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Alia, l’azienda che provvede alla gestione rifiuti nei comuni di Firenze, Prato e Pistoia, lancia un concorso per giovani artisti con tre mostre nelle tre città per unire arte e sostenibilità, creando un circolo virtuoso, insolito, tra rifiuti e bellezza; con la partnership di Fondazione Palazzo Strozzi, Maggio Musicale Fiorentino, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Pistoia Musei, Murate Art District, con il Patrocinio di Regione Toscana.
Curatore del progetto, che intende diventare un appuntamento annuale, è Marco Meneguzzo, docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera con una straordinaria esperienza da curatore di mostre per le più importanti istituzioni pubbliche e private italiane che ha messo in luce il ruolo dell’artista come coscienza sociale critica. “SECOND LIFE: Tutto torna”, questo il nome del concorso, si rivolge a giovani artisti ed artiste e si è concluso venerdì 26 novembre, termine ultimo per la presentazione delle opere. I lavori selezionati saranno presentati in una mostra itinerante nata per valorizzare i giovani talenti, spesso penalizzati, e lanciare un messaggio di attenzione all’ambiente attraverso il recupero della materia, offrendo così una seconda vita agli scarti, come evidenzia anche il titolo. Il concorso è stato rivolto a residenti in Italia che non abbiano ancora compiuto i 29 anni i cui lavori saranno esposti a partire da dicembre per circa un anno. Il percorso partirà da Firenze, per approdare poi a Prato e Pistoia e tornare nuovamente a Firenze. Non vi sono limitazioni nella scelta del supporto, dalla pittura, alla scultura, alla fotografia o al video. Una giuria composta da autorevoli rappresentanti delle principali Istituzioni italiane del mondo dell’arte – tra cui Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi; Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District; Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze; Alexander Pereira, Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino; Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei ed Elena Magini, curatrice del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato – selezionerà tra le 20 e le 30 opere finaliste, che troveranno spazio nelle mostre, nel catalogo ufficiale edito da Mandragora, nella vetrina online e in tutti gli altri canali di promozione e comunicazione. Tra i progetti selezionati, ne saranno scelti tre che Alia si impegna ad acquisire con un premio in denaro rispettivamente di 2500 euro al primo, 1500 euro al secondo e 1000 euro al terzo.
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L’idea e la strutturazione del contest parte da Giuseppe Meduri, da maggio Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Alia, al quale abbiamo chiesto Com’è nato il progetto? «Questa “call for art” nasce per diventare una tappa fissa e annuale rivolta a tutti i giovani artisti italiani che vogliono dedicare la loro opera ai temi della sostenibilità, avendo la Toscana, simbolo del binomio arte e bellezza, come loro palcoscenico. La sostenibilità è il grande tema del nostro tempo e Alia è lieta di poter dedicare una nuova attenzione a ciò che si muove nel campo artistico, investendo sulla creatività giovanile, offrendo luoghi espositivi prestigiosi in partnership con le principali istituzioni locali, valorizzando le opere in un percorso di mostre aperto ai ragazzi delle scuole, alle associazioni e a tutti i cittadini. Informazione, partecipazione e comunicazione sono leve strategiche per rendere i nostri territori sempre più sostenibili e circolari.»
Come può cambiare il dialogo e la percezione dei cittadini rispetto all’azienda questo tipo di iniziative e che ruolo può avere l’arte nell’alfabetizzazione a favore dell’ambiente? «Alia sta ridefinendo la propria missione, lo abbiamo scritto nel nostro piano industriale: da smaltitori a protagonisti delle città sostenibili. È questo il nostro mantra. Vogliamo esser agenti attivi del cambiamento e della transizione ambientale e per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di ingaggiare le persone, con la P maiuscola. Quelle che lavorano con noi e i nostri concittadini. Abbiamo scelto come Cifra della nostra nuova comunicazione la “spinta gentile” verso i comportamenti virtuosi, verso i nostri gesti quotidiani, come la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo. Ecco, il linguaggio dell’arte che arriva dalla creatività giovanile può esser una straordinaria spinta di riflessione e di motivazione, che avremo cura di valorizzare al meglio.»
A cura di Ilaria Guidantoni