C’è un italiano ai vertici della classifica dei top banker advisor dei fondi di private equity su deal in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) stilata da MergerLinks, un provider di dati e servizi al settore. L’italiano in questione è Matteo Canonaco, cofondatore nel 2017 insieme al suo ex collega di HSBC James Simpson della boutique di consulenza Canson Capital Partners, anche lui quindi secondo in classifica a parimerito con Canonaco.
I due hanno affiancato Blackstone, uno dei protagonisti del mega-deal Refinitiv-London Stock Exchange. Gli azionisti di LSE, infatti, a fine novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) hanno approvato la proposta del board di acquisire l’information provider Refinitiv, in un’operazione di scambio azionario che porterà i fondi di private equity che controllano Refinitiv (gli azionisti di Refinitiv sono Blackstone, Canada Pension Plan Investment Board, il fondo sovrano di Singapore GIC e altri coinvestitori oltre a Thomson Reuters) a possedere una quota del 37% del capitale del nuovo gruppo e con poco meno del 30% dei diritti di voto. Il tutto per una valutazione di Refinitiv di 27 miliardi di dollari. Canson aveva già lavorato per Blackstone quando a inizio 2018 aveva acquisito l’ex business Financial & Risk di Thomson Reuters (poi ribattezzato appunto Refinitiv) per 17 miliardi di dollari. In realtà Canson aveva fatto anche di più, perché nell’agosto 2018 ha annunciato il closing della raccolta a 100 milioni di dollari del suo primo fondo, battezzato Canson Capital Partners (York) Co-Investment, un veicolo di coinvestimento che ha investito in Refinitiv accanto a Blackstone (si veda qui il comunicato stampa). Nel 2019 Canson ha curato in totale due deal per un valore totale di 25,2 miliardi di sterline. Il secondo deal è stata l’acquisizione del 60% di Kantar Group da parte di Bain Capital. A vendere è stata WPP.
Al primo posto in classifica 2019 c’è invece Mark Sorrell, a capo delle attività di m&a di Goldman Sachs e figlio del guru della pubblicità Martin Sorrell, patron di WPP, che ha seguito 4 deal per un controvalore complessivo di 34,3 miliardi di sterline. Tra i deal in questione c’è anche in questo caso quello Refinitiv-LSE, questa volta al fianco di LSE, ma anche l’opa di Advent da 4 miliardi di sterline sul gruppo di difesa Cobham.
Sempre in Goldman Sachs lavora il quarto banker in classifica e cioè il co-head dell’UK investment banking, Anthony Gutman, che ha seguito personalmente l’acquisizione e il delisting della holding dei parchi a tema Merlin Entertainment, che controlla tra gli altri anche Gardaland. A comprare il controllo di Merlin, in un deal da 7,5 miliardi di dollari, sono stati la scorsa estate Blackstone e Kirkbi, la holding di investimento della famiglia Kristiansen, che controlla al 75% la Lego (si veda altro articolo di BeBeez)
D’altra parte Goldman Sachs è in cima a tutte le league table 2019 dei financial advisor sia a livello mondiale sia a livello Usa ed europeo, sebbene a livello di fee incassate sia invece al secondo posto, con circa 5,9 miliari di dollari dopo JP Morgan, che ha invece incassato ben 6,7 miliardi (si veda qui il report Refinitiv sui dati preliminari 2019 sul’m&a).
Secondo Dealogic Goldman Sachs è stata però l’investment bank che ha incassato più commissioni dai private equity nell’area EMEA, per un totale di 383 milioni di dollari su un totale nell’area di 4,2 miliardi, un dato complessivo in calo del 11% rispetto al 2018, dovuto evidentemente al fatto che l’anno ha visto un calo dell’attività di m&a in Europa da parte dei fondi: secondo il report Refinitiv sui dati preliminari 2019 sul’m&a, infatti, i fondi nel 2019 hanno condotto acquisizioni in calo del 4% rispetto al 2018, mentre negli Usa è accaduto il contrario con un aumento del 3%. A livello globale i fondi hanno condotto investimenti per un 4% in più nel 2019 rispetto al 2018 a quota 478,5 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta il 12% del controvalore complessivo dell’m&a nel 2019.