La Talwar Gallery di New York è lieta di presentare dal 10 marzo al 30 giugno 2018 “On and on it on”, una mostra di nuovi lavori di Ranjani Shettar. A prima vista sono opere recenti in cui Shettar estrae dal legno ogni possibile opportunità di rapprsentazione. Domina nella galleria frontale le linee serpeggianti, alla ricerca dei fiumi – in cui le linee aggraziate in legno si alzano, si piegano, convergono e si accendono creando un disegno scultoreo sul muro. In un’altra opera, due forme verticali e angolari in legno sembrano ballare con i piedi che toccano a malapena il suolo. Tendu abbraccia un angolo nella galleria dove centinaia di strisce di legno di noce piegato si uniscono come se si unissero per spingere le pareti da parte e non spaccare. Nell’altra grande opera, Quanto è lungo un miglio su due aliforme organiche in rosso brunito create da acciaio e mussola si librano come fiori liberati da raffiche di vento che fluttuano a mezz’aria. Abitando lo spazio, invita lo spettatore ad avvicinarsi – immerso in esso, si diventa parte di un insieme più ampio e dinamico, una totalità i cui ritmi e cadenze possono essere percepiti visceralmente. Diventa chiaro, al primo incontro e poi dopo aver sperimentato le opere di Ranjani, che parlano con il loro linguaggio unico ed elegante. Rifiutando di essere inseriti in una categoria preesistente o in un punto di vista singolare, sembrano emanare una forza latente, trasformando qualsiasi luogo che occupano. Data la portata e l’ampiezza del loro effetto, le opere di Ranjani iniziano spesso in modo piccolo e sorprendentemente semplice – emergendo più spesso dal suo interesse per i suoi materiali. Scoprendo e sfidando il potenziale e i limiti di ogni materiale che espone, ciò che segue è un processo di ricerca profonda, il tipo che viene misurato meno in giorni che in mesi e anni. Shettar crea una relazione con i suoi materiali attraverso il contatto prolungato e la vicinanza. Il legno è scolpito interamente a mano, aiutato dagli strumenti più semplici, tenendo conto della lenta rivelazione delle sue possibilità nascoste. Motivato da processi che consentono questo tipo di coinvolgimento ravvicinato, il suo impegno espone la permeabilità delle soglie spesso distinte tra artigianato e arte, tradizione e modernità, fisica e spirituale, trasformando il semplice e il mondano in magico. L’approccio di Ranjani stabilisce il tipo di rivalutazione del rapporto tra umanità e “natura”, la considerazione della terra come qualcosa di più di una risorsa estraibile o una superficie per la costruzione. Il profondo rispetto e persino l’affetto per il mondo naturale così evidente nel lavoro di Ranjani non è, tuttavia, una nostalgia per un idolo bucolico. Il suo lavoro può essere capriccioso, estasiante, bello, ma non sono romantici nelle loro concezioni della natura. La sua è un’etica tanto quanto un impegno estetico per il mondo naturale, una struttura filosofica e uno stile di vita. Le opere di Ranjani Shettar sono state oggetto di numerose esposizioni museali, tra cui presentazioni soliste all’Institute of Contemporary Art (ICA) di Boston, MA (2008); Il Museo di arte moderna, Fort Worth, TX (2008-9); Museo d’arte moderna di San Francisco (SFMoMA) (2009); National Gallery of Victoria, Melbourne, Australia (2011); Hermes Fondation, Singapore (2011) e BDL Museum, Mumbai, India (2012). Le sue opere sono state anche esposte in mostre al Museum of Modern Art (MoMA), NY (2010); Kiran Nadar Museum, New Delhi (2011, 2012, 2013), 5th Moscow Biennale (2013); 10a Biennale di Liverpool, Regno Unito (2010); 55 Carnegie International, Carnegie Museum of Art, PA (2008); 9a Biennale di Lione, Francia (2007); 8a Sharjah Biennial (2007); 15a Biennale di Sydney, Australia (2006); Artpace, Texas (2006); Cartier Fondation, Parigi (2005); Wexner Center, OH (2005) e The Walker Art Center, MN (2003). Nel 2012, in collaborazione con il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, l’artista ha creato un progetto in edizione limitata, Varsha.
La personale di Shettar “Sette stagni e poche gocce di pioggia” sono in mostra al Metropolitan Museum of Art di New York (The MET) da marzo ad agosto 2018.
Ranjani Shettar vive e lavora a Karnataka, in India.