Dopo quasi nove anni, la Sampdoria da ieri sera ha una nuova proprietà. La famiglia Ferrero, guidata dall’ex patron Massimo Ferrero, ha accettato infatti l’offerta arrivata nei giorni scorsi tramite Across Fiduciaria dal fondo britannico Aser Capital Limited e dal family office inglese Gestio Capital, che fanno capo rispettivamente ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che avevano depositato un’offerta vincolante nei giorni scorsi(si veda altro articolo di BeBeez), affiancati nell’operazione con una quota di minoranza dal fondo Qatar Sports Investments, che fa capo a Nasser Al-Khelaifi, proprietario dei campioni di Francia del Paris Saint-Germain, che possiede anche una partecipazione del 22% nella formazione portoghese del Braga.
Nella serata di ieri il cda composto dal presidente Marco Lanna, dal vice Antonio Romei, da Gianni Panconi e da Alberto Bosco ha infatti ricevuto il mandato a procedere per l’aumento di capitale dai soci riuniti da lunedì in assemblea straordinaria, aumento approvato all’unanimità dal board alle ore 21.20.
Ad annunciare la notizia della cessione è stato lo stesso Ferrero in un’intervista telefonica in diretta a Telenord, mentre la società con una nota ha spiegato poco dopo che “l’assemblea degli azionisti ha deliberato la delega al consiglio di amministrazione per l’emissione di un prestito obbligazionario e per un aumento di capitale fino a 40 milioni, funzionale all’esecuzione del piano di ristrutturazione della società” (si veda qui il comunicato stampa).
Il duo Radrizzani-Manfredi ha quindi battuto l’offerta di Alessandro Barnaba con il suo fondo londinese Merlyn Partners tramite la controllata Metis Sporting sarl (azionista della squadra genovese), sponsorizzato dal presidente di ERG ed ex patron del club Edoardo Garrone (si veda altro articolo di BeBeez).
Il prestito obbligazionario dovrebbe essere quello convertibile strutturato da Banca Sistema e dall’australiano Macquaire Group (si veda altro articolo di BeBeez) e ipotizzato all’inizio dell’anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Quel che è certo è che Across Fiduciaria ha acquistato pochi giorni fa un centinaio di azioni da un piccolo azionista, Andrea Gais, ed è la società utilizzata dai nuovi proprietari per effettuare l’aumento di capitale fino a 40 milioni di euro, da cui lunedì Banca Sistema, creditrice della Sampdoria, ha preso le distanze, dicendo che l’ammontare delle azioni intestate alla stessa fiduciaria non è nella sua disponibilità (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo è comunque arrivato fuori tempo massimo, non riuscendo a scongiurare la penalizzazione di quattro punti nella prossima stagione, quando la Sampdoria giocherà in serie B, che potrebbero ridursi a tre in caso di ricorso. Questo perché non sono stati rispettati i tempi per adempiere al pagamento degli stipendi di calciatori e staff tecnico relativi al primo trimestre del 2023, pari a quasi 14 milioni di euro, in scadenza oggi (alle 24 di ieri).
“Ho venduto la Sampdoria. Basta cercare un capro espiatorio, io sono 18 mesi che non ‘tocco palla’ e gli errori non sono stati fatti da me. Io ho fatto il bene della società, ho deciso col cuore e per la gente. Dico solo che un giorno mi rimpiangerete. In bocca al lupo ad Andrea Radrizzani, che è un uomo di calcio”, ha commentato Ferrero. E Radrizzani è uomo di calcio, perché, lo ricordiamo, tramite Aser Ventures, è proprietario della squadra del Leeds United che gioca nella Premier League inglese.
Subito dopo il presidente Lanna ha detto ai cronisti, uscendo dalla sede di Corte Lambruschini: “Quanto sono felice? Siamo tutti felici, sono state due giornate intense, dobbiamo ringraziare tutte le parti coinvolte che hanno fatto un grandissimo lavoro. Ci sono tante altre cose da fare, non è finita qua, dobbiamo lavorare parecchio. Oggi abbiamo fatto un passo importante, ma ce ne sono tanti altri che dobbiamo fare. Si riuscirà a scongiurare la penalizzazione? Non so, ci pensiamo nelle prossime ore”.
