La società armatoriale napoletana Giuseppe Bottiglieri Shipping Company ha depositato domanda di concordato in bianco finalizzato a un accordo di ristrutturazione del debito con le banche soltanto a un anno e mezzo di distanza da un precedente accordo di ristrutturazione del debito siglato con gli istituti di credito. Lo scrive oggi MF Milano Finanza.
La società ha spiegato che “tale decisione è stata assunta dal cda a seguito dell’approvazione del bilancio 2015 nel quale, nonostante si evidenzi un ebitda positivo a dimostrazione dell’efficiente performance aziendale, figurano svalutazione dei cespiti ed effetto-cambi da traslazione del debito in valuta, come da corretta applicazione dei principi contabili”.
La comunicazione prosegue spiegando che «a causa di una crisi internazionale dei noli senza precedenti la società sta preparando un nuovo progetto di ristrutturazione finanziaria, attualmente in fase di discussione e trattativa con il ceto bancario. In questo processo, la società è assistita da primari consulenti e studi legali: EY in qualità di advisor industriale e finanziario e Dla Piper in qualità di advisor legale”.
Le tre banche maggiormente esposte sono Mps, Bnl e HypoVereinsbank (Unicredit ) e l’esposizione a fine 2014 (ultimo bilancio disponibile) verso gli istituti di credito era di 347,6 milioni di euro contro i 306,6 del 2013. Quell’anno la società aveva chiuso il bilancio con 94,2 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 10 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 328 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Le perdite sui cambi, le necessarie svalutazioni degli asset navali e il patrimonio netto negativo sono le ragioni che hanno spinto l’armatore Giuseppe Botttiglieri a ricorrere al concordato preventivo e alla ridefinizione di un piano che imporrà il sacrificio almeno delle quattro navi cisterna (le altre 11 sono bulk carrier). A oggi la flotta della società è composta da 15 navi battenti bandiera italiana (si veda Il Secolo XIX-Medietelegraph).