![Maurizio Martina](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2015/07/mauriziomartina.jpg)
“Investiremo 20 milioni di euro da settembre per finanziare start up agroalimentari italiane che sappiano innovare e proporre soluzioni per il nostro modello agricolo”, ha detto il ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in occasione dell’apertura del Forum ‘Start up e Innovazione’ che si è tenuto all’Expo di Milano nei giorni scorsi (si veda il comunicato stampa)
Martina ha aggiunto che “la sfida del futuro si gioca proprio nel saper interpretare la tradizione con nuovi strumenti. L’agroalimentare è un settore dinamico che attrae sempre più energie giovani e il nostro ruolo oggi deve essere quello di favorire lo sviluppo, attivare filoni di ricerca anche tecnologica che sappiano supportare al meglio le esigenze delle imprese del settore”.
Il fondo sarà gestito dall’Ismea. Il direttore generale di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), Raffaele Borriello, ha spiegato che l’obiettivo del fondo “è quello di convogliare verso un progetto giudicato innovativo e con elevate potenzialità di crescita risorse pubbliche e private, coinvolgendo player come i venture capitalist, business angel, early stage financer e altri soggetti in grado non solo di apportare un contributo finanziario all’azienda ma di trasferire anche il know how necessario per la sua affermazione sul mercato”.
Si tratterà di un fondo finalizzato a sostenere economicamente, attraverso canali alternativi e complementari a quello bancario, gli investimenti per la nascita di imprese con caratteristiche di innovazione di prodotto, di modello di business o di mercato di riferimento e che generino adeguate ricadute a livello occupazionale.
Il fondo opera assumendo direttamente partecipazioni di minoranza nel capitale aziendale. Requisito di base, oltre ad un business plan convincente, è anche l’apporto di capitali privati pari ad almeno il 30% dell’intervento finanziario complessivo.Il fondo si rivolge in particolare ai giovani, affiancando il set di strumenti finanziari che Ismea già mette a disposizione degli under 40 per l’acquisizione della base fondiarie e lo sviluppo di efficienti imprese agricole.