Ricordiamo che l’ex presidente Massimo Ferrero, assistito da Lazard, a fine marzo aveva rilevato dalla figlia Vanessa il 55% di Holding Max srl, di fatto aumentando la presa sul club di calcio ligure, sebbene formalmente questo fosse controllato da un trust (si veda altro articolo di BeBeez). Ferrero dalla fine del 2020 non ricopre infatti più alcun ruolo nel club e nelle sue società, dopo le tensioni giudiziarie che lo hanno interessato (si veda altro articolo di BeBeez). Per salvare le sue Eleven Finance e Farvem Real Estate, entrambe in concordato, Ferrero aveva messo in vendita la Sampdoria già all’inizio del 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), costituendo Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato da Gianluca Vidal, il 100% di Spettacolo Holding, che deteneva fra l’altro il 99,96% della Sampdoria ed era controllata al 100% da Holding Max srl, finora detenuta da Vanessa Ferrero all’80%, da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) al 15,24% e da Unione Fiduciaria per il restante 4,76%.
Ricordiamo ancora che l’accordo con la nuova proprietà era stato comunicato sabato scorso (si veda qui il comunicato stampa). “Il consiglio di amministrazione di Uc Sampdoria comunica che nella notte (di venerdì, ndr) è stato sottoscritto un accordo preliminare per la finalizzazione di un aumento di capitale nella società da parte di Gestio Capital e Aser Holding. La proposta presentata da Gestio Capital e Aser Holding si è dimostrata più in linea con l’interesse dei creditori sociali e il piano di risanamento predisposto dal club e, nel contempo, sono state date adeguate garanzie per il futuro della Sampdoria. Il perfezionamento di tale operazione è condizionato al completamento delle attività prodromiche alla presentazione dell’istanza per l’Accordo di Ristrutturazione del debito, tra cui, inter alia, gli accordi con i creditori della società”.
A stretto giro aveva risposto con una nota l’avvocato Pieremilio Sammarco, legale della famiglia Ferrero, annunciando battaglia: “Leggiamo con sorpresa il comunicato stampa diffuso ora dalla Sampdoria secondo cui sarebbe stato sottoscritto un accordo per l’aumento di capitale nella società da parte di Gestio Capital e Aser Holding. A tale riguardo, si fa presente che né la proprietà e nemmeno il trustee hanno ricevuto la proposta di acquisto delle azioni da parte delle predette società o da altre, giacché nessuno si è realmente manifestato nei loro confronti. Se e quando saranno presentate delle proposte di acquisto, il trustee e la proprietà le valuteranno per verificarne la sostenibilità. Inoltre, il consiglio di amministrazione non può in alcun modo impegnare la proprietà o il trustee, né può sostituirsi ad essi per decisioni sull’aumento di capitale che competono esclusivamente all’assemblea dei soci; ogni atto in pregiudizio dei diritti dei soci sarà oggetto di immediate iniziative giudiziarie in sede civile e penale”.
Ieri è stata la volta della controreplica del duo Raddrizzani-Manfredi, affidata a un comunicato diramato da Gestio Capital. “L’accordo che abbiamo definito con il cda della Sampdoria prevede una esclusiva ed è stato raggiunto anche grazie alla stretta collaborazione con diversi azionisti di minoranza. Questo a dimostrazione di un ampio consenso riguardo alla proposta avanzata. È importante sottolineare come i capitali necessari a concludere l’operazione siano già disponibili, nonostante talune affermazioni contrarie espresse in merito. Il nostro impegno è quello di garantire la stabilità finanziaria del club e in particolare, di tutelare gli interessi dei creditori con un occhio di riguardo per quelli di piccole dimensioni. Questa offerta rappresenta un importante distacco dalla proprietà precedente e certifica una chiara volontà di preservare il blasone e la tradizione di un club storico come la Samp. Siamo realmente dispiaciuti e contrariati che la nostra offerta sia stata strumentalizzata per soddisfare esigenze altrui o per riaprire tavoli negoziali. Gestio Capital ed Aser Group sono costretti a sottolineare come l’offerta presentata sia stata respinta dalla precedente proprietà. Un no incomprensibile che mette peraltro a repentaglio il futuro immediato della società. La già esplicitata presenza del Qatar Sports Investments al fianco di Gestio Capital ed Aser Group conferma infine il sostegno di partner affidabili, competenti e di straordinaria solidità”.
Infine, in serata la svolta. I nuovi soci sono già al lavoro per definire le prossime strategie, per definire la rosa della squadra e individuare un tecnico di alto profilo, valutando contestualmente la definizione di una struttura interna caratterizzata da un management internazionale.