden, opera impontente che crea un ponte tra le due città. Sviluppata in stretto dialogo con l’artista, la mostra Jeff Koons. Shine ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura dell’arte di Jeff Koons il concetto di “shine”, lucentezza, inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire. Simbolicamente la superficie specchiante indica apertura tanto che vediamo spesso l’artista abbracciato alle sue opere evocando un senso di empatia. Shine è anche un
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/10/117.-Jim-Beam-J.B.-Turner-Train-1986-acciaio-inossidabile-bourbon-Collezione-privata-e1633111992563.jpg)
invito a partecipare in modo inclusivo perché lo spettatore riflettendosi nell’opera vi partecipa e completa la creazione stessa, con un processo semplice, immediato e accattivante che avvicina l’arte a tutti: in una parola, democratico. Inoltre con il richiamo dello specchio che mostra il volto dello spettatore l’artista ci invita ad un viaggio dentro noi stessi. Il tema dello specchio appartiene alla storia dell’arte, in particolare del Rinascimento e del Seicento, studiati profondamente da Koons che gioca con le opere storiche reinterpretandole in chiave giocosa. Oggi l’apertura della città rinascimentale all’arte americana, sottolinea la sua vocazione più
![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/10/117.-Sacred-Heart-magenta-Gold-1194-2007-acciaio-inossidabile-verniciato-a-specchio-con-verniciatura-trasparente-Jereann-and-Holland-Chaney-scaled-e1633112090164.jpg)
profonda come ha ricordato il Sindaco Dario Nardella, che non è un ripiegamento malinconico sulle glorie del passato ma, secondo quanto affermava Giorgio Vasari, la conferma di essere “autenticamente grande solo quando è stata anticamente moderna e modernamente antica”. L’auspicio è quindi quello di avere un’esposizione che metta a confronto opere contemporanee e classiche. Ora Koons è entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo ispirandosi alla filosofia dell’americano John Dewey che sottolineava come l’uomo fosse il frutto dell’ambiente nel quale vive, assorbendo il passato dallo studio e il presente dalla vita. La sua stessa concezione di artista è di chi con un gesto obiettivo restituisce la realtà facendoci specchiare dentro, con la capacità di unire cultura alta e popolare, dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo. L’iniziativa ci consente di seguire i diversi periodi della sua carriera ed evoluzione, come ad esempio il ciclo dei fumetti e l’ispirazione legata alle opere note del passato.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, con il sostegno del Comune di Firenze, della Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, e del Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi; Main partner è Intesa Sanpaolo accanto a numerosi contributi privati quali Ferragamo.
a cura di Ilaria Guidantoni