Cisalfa Sport spa, una delle catene sporitve italiane di maggior presenza sul territorio, ha effettuato il secondo investimento in Germania in poco più di quattro mesi, acquisendo SportScheck, fra i principali rivenditori sportivi tedeschi, che, il 30 novembre 2023, aveva presentato una procedura di insolvenza volontaria dopo che il gruppo Signa, precedente proprietario, aveva dichiarato bancarotta il giorno precedente.
Cisalfa ha firmato un accordo con il curatore fallimentare di SportScheck GmbH, Axel Bierbach, ed è stata scelta quale partner nella procedura competitiva indetta dal curatore fallimentare proprio in seguito alla presentazione dell’istanza di ammissione al procedimento volontario di insolvenza.
Cisalfa Sport è stata assistita per tutti i profili legali dell’operazione da Legance, che ha agito congiuntamente con un team dello studio tedesco Noerr. Alvarez & Marsal, invece, ha prestato assistenza a Cisalfa Sport per i profili finanziari e fiscali mentre Clearwater è stato advisor per la parte di consulenza strategica. Il curatore è stato assistito per gli aspetti legali dall’ufficio tedesco di McDermott Will & Emery, per i profili finanziari da Wieselhuber e da AT Kearney per la parte di consulenza strategica (si veda qui il comunicato stampa).
Per Cisalfa, si diceva, è la seconda operazione di m&a in Germania in poco tempo, Lo scorso novembre CIsalfa aveva infatti rilevato da Intersport Deutschland la società tedesca Sport Voswinkel GmbH & Co (si veda qui il comunicato stampa di allora), che ha apportato al gruppo una rete di circa 50 negozi distribuiti in dieci stati federali e circa 100 milioni di ricavi annui.
“SportScheck dà il benvenuto a Cisalfa Sport, il principale rivenditore di articoli sportivi italiano, come nostro nuovo azionista!”, ha commentato sul suo profilo Linkedin Mattias Rucker, ceo dell’azienda tedesca che, nell’ambito dell’accordo, manterrà la sua individualità commerciale e l’uso del marchio, laddove Cisalfa entrerà nell’operatività aziendale e nelle operazioni societarie.
La società di Monaco di Baviera potrà trarre beneficio dalle sinergie e dalle economie di scala con l’acquirente, una volta che l’accordo sarà stato approvato dall’Antitrust tedesca, presumibilmente nel mese di aprile, con finalizzazione della chiusura a quel punto prevista entro giugno 2024. Fra gli obiettivi, il risanamento dei negozi a rischio di chiusura.
Dopo la dichiarazione della richiesta di procedura d’insolvenza volontaria, il Tribunale distrettuale di Monaco aveva aperto una procedura d’insolvenza per i beni di SportScheck GmbH, nominando Bierbach, avvocato esperto in ristrutturazioni aziendali dello studio legale Müller-Heydenreich Bierbach & Kollegen, come amministratore della procedura d’insolvenza.
“Sono molto soddisfatto che siamo riusciti a trovare un partner adeguato per SportScheck in così poco tempo”, ha commentato Bierbach, come riportato su The Spinoff. “Il fatto che siamo riusciti a concludere le trattative con Cisalfa Sport così rapidamente è merito di tutte le parti coinvolte”.
“Riteniamo che questa operazione ci consentirà di aumentare ulteriormente la nostra presenza in Germania e anche nell’area DACH”, ha dichiarato Boris Zanoletti, direttore generale del Gruppo Cisalfa. “Grazie alla nostra lunga esperienza nella gestione di aziende in questo settore, puntiamo a riportare rapidamente SportScheck tra i player premium del retail sportivo”, ha aggiunto.
“Le ultime settimane di trattative sono state molto intense dopo l’apertura del fallimento. Cisalfa Sport è un rivenditore di abbigliamento sportivo di grande successo e orientato al lungo termine, in grado di fornire a SportScheck il giusto approccio strategico e interessanti opportunità di crescita”, ha aggiunto Rucker. “Sono molto soddisfatto che l’intero team di SportScheck abbia la prospettiva di portare avanti tutti i progetti strategici di vendita al dettaglio di articoli sportivi nell’area DACH nei prossimi anni”.
SportScheck è un rivenditore di articoli sportivi omnichannel che, secondo diversi media, ha un giro d’affari di 350 milioni di euro con una rete commerciale composta da 34 negozi. È stata fondata nel 1946 da Otto Scheck e opera anche in Germania, Austria e Svizzera attraverso prodotti e servizi offerti online tramite sito web, cellulare e app.
Ad ottobre 2022 Signa, la princpale società immobiliare austriaca, proprietaria di SportScheck, aveva concluso un accordo per vendere l’azienda a Frasers Group plc, gruppo inglese attivo nello sport e nella moda, che ha sede a Shirebrook (Inghilterra) e possiede le catene di vendita al dettaglio House of Fraser, Sports Direct e Flannels. Frasers si era poi ritirato dagli accordi in seguito al fallimento di Signa, pur dichiarandosi disponibile ad acquisire gli asset e l’attività dell’azienda, al di fuori dall’amministrazione.
Cisalfa è stata fondata nel 1977 da Vincenzo Mancini, scomparso ad aprile del 2019. Nel 2006 la maggioranza del gruppo era stata rilevata dal fondo Investitori Associati, per poi essere nuovamente acquisita da Mancini nel 2013 (si veda la storia su la Repubblica), che aveva mantenuto una quota di minoranza ed era poi tornato d’accordo con le banche al 100 per cento della società, per pilotarla verso il rilancio.
Oggi la proprietà dell’azienda è in mano alla famiglia di Mancini: la moglie, Patrizia Caroni, possiede il 40% delle quote di Sportland spa che, a sua volte, detiene il 100% di Challenge 2012 srl, cui fa capo il 92,57% di Cisalfa Sport spa. Ai figli Benedetta e Simeone fa capo il 10% ciascuno del veicolo che si trova all’apice della catena di controllo, al fratello del fondatore scomparso, Maurizio, fa capo il restante 40%.
Nell’esercizio chiuso a febbraio 2023, la società ha generato 668,6 milioni di euro di ricavi, con 99,2 milioni di ebitda e 58,2 milioni di liquidità netta (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
A febbraio dell’anno scorso Cisalfa Sport aveva ottenuto dal ramo factoring di UniCredit un plafond di 15 milioni di euro per finanziare il capitale circolante delle aziende fornitrici con l’anticipo dei crediti commerciali vantati nei i confronti del rivenditore (si veda altro articolo di BeBeez). L’istituto di credito in quell’occasione aveva agito attraverso la piattaforma FinDynamic, startup specializzata nel finanziamento della supply chain, partecipata dalla banca. UniCredit e Cisalfa avevano già operato insieme a settembre 2022, quando la banca aveva concesso al gruppo un finanziamento ESG di 25 milioni di euro di durata triennale della serie “Futuro sostenibile”, a supporto della strategia di sviluppo che prevedeva investimenti volti a aumentare la sostenibilità delle attività (si veda qui il comunicato stampa di allora).