Sono stati presentati nei giorni scorsi a Terni i primi quattro progetti di ricerca nel settore della chimica di terza generazione (chimica verde) finanziati da ProTer srl, veicolo di investimento fondato dall’imprenditore umbro Marco Mazzalupi e promosso da Gruppo Finanziaria Industriale, holding di partecipazioni nel settore manifatturiero in Italia e all’estero (si veda altro articolo di BeBeez).
ProTer ha svolto un’attività di scouting con la valutazione di oltre 110 progetti, in gran parte provenienti dai principali centri di ricerca d’Italia, nel settore della chimica di terza generazione, segmento che ha come obiettivo la sostenibilità, la riciclabilità e la minimizzazione degli scarti nella logica di una ‘economia circolare’, grazie all’introduzione di nuovi processi, materiali (plastiche con proprietà inedite) e prodotti (fibre artificiali ingegnerizzate) in una molteplicità di settori (tessile, elettronica, automotive, aerospaziale).
ProTer mette a disposizione dei progetti selezionati circa 20mila metri quadrati, di cui 6000 coperti, tra opifici dedicati alla produzione, aree uffici, sale convegni, interne al Polo Chimico che rappresentano una struttura ottimale per la ricerca, lo sviluppo industriale, la sperimentazione e il testing. ProTer è un modello di intervento e come tale replicabile in siti dismessi di impianti chimici, ormai inutilizzati. Nell’industria chimica, un’altissima barriera d’ingresso è la difficoltà di creare impianti e strutture ex-novo perché costano centinaia di milioni e richiedono lunghe autorizzazioni burocratiche. ProTer vuole superare questo limite sfruttando l’opportunità di un sito industriale già pronto e funzionante, che ha un valore incalcolabile per iniziative di questo genere. I progetti selezionati sono i seguenti.
KERLINE – produzione di cheratina da scarti di produzione, in particolare da piume animali o dalla lana di scarto dei processi di filatura, per ottenere due benefici fondamentali: qualità della cheratina estratta superiore a quella presente sul mercato (frutto di un processo produttivo che altera le proprietà naturali); riduzione dei costi di smaltimento e dell’impatto ambientale delle aziende della filiera. La cheratina è la proteina non alimentare più abbondante al mondo, molto stabile e resistente, e dotata di un’eccellente biocompatibilità e bassa tossicità per l’organismo ed è utilizzata in vari settori, dal farmaceutico al medicale, alla cosmesi (trattamenti rigenerativi e conservativi per le unghie (gel e smalti); shampoo, balsamo e maschere con proprietà innovative per rinforzare i capelli; e per la rigenerazione del cuoio capelluto.
3D YARN – propone al mercato un’offerta di polipropilene destinato al mercato di stampa 3D. Il prodotto ha due benefici fondamentali: eco-sostenibilità e economicità rispetto ad altri materiali (il PP è riciclabile e trasformabile al 100%). Grazie allo sfruttamento di infrastrutture e competenze interne nell’ambito della produzione di filo in PP, 3D Yarn ha costi e tempi di set-up bassi. Il polipropilene è un materiale idoneo alla produzione di prototipi e contesti non professionali (p.es. uso domestico per la stampa di giocattoli) grazie alle sue caratteristiche tecniche. Il business di 3D Yarn si base sulla restituzione ed il ritiro del polipropilene usato contestuale alla consegna a cliente del nuovo ordine, così da abbattere il costo di produzione (uso del riciclo) e gli impatti ambientali dello smaltimento. Il mercato della stampa 3D è in pieno sviluppo e le macchine evolvono velocemente con continui miglioramenti tecnici legati alla velocità, alla temperatura di esercizio e ad altri parametri tecnici ritenuti essenziali da produttori e utilizzatori Produttori di macchine e intermediari sono alla continua ricerca di nuovi materiali perché entrambi sono presenti anche nel mercato del filo per la stampa. Il fabbisogno di filo per alimentare le stampanti crescerà esponenzialmente nei prossimi 3 anni.
COLOR.AR.UM. – produzione di coloranti naturali da coltivazioni autoctone dell’Umbria. I coloranti naturali sono stati riscoperti quando sono diventate evidenti le criticità legate all’utilizzo del sintetico: impatto ambientale nelle fasi di produzione e smaltimento consumo di risorse non rinnovabili e loro tossicità. Con la riscoperta di coloranti naturali da coltivazioni autoctone si apre l’opportunità di varare una nuova filiera integrata con la coltivazione di piante tintorie, la raccolta e separazione delle sue componenti, l’estrazione del colorante ed eventuale precipitazione, l’utilizzo e valorizzazione delle altre componenti della pianta a scopo energetico e non, la rivalutazione di terreni marginali non utilizzati. Tra le possibili applicazioni di coloranti/pigmenti naturali ci sono il settore tessile; i coloranti alimentari; le celle solari sensibilizzate; le colorazioni istologiche e il bio-restauro (tessuti, tappeti, tele e pitture).
NEOCARPET – NeoCarpet realizza tappeti e moquette di design e colorazioni alternative attraverso una strategia che si fonda sulle competenze, sulla flessibilità e sulla sostenibilità del prodotto, utilizzando materiali compatibili tra loro per ottenere tappeti e quadrotte privilegiando le specialty di prodotto. Il prodotto ottenuto ha l’obiettivo di garantire l’integrazione verticale dei materiali utilizzati in funzione del loro riutilizzo e/o riciclo nell’ambito del concetti di economia circolare. Neocarpet utilizza il NBF (Neofil Bio Fiber) è un nuovo filato per la realizzazione di tappeti e moquette ottenuto da copolimero a base Poliammidica derivante al 100% da risorse rinnovabili vegetali che ne garantisce la completa ecosostenibilità. Sulla base di questa materia prima l’obiettivo è di realizzare un carpet compatibile con l’NBF in tutte le sue componenti.