Nel 2020 Digital Magics ha investito in 15 nuove startup, di cui 9 attraverso i programmi di accelerazione, e nei follow-on di altre 17, portando a 73 le società operative in portafoglio (69 al 31 dicembre 2019), di cui 29 sono startup innovative e 20 pmi innovative.
Lo ha comunicato ieri l’incubatore quotato all’Aim Italia in occasione della presentazione dei risultati 2020 (si veda qui il comunicato stampa), che si è chiuso con ricavi in calo a 2,4 milioni di euro (-11,5%); un ebitda negativo di 265 mila euro (in miglioramento dai -303 mila del 2019); una posizione finanziaria netta in peggioramento a 2 milioni (da 1,4 milioni del 2019); e una perdita netta in aumento da 2,3 a 2,5 milioni.
Digital Magics ha investito direttamente 2,64 milioni nel 2020 (contro i 2,6 milioni nel 2019), mentre le società target hanno raccolto complessivamente nell’anno 27,3 milioni (contro i 36,2 del 2019). Le partecipate nel primo semestre 2020 avevano incassato invece investimenti complessivi per 3 milioni, di cui 1,03 milioni da Digital Magics (si veda altro articolo di BeBeez).
La raccolta complessiva del 2020 delle startup in portafoglio è stata raggiunta in particolare grazie ai coinvestimenti di StarTIP, controllata di Tamburi Investment Partners, primo socio di Digital Magics con il 22,7% e di Cdp Venture Capital. In particolare, quest’ultima e l’incubatore hanno coinvestito in 14 startup e portato a 12,1 milioni la loro raccolta totale a cui hanno contribuito anche altri investitori professionali (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che sul totale di 12,1 milioni di euro di raccolta da parte delle 14 startup, l’investimento di Cdp Venture Capital sgr è stato di 6,4 milioni, attraverso il Fondo Acceleratori (tramite il programma AccelerORA) e il Fondo Italia Venture II (tramite il programma Seed per il Sud, che ha co-investito in 4 operazioni seed). Digital Magics ha investito nel complesso circa 500 mila euro, mentre gli altri investitori professionali e istituzionali hanno partecipato per oltre 5 milioni di euro. Tutti gli investimenti sono stati realizzati attraverso la sottoscrizione di finanziamenti convertendo (quindi senza opzione di rimborso).
Nel corso del 2020 Digital Magics ha condotto disinvestimenti per 740 mila euro. Tra le exit ricordiamo quella da Moneymour, ceduta nel febbraio 2020 a Klarna Bank AB (una delle più importanti fintech europee) dopo meno di 24 mesi dalla costituzione della società, con ritorno dell’investimento pari a 3 volte il capitale investito e IRR superiore al 100% (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre nel 2020, Digital Magics ha lanciato un programma di accelerazione per le startup laziali con la società della Regione Lazio Lazio Innova (si veda altro articolo di BeBeez) e stretto una partnership con Banco Bpm per migliorare l’accesso al credito delle startup innovative e sostenere il loro percorso di crescita (si veda altro articolo di BeBeez). La società l’anno scorso è stata anche riconosciuta quale miglior acceleratore e incubatore d’Italia da Dealroom, data provider olandese su startup, growth company ed ecosistemi tecnologici in Europa.
Alberto Fioravanti, fondatore, presidente e cto di Digital Magics, ha commentato: “Malgrado l’impatto del Covid-19 sulle operazioni in pipeline e sugli investimenti da parte di venture capital europei, l’ecosistema italiano mantiene il trend dell’anno precedente grazie a un’accelerazione importante degli investimenti, pubblici e privati. Chiudiamo il 2020 con dati che presentano un miglioramento sia di ebitda sia di ebit, confermando Digital Magics tra i principali operatori in particolare nel segmento early-stage e seed”.
Marco Gay, amministratore delegato dell’incubatore, ha ricordato: “Tra i principali partners, oltre a StarTIp di Tamburi Investment Partners, primo socio di Digital Magics, quest’anno possiamo annoverare anche CDP Venture Capital, con cui quest’anno abbiamo effettuato 14 coinvestimenti in startup e PMI innovative del nostro portafoglio. Inoltre, stiamo partecipando come partner e protagonisti al programma di accelerazione Fintech ed Insurtech, progetto che rientra nella strategia della rete nazionale acceleratori, che CDP Venture Capital sta lanciando e sta portando avanti in tutta Italia. La strada intrapresa e la nostra strategia di crescita ed il valore del nostro portafoglio, che oggi supera i 60 milioni di euro di valore rispetto agli ultimi aumenti di capitale, ci pone come orizzonte, non solo il consolidamento della posizione nazionale ma anche l’apertura verso nuovi mercati internazionali”.
Gay ha anche ricordato che” il 2020 è stato importante anche come conferma dell’apprezzamento del nostro modello di business da parte della comunità finanziaria: abbiamo infatti annunciato a ottobre 2020 e concluso a gennaio 2021 l’emissione di strumenti finanziari partecipativi, con la piena sottoscrizione degli stessi per 2 milioni di euro a sostegno della crescita e degli investimenti (si veda qui il comunicato stampa, ndr)”.
Gabriele Ronchini, co-fondatore e co-ceo di Digital Magics, ha aggiunto: “Abbiamo continuato a investire in nuove iniziative con oltre 2,5 milioni di euro grazie al successo dei programmi di accelerazione, che abbiamo realizzato con primari partner finanziari e industriali, e all’attenzione ai principali settori di sviluppo nazionale ed internazionale, coinvolgendo nei nostri programmi talenti italiani ed esteri. Questa strategia porta il nostro portafoglio a insistere su 3 dei 5 segmenti digitali a maggiore crescita a livello europeo: fintech e insurtech, enterprise software, marketplace e-commerce. Un modello consolidato che, come nel caso della exit Moneymour, in meno di 24 mesi dalla sua nascita, è riuscita a dimostrare il suo valore e destare l’attenzione di Klarna – unicorno (società innovativa non quotata del valore superiore a 1 mld di euro, ndr) europeo del fintech”.