Dall’esperienza di Hoop Capital, boutique di investimento indipendente fondata nel 2020 da Antongiulio Marti e Armando Strofaldi (si veda altro articolo di BeBeez), nasce ora Hoop Club spa, holding di imprenditori che con la formula del club deal ed un approccio attivo si pone come partner di supporto per aziende quotate con capitalizzazione inferiore ai 300 milioni di euro, con cui si condivide una visione di sviluppo strategico sostenibile (si veda qui il comunicato stampa).
“Siamo lieti di annunciare la nascita di Hoop Club, una realtà che intende svolgere un ruolo fondamentale a supporto de lle PMI italiane quotate su Borsa Italiana” ha detto Marti, presidente e CEO della spa. “Il nostro impegno è creare valore attraverso un approccio proattivo e strategico, accompagnando le aziende in operazioni anche trasformative per valorizzarne appieno il potenziale. Riteniamo essenziale la presenza di un numero crescente di operatori di mercato come Hoop Club per sostenere il mercato delle small cap italiane , generalmente poco considerate dagli investitori istituzionali e oggi con valutazioni molto appetibili L a nostra holding che ha riunito ad oggi una decina di famiglie imprenditoriali ha l’obiettivo di indirizzare, attraverso la formula del club deal, 30 milioni di euro verso le PMI quotate nei prossimi tre anni. Crediamo che l’impegno e il sostegno dei nostri azionisti ci consentiranno di raggiungere risultati significativi”.
Fra gli imprenditori fino ad ora coinvolti da Marti che, secondo Mf, hanno aderito all’iniziativa con un biglietto d’ingresso da un milione di euro ciascuno, ci sono Sandro Veronesi (patron di Calzedonia) tramite la holding De La Costa; Alberto Previtali, esponente di una delle famiglie fondatrici di Italcementi; Anna Maria Bruno, moglie dello scomparso Luca Cividini, con il veicolo Pilota; Navig del socio di Banor Sim, Giorgio Zaffaroni; Ocp-Officine Cooperatori Piacentini di Marco Busca; Fratelli Vitiello dell’armatore napoletano Luca Vitiello (già proprietario di Gesmar); Innovalia, la holding del proprietario della società del gaming Hbg, Antonio Porsia; Accapierre, società di risk management di Giovanni Favero; Vittorio Giovetti dell’agenzia mandataria modenese di UnipolSai Giovetti e Lisoni.
Come riporta Mf e si evince dalla visura relativa alla società, a Hoop Capital Partners fanno capo azioni di tipo A, mentre agli altri soci di tipo B, e “saranno loro a decidere in assemblea, dove serve il 51% dei voti, se l’operazione che il mio team propone è valida o meno”.
Per coadiuvare la holding nella valutazione delle opportunità e nel monitoraggio delle partecipazioni, inoltre, Hoop Club è stato istituito un Comitato Investimenti fra i cui membri ci sono Patrizio Mapelli, già CEO di NTT Data Europa e attualmente board member di NTT Data Corporation (Tokyo), Francesco Profumo, attuale presidente di Isy bank, banca digitale di Intesa Sanpaolo e membro del Consiglio europeo dell’innovazione (EIC), Vittorio Terzi, già managing partner del Mediterranean Complex di McKinsey & Company, oggi alla guida della sua boutique Terzi&Partners. Hoop Club si distingue per l’approccio AIPE (Activist Investments in Public Equity), che combina il concetto di Private Investment in Public Equity e un approccio attivista che ha l’obiettivo di promuovere la crescita delle aziende, spiega la società, con un occhio di riguardo a quelle il cui valore sembra sottostimato dal mercato.
Hoop Club, come accennato, deriva dall’esperienza di Hoop Capital Partners che ha già effettuato operazioni di questo genere. Fra queste ricordiamo l’investimento condotto insieme a Palladio Holding in Tesmec, mediante il veicolo di club deal Fenice srl, che a marzo 2022 aveva acquisito una partecipazione del 4,8% nel capitale della società, che produce tecnologie dedicate alle infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez). A dicembre dello stesso anno, inoltre, Hoop Capital aveva assistito come advisor finanziario G&Ph Holding srl per la cessione in aumento di capitale del 67% di Innovation Pharma, già proprietaria di due farmacie, nelle città di Torino e Verbania, a Farmacosmo, società attiva nel settore Health, Pharma & Beauty, quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana (si veda qui Forbes).
In precedenza, a decimbre 2021, Hoop aveva coordinato un club deal che aveva sottoscritto un round d’investimento da 1,5 milioni nella startup We Wear (si veda qui il post Linkedin). Vi avevano partecipato partner tecnologici e business angel, italiani e internazionali fra cui Gestioni SpA, holding di Giovanni Fassi, Presidente di Fassi Gru, lead investor dell’operazione; Image S Holding di Marco Diani e Paolo Longoni, azienda che sviluppa e distribuisce sistemi di visione artificiale, già partner tecnologico di We Wear, Erik Coover, la cui famiglia è a capo di Isagenix, azienda statunitense che vende integratori alimentari e prodotti per la cura della persona. Tra i business angel italiani Alberto Bartalozzi, manager con più di 20 anni di esperienza in primarie imprese del fashion tra cui Dolce&Gabbana, Pomellato e Valentino,; Giovanni Favero, amministratore unico del broker assicurativo Accapierre, Giuseppe Bongiorni, CFO di CGI Holding, e Luca Cristian Macchi.