![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/02/6-Lucia-DAMERINO-MUTAZIONI.jpg)
La Crumb Gallery di Firenze ha inaugurato giovedì 28 gennaio, aperta fino al 28 febbraio, il programma espositivo 2021 con Mutazioni, opere fotografiche di Lucia Damerino, 54 anni, designer, che vive e lavora tra Firenze e Milano.
Il suo percorso di ricerca artistica affonda le radici nel tempo, rimanendo a lungo entro confini strettamente privati, fino all’esordio di oggi. Professionalmente impegnata nel design e nel set styling, l’artista mutua da questo mondo la fotografia e l’uso degli oggetti, che ora si trasformano in materia significante, espressione di un mondo interiore.
Esperienze di vita, memorie di infanzia e di persone care, affiorano, mutano e vivono nuovamente. La mostra è frutto di un lavoro nato durante i mesi di confinamento forzato.
È un lavoro fotografico che riflette sulla memoria, sulla storia individuale e famigliare, sui ricordi, a volte anche dolorosi, sulla catarsi che qui avviene attraverso l’azione purificatrice dell’acqua.
![6. Lucia Damerino MUTAZIONI 2](https://bebeez.it/files/2021/01/6.-Lucia-Damerino-MUTAZIONI-2-724x1024.jpg)
Sono messaggi in una bottiglia, poesie galleggianti, memorie abbandonate. “Lasciarsi andare in questo elemento è proprio abbandonarsi, spiega Lucia Damerino nel testo in catalogo a cura di Rory Capelli.
E’ la morte simbolica di qualcosa che è già scomparso, per poi rinascere: perché gli abiti nell’acqua sembrano vivere di vita propria, sviluppano uno spazio e un tempo che delimitando purifica.
![6. Lucia Damerino MUTAZIONI 3](https://bebeez.it/files/2021/01/6.-Lucia-Damerino-MUTAZIONI-3-1024x724.jpg)
Questi abiti sono gusci vuoti che galleggiano nel mare delle possibilità”. Nel catalogo, molto curato, la Cappelli scrive, tra l’altro, “L’acqua è un miracolo liquido. L’acqua è il sacro nella cultura induista; purifica e beatifica e i templi sono edificati a ridosso dei fiumi.
Ci soni i bagni rituali dei Misteri Eleusini dell’Antica Grecia, la meditazione con l’acqua dei monaci giapponesi, offerta in ciotole considerate lo spettacolo dell’esistenza… C’è l’acqua del liquido amniotico, simbolo di fertilità e femminilità…”.
a cura di Ilaria Guidantoni
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