Addio ad Autostrade Meridionali dopo quasi un secolo di attività. La società, costituita il 21 maggio 1925 e controllata dal 1987 al 58,983% da Holding Reti Autostradali spa (si veda qui l’azionariato), la holding che a sua volta fa capo a CDP Equity, Blackstone Infrastructure Partners e Macquarie Asset Management e che dal maggio 2022 controlla Autostrade per l’Italia (si veda altro articolo BeBeez).
Autostrade Meridionali è stata infatti messa in liquidazione volontaria lunedì scorso, quando è stato nominato come liquidatore unico Fabio Bernardi (si veda qui il comunicato stampa) e sospesa a tempo indeterminato dalle negoziazioni a Piazza Affari, con l’ultimo prezzo segnato venerdì 5 aprile a 14,76 euro. Di conseguenza, ieri FTSE Russell ha comunicato l’esclusione del titolo dagli indici FTSE Italia a partire da lunedì prossimo, 15 aprile (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è stata supportata dal team legale interno di Autostrade per l’Italia e dallo Studio Legale Carbonetti e Associati (si veda qui il comunicato stampa).
La decisione di voler chiudere definitivamente i battenti è arrivata all’unanimità dall’assemblea straordinaria dei soci, che ha anche stabilito la distribuzione di parte della riserva straordinaria (pari a poco più di 30 milioni di euro), mentre gli azionisti, che hanno l’obiettivo di completare la liquidazione entro il 31 marzo 2027, in sede ordinaria hanno stabilito lo stacco della cedola lunedì 15, con pagamento mercoledì 17. Il dividendo sarà pari a 7,19 euro lordi per azione, frutto di una cedola ordinaria di 0,33 euro derivante dalla distribuzione di quasi tutto l’utile netto registrato nel 2023, pari a circa 1,45 milioni, e straordinaria di 6,86 euro per ciascuna delle azioni in circolazione.
La società ha gestito i 52 chilometri dell’autostrada Napoli-Pompei-Salerno fino al termine del primo trimestre 2022, quando è scaduta la concessione. Dal 1° aprile 2022 è dunque impegnata nelle sola gestione delle partite commerciali in essere.
Pertanto all’inizio dell’anno il consiglio di amministrazione presieduto da Pietro Fratta e guidato da Luigi Massa, in assenza di ulteriori opportunità di business, “ha deliberato di valutare positivamente la messa in liquidazione volontaria della società”, ritenendo che sia la “conclusione preferibile e l’esito più naturale”, anche nell’ottica di una coerente consecutio degli accadimenti societari, considerato il venir meno del core business della società a seguito della perdita della concessione (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca).
Ad aggiudicarsi la gestione per 25 anni della tratta autostradale campana dal 1° aprile 2022, che prevede nuovi investimenti per 389,2 milioni di euro, è stata Salerno Pompei Napoli spa (si veda qui il comunicato dell’allora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili), società che fa capo al Consorzio Stabile SIS scpa, costituito nel 2003 e a sua volta controllato da INC spa (di proprietà della famiglia Dogliani tramite il gruppo torinese FININC spa) (si veda qui l’azionariato) e partecipato con il 49% dal gruppo spagnolo Sacyr.
Salerno Pompei Napoli spa ha realizzato nel 2022 il suo primo fatturato di 71,2 milioni e ha registrato un ebitda negativo per 7,5 milioni e un indebitamento finanziario netto superiore a 476 milioni (si veda qui il bilancio 2022). La società ha emesso un prestito obbligazionario (project bond) in due tranche per 518 milioni di euro nominali complessivi, al tasso del 2,8%, con scadenza 19 gennaio 2045.
Dal bilancio si evince che tutte le azioni della nuova società concessionaria sono state date in pegno nel 2021 alla londinese BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited, con diritto di voto in capo ai soci. Nello stesso anno è stato un costituito un privilegio generale a carico di Salerno Pompei Napoli spa e a favore di Banco Santander, Banco BPM e JP Morgan Chase, oltre che del trustee inglese, finalizzato al rimborso del bond garantito per un massimo di oltre 1,41 miliardi (si veda qui la Gazzetta Ufficiale di allora).
Il Consorzio Stabile SIS, che oltre a possedere la Salerno Pompei Napoli, gestisce anche la Pedemontana Veneta e si è aggiudicato la realizzazione della cosiddetta Via del mare tra Meolo e Jesolo (senza considerare la A21 Torino-Piacenza e la A5 Torino-Quincinetto), ha registrato nel 2022 un fatturato di 282 milioni, un ebitda di circa 2,3 milioni e una liquidità netta di 6,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).