DeA Capital Alternative Funds sgr, controllata da Dea Capital(Gruppo De Agostini), ha lanciato il Flexible Capital Fund, fondo con focus sulle special situation, che investirà in equity e debito, lungo quindi tutta struttura del capitale, di aziende italiane con ricavi consolidati superiori a 50 milioni di euro in temporaneo squilibrio patrimoniale finanziario ma con adeguate prospettive di redditività futura, e rappresenta uno strumento flessibile (si veda qui il comunicato stampa).
Il fondo, anche grazie al supporto di DeA Capital e del Gruppo De Agostini, avrà una dotazione iniziale di oltre 100 milioni di euro e un target di raccolta di 300 milioni. Numerosi investitori istituzionali hanno già manifestato interesse a valutare la partecipazione al fondo.
Flexible Capital sarà guidato da Vincenzo Manganelli e Federico Giribaldi, managing director dei programmi special situation della sgr, già alla guida dei due fondi CCR I e CCR II del programma Corporate Credit Recovery, che investono i crediti corporate distressed single name e che a oggi ha oltre a 1,2 miliardi di euro di asset in gestione.
“Grazie all’esperienza maturata da DeA Capital Alternative Funds e alla fiducia dei nostri cornerstone investor abbiamo fatto nascere Flexible Capital, un modello equilibrato di rilancio delle imprese in difficoltà, una soluzione intimamente ESG e un’unica e interessante opportunità per investitori istituzionali italiani ed esteri”, ha commentato Gianandrea Perco, amministratore delegato dell’sgr.
Flexible Capital nasce per dare una risposta all’evoluzione del mercato, anche alla luce degli impatti del Covid-19, dell’aumento dei costi e delle recenti crisi geopolitiche, che hanno determinato una forte necessità di fonti alternative di finanziamento e capitale nonché un ruolo sempre più attivo di asset manager specializzati.
“L’obiettivo di Flexible Fund, in continuità con quanto già realizzato da Corporate Credit Recovery, i cui interventi hanno permesso di rilanciare oltre 40 pmi italiane, salvaguardando alcuni importanti marchi del Made in Italy (es. Pigna, Targetti, Util, etc.) e oltre 15 mila posti di lavoro considerando anche l’indott, è di supportare le aziende italiane che necessitano di capitali e di un processo di trasformazione, per tutelare i marchi storici del Made in Italy, preservare l’occupazione e dare una risposta alle richiesta di consolidamento e crescita della base produttiva”, ha aggiunto Vincenzo Manganelli, managing director di DeA Capital Alternative Funds sgr.
Ricordiamo che il primo fondo CCR I, che aveva una dotazione complessiva di poco più di 260 milioni, ha iniziato l’attività nel giugno 2016 (si veda altro articolo di BeBeez), mentre Idea CCR II è stato avviato all’inizio del 2018 con una dotazione iniziale di circa 320 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Entrambi i fondi sono articolati in due comparti: uno che acquisisce i crediti dalle banche a fronte dell’attribuzione di quote del fondo e l’altro che raccoglie risorse dagli investitori istituzionali, da destinare alle aziende target. Nel caso del fondo CCR II, in realtà, il comparto crediti del fondo II è stato sdoppiato. Nel dicembre 2018, infatti, è nato il comparto Shipping di CCR II con un portafoglio iniziale di circa 200 milioni di dollari di crediti vantati dal sistema bancario verso otto società di gestione armatoriale (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra le ultime operazioni del programma CCR, ricordiamo che a inizio luglio il fondo CCR II ha annunciato l’investimento in Costa Edutainment, leader in Italia nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, nell’ambito di un’operazione che ha permesso al gruppo di incassare 40 milioni di euro di nuova finanza per supportare il rilancio del business dopo due anni in cui il gruppo ha sofferto in maniera importante le conseguenze della pandemia. Nel dettaglio, l’operazione siglata prevede l’ingresso nel capitale del gruppo Costa Edutainment da parte del fondo Corporate Credit Recovery II, con una quota del 10%, grazie a un aumento di capitale da 5 milioni di euro, nonché l’emissione di un bond convertibile da 35 milioni di euro sottoscritto da parte dello stesso fondo CCR II, di illimity Bank e del fondo Azimut Eltif Private Debt – Capital Solutions, gestito da Muzinich & Co. sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
il comparto Shipping del fondo CCR II ha annunciato la vendita di sei navi da carico battenti bandiera italiana al gruppo Navigazione Montanari spa. Le unità cedute sono oil, product, chemical tankers (portarinfuse liquide) più un bulkers (portarinfuse secche), per un valore complessivo di circa 108 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez).