I noti brand di moda Mcs (ex Marlboro Classics, di proprietà di Mcs Cavaliere srl) e Marina Yachting e Henry Cotton’s (questi ultimi due fanno capo a Isc-Industries Sportswear Company) sono stati dichiarati falliti dal Tribunale di Venezia. Lo ha scritto ieri Fashion Network
Solo poche settimane fa erano stati nominati i commissari per gestire il gruppo nell’ambito di un concordato preventivo in continuità che avrebbe dovuto garantire il risanamento finanziario, senza fermare l’attività del gruppo che fa capo al fondo Emerisque, tramite Emerisque Brands, sponsorizzaato dall’imprenditore indiano Ajay Khaitan. Emerisque aveva comprato i brand Marina Yachting e Henry Cotton’s insieme alla licenza Cerruti nel novembre 2013 da Moncler (si veda altro articolo di BeBeez) e in aprile 2013 aveva acquisito MCS da Valentino fashion group.
Lo scorso 6 settembre, in un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, il chief restructuring officer delle due società, Raffaele Fiorella, aveva comunicato di aver ricevuto il decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo (ex artt. 160 e 161 comma 6 L.Fall) per le due società Industries Sportswear Company srl e MCS Cavaliere srl, e che erano stati nominati commissari giudiziali, rispettivamente, Gianluca Vidal e Nerio De Bortoli per la seconda. Fiorella aveva inoltre comunicato che la domanda di ammissione al concordato conteneva la richiesta di autorizzazione all’immissione di finanza d’urgenza in pre-deduzione e che a tal fine sarebbero stati convocati i commissari per esprimere un parere. Si trattava quindi della finanza che era stata chiesta al fondo Emerisque per garantire la continuità produttiva dell’azienda.
Fiorella aveva poi detto, sempre al tavolo del MISE, che ci sarebbero stati una serie di incontri con i fornitori e con i clienti, per aggiornarli sul concordato e sulla finanza d’urgenza che, se autorizzata dal Tribunale, avrebbe permesso di smaltire il 60 per cento degli ordini rispetto alle previsioni.
In precedenza, lo scorso marzo, sempre al tavolo del MISE, il direttore deele risorse umane di ISC, Emanuele Odazio, aveva detto che era in corso una trattativa con gli istituti di credito per convertire le linee di credito di breve periodo in linee di credito di medio e lungo periodo, che le trattative con le banche si sarebbero concluse entro l’estate e che Emerisque era pronto a intervenire, investendo nell’azienda nel momento in cui divenisse necessario al fine garantire il buon andamento delle attività. Una volta completate le operazioni di consolidamento finanziario, il fondo Emerisque avrebbe poi proseguito nel suo programma di crescita e acquisizione di nuovi marchi del settore moda per ISC.
Secondo quanto riferito da Fashion Network, in base al piano concordatario proposto in agosto, Emerisque si era infatti impegnata a investire 18 milioni di euro. Tuttavia poi il fondo aveva ridotto il suo impegno a 6 milioni e alla fine si è poi completamente tirato indietro, cosicché al Tribunale non è rimasto che dichiarare il fallimento.
La situazione ha cominciato a precipitare in primavera, quando diversi fornitori non pagati hanno preteso di avere quanto loro dovuto, minacciando di interrompere le consegne. Nell’impossibilità di avviare la produzione, MCS e ISC hanno chiesto in agosto di essere posti in procedura di concordato preventivo. Per salvaguardare i dipendenti e gli asset che ha in Italia, Emerisque ha dovuto presentare un piano di ristrutturazione e di rifinanziamento.
L’ultimo bilancio disponibile per ISC è quello del 2014, quando la società ha raggiunto 103,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 2,9 milioni con un debito finanziario netto di 1,3 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Odazio al MISE lo scorso marzo ha detto che gli ultimi tre anni sono serviti per riorganizzare l’azienda ottimizzando i costi ed efficientandone le attività, creando quindi un nuovo sistema informatico, riorganizzando la rete commerciale diretta e indiretta, in Italia e all’estero e che l’azienda ha 350 addetti e un fatturato di circa 120 milioni di euro. Quanto a MCS Cavaliere, il bilancio 2014 indicava ricavi per 66,2 milioni, un ebitda negativo di 2,8 milioni e un (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).