
La mostra “Surprise! L’Arte Racconta” che è stata protagonista del Fuorisalone alla galleria MyOwnGallery di SuperStudioPiù a Milano in occasione del Salone del Mobile, accoglie il visitatore all’esterno con la scultura monumentale Marta e l’Elefante che presenta la particolarità di poter ascoltare, se si scansiona il codice QR sulla sua base, un dialogo emozionante tra Marta e l’Elefante.
L’esposizione si avvale della collaborazione tra Design e Arte, realizzata dallo Studio Nava + Arosio e dagli artisti Stefano Bombardieri e Manu Alguerò.
L’esposizione a cura dell’architetto e iconico direttore di AD Ettore Mocchetti, targata Marucci e Venturini, che non ha paura di osare, nata dall’esperienza e dalla sensibilità delle titolari di Oblong Contemporary Art, Paola Marucci ed Emanuela Venturini, si pone come palcoscenico delle arti e luogo di audace contaminazione.
Clicca qui sopra per vedere il video
Il senso dell’incarico affidato a Mocchetti è l’Arte come interlocutrice privilegiata dal déco, in un irrituale modus antimuseale che ha riunitole tortuose, informali sovrapposizioni cromatiche di Manu Alguerò; i muri grinzosi e colorati estratti da una periferia senza tempo di Mario Arlati; le astratte, vibranti tensioni e torsioni tridimensionali di Pablo Atchugarry; le accartocciate, allusive e illusive superfici metalliche di Tiziana Lorenzelli; i candidi, sensuali rilievi di Flavio Lucchini nelle solide asperità della materia; la poltrona d’artista dei designer Paolo Nava e Luca Arosio; le plastiche figure ellenizzanti di Antonio Signorini; le morbide volumetrie di Gustavo; Velez e, soprattutto, l’immaginifico, favolistico bestiario 3D di Stefano Bombardieri.
Questo significa immaginarli tutti come possibili, probabili protagonisti di un paesaggio domestico ideale, vero e insieme visionario. “Ma vuol dire anche proiettarli mentalmente come punti di attenzione per animare di continua sorpresa la quotidianità della casa, altrimenti destinata alla routine”, spiega Mocchetti in un viaggio virtuale dove presenta tutti gli artisti di quella che è “Surprise! L’Arte Racconta”: il regalo di quell’angolo di irrealtà nella vita reale, un arcobaleno da guardare dopo giorni di cieli sempre uguali. La scommessa è unire insieme artisti apparentemente distanti ma che, in questa bolla di esperienza e professionalità, si uniscono perfettamente come tessere di un puzzle che danno vita a un inatteso e sorprendente quadro. “In tale prospettiva”, conclude l’interior design Mocchetti, “la mostra non è semplice celebrazione di un’arte intelligente e sopraffina, di più, nella messa a confronto dei artisti dalle diverse sensibilità uniti però da un sagacissimo saper fare: è la suggestiva rappresentazione del principale ingrediente della contaminazione decorativa, ovvero l’emozione artistica”.
Le parole e le suggestioni di Mocchetti si traducono sicuramente nelle due novità più sorprendenti della mostra: il progetto “Vision 47”, nato dall’idea di Nava+Arosio Studio che mira a indagare su come un oggetto di design, nello specifico la seduta Pila-47 disegnata per l’azienda Rubelli Casa, possa diventare un’opera d’arte dinamica e, di riflesso, fare interpretare all’artista l’oggetto attraverso la sua arte. Nasce infatti così la collaborazione con gli artisti Stefano Bombardieri e Manu Alguerò, con la partnership di Oblong Contemporary Art, dando vita a quest’iniziativa trasversale che vede le quattro sedute Pila-47 presentate nel box su strada della MyOwnGallery, dove gli artisti interverranno direttamente sugli oggetti, come fossero tele e fonte di ispirazione.
A sorprendere i visitatori, come accennato sopra, anche l’istallazione in scala 1:1 di “Marta e l’elefante”, dell’artista Stefano Bombardieri, che rientra nel progetto innovativo di Talking Teens, curato da Paola Greci e realizzato dall’associazione non profit Echo. La particolarità e genialità del progetto, ideato da Oblong e accolto subito da Greci, sta nel far parlare le statua: attraverso la scansione di un codice QR, è infatti possibile ammirare l’opera e ascoltare contemporaneamente la storia di una bambina e di un elefante che, attraverso mondi fantastici e fantasiosi, racconteranno come si fa a credere ancora nei sogni. Un’esperienza multisensoriale quella ideata per l’opera di Bombardieri, che invita gli appassionati, ma anche i curiosi, a lasciarsi andare e a prendere per mano i bambini che eravamo. Il senso è che l’arte non è e non può essere solo visione: è cuore e passione, è evocazione di quelle suggestioni che solitamente tendiamo a tenere nascoste, è un tuffo dove non vedi il fondale, è semplicemente il coraggio di osare.
a cura di Ilaria Guidantoni