Brevi Milano spa, società specializzata in prodotti per la prima infanzia, come lettini, seggioloni e passeggini, ha presentato istanza di fallimento lo scorso 6 dicembre. Lo riferisce MF Milano Finanza, secondo il quale la domanda è stata presentata dell’operatore spagnolo di special situation Phi Industrial, che la controlla dal 2018. Il fondo ha chiarito che ha “sostenuto la società con ingenti risorse finanziarie e l’ha accompagnata con successo all’omologazione di un piano di risanamento tramite concordato preventivo, presentato a settembre 2020, e approvato dalla stragrande maggioranza dei creditori ad aprile 2021, il tutto con l’obiettivo di rilanciare la società preservandone la continuità aziendale e l’occupazione”.
Si tratta della seconda crisi per Brevi Milano dopo quella del giugno 2018, conclusasi con la firma di un accordo di risanamento del debito sulla base dell’art. 67 della Legge Fallimentare, grazie all’intervento di Phi Industrial (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Phi Fund II aveva rilevato l’intero capitale sociale di Brevi Milano spa, veicolo societario di nuova costituzione cui sono stati conferiti il ramo d’azienda operativo di Brevi e una porzione del debito bancario. Nel corso di due anni e mezzo Phi ha immesso risorse per 2,5 milioni ma ha dovuto fare fronte al calo della natalità. In precedenza, Brevi Milano era controllata dal private equity Wise, che l’aveva venduta nel 2017.
L’azienda di Telgate (Bergamo) era stata ammessa al concordato con riserva nel gennaio 2020 (si veda qui il Decreto del Tribunale). Nell’ottobre dello stesso anno era stata ammessa al concordato preventivo dal Tribunale di Bergamo (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente, il Tribunale aveva nominato Rosario Dentamaro commissario e fissato l’adunanza dei creditori per il 10 febbraio 2021. La riunione era stata spostata ad aprile e i creditori avevano approvato il piano concordatario di Brevi Milano. Tuttavia, la pandemia da coronavirus, il connesso crollo delle nascite e le difficoltà nelll’approvvigionamento di merce dai mercati asiatici hanno portato a notevoli problemi di reperibilità e consegna e a un costo dei trasporti aumentato di oltre il 700%.
“Phi Industrial confida che, grazie alla qualità degli asset della società e al processo strutturato di ricerca di un investitore appositamente intrapreso, possa intervenire un acquirente strategico che, per esempio attraverso possibili sinergie industriali o distributive, sia interessato a proseguire il percorso di valorizzazione della società o di un suo ramo aziendale nell’interesse della continuità, dei dipendenti e dei creditori”, ha comunicato il fondo spagnolo.
Fondata nel 1954 da Giuliano Brevi, con la collaborazione dei fratelli Attilio e Romano, Brevi Milano aveva chiuso il 2020 con ricavi per 6 milioni, un ebitda negativo di 3,2 milioni e una posizione finanziaria netta di 2,4 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Ricordiamo che in Italia Phi Industrial, che è specializzata nelle special situation aziendali, in Italia controlla anche la Mascioni, produttrice di biancheria per la casa, rilevata nel 205 dalla Zucchi, allora già in crisi (si veda altro articolo di BeBeez) e la Boglioli, acquisita nel 2017 nel quadro di una procedura di concordato in continuità e ora sostanzialmente risanata (si veda altro articolo di BeBeez).