Il Gruppo Impreme, attivo sul mercato immobiliare romano dal 1945, una volta della famiglia Mezzaroma e dal 2020 controllato indirettamente da Värde Partners attraverso il Värde Fund XII (si veda altro articolo di BeBeez), è uscito in anticipo dal piano di risanamento attestato lo scorso novembre, che ha visto Värde ricapitalizzare il gruppo di costruzioni, convertendo a capitale 150 milioni di euro di finanziamento soci erogato dalla controllante MV srl, a sua volta controllata dal weicolo Wert Bob sarl, che fa capo al fondo. Contestualmente, la controllata Ditta Federici & Igliori per Costruzioni Edilizie ha ottenuto da un fondo di direct lending gestito da Gardant sgr e sottoscritto da Hayfin Capital Management, un finanziamento di 50 milioni per lo sviluppo del progetto Fo.Ro. Living in Piazza Navigatori a Roma. (si veda qui il post Linkedin di uno degli advisor legali).
Il piano di risanamento di Impreme aveva previsto che Varde versasse a Impreme sino a 42,5 milioni di euro per rimborsare i prestiti obbligazionari e dall’altro mettesse e a disposizione di Impreme un totale di altri 25 milioni di euro per attuare il nuovo piano. I bond in questione erano stati sottoscritti nel 2021, per un totale di 130 milioni di euro e con scadenza 31 marzo 2026, da un fondo gestito da HIG Capital, attraverso il veicolo Tempus Holding. Ora quei bond sono stati interamente rimborsati. Allo stesso modo HIG Capital ha a sua volta rimborsato il loan on loan che aveva ottenuto a suo tempo da Intesa San Paolo e HSBC come provvista per sottoscrivere i bond di Impreme.
K&L Gates ha assistito Varde Parnters e tutte le realtà del Gruppo Impreme nell’operazione. Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha curato gli aspetti fiscali. A&O Sherman ha assistito l’azionista (e le entità lussemburghesi del gruppo) per aspetti legati al diritto lussemburghese. Cappelli Rccd ha assistito Impreme, la controllante MV, nonché le controllate Impreme Sud, Ditta Federici e Igliori per Costruzioni Edilizie, Romana Immobiliare in liquidazione e Im.Bra per gli aspetti legati all’uscita anticipata dal Piano attestato di risanamento da parte del Gruppo Impreme. Macfarlanes ha assistito il fondo di direct lending, per gli aspetti finance di diritto inglese, mentre Giovannelli e Associati ha assistito il fondo per gli aspetti finance di diritto italiano e di strutturazione. DLA Piper ha affiancato HIG Capital per il rimborso integrale delle notes di diritto inglese sottoscritte dal veicolo lussemburghese Tempus Holdings 91 Scsp ed emesse da Impreme e nel rimborso del loan on loan con Intesa Sanpaolo e HSBC. Simmons & Simmons ha assistito Intesa Sanpaolo e HSBC in qualità di finanziatori di loan on loan a HIG Capital. Il Gruppo Impreme è stato, inoltre, assistito da Giovanni Naccarato in qualità di esperto per la lettera di patronage per l’uscita dalla crisi del Gruppo Impreme con Gybe Counsulting – consulente di finanza aziendale Stefano Saponaro.
Ricordiamo che Varde era salito nel 2020 all’intero controllo del capitale di Impreme, di cui già possedeva il 40%, a seguito di un accordo di ristrutturazione del debito siglato nel 2017 con le banche finanziatrici proprio alla luce dell’ingresso nel capitale del gruppo da parte di Värde (si veda altro articolo di BeBeez). Varde si era accordato infatti per acquistare circa 200 milioni di euro di crediti vantati da Aareal Bank, Banco BPMe UniCredit (142,3 milioni da sola) verso il gruppo, dopo aver acquistato 221 milioni di euro di crediti in portafoglio a MPS, di fatto mettendosi in portafoglio il 100% dei crediti delle banche verso il gruppo di costruzioni. Dopodiché il fondo si era impegnato a sottoscrivere un aumento di capitale nel gruppo Mezzaroma e a iniettare 75 milioni di euro di nuova finanza per lo sviluppo dei complessi residenziali, dopo averne acquistato i mutui. Il tutto per un esborso complessivo di 110 milioni di euro appunto per il 40% del gruppo.
A fine marzo 2021, però, si era reso necessario stilare un nuovo piano industriale e un accordo di risanamento ex art. 67 della vecchia Legge Fallimentare, in continuità con il piano precedentmente approvato nel 2020. E ancora a fine 2021, a causa della contrazione del mercato immobiliare, alla pandemia e all’incremento dei prezzi delle materie prime, Varde aveva dovuto ancora studiare nuove soluzioni per supportare Impreme. Si era quindi previsto lo slittamenteo della data di fine piano al primo trimestre 2026, la rimodulazione dei debiti finanziari e la dismissione di una serie di asset immobiliari. Ma ancora non era bastato per constrastare le conseguenze dell’inatteso combinato dell’incremento dei costi di costruzione e della riduzione dei prezzi di vendita del mercato immobiliare. A quel punto si era arrivati a sottoscrivere nell’estate 2023 un nuovo accordo di risanamento che prevedeva, tra l’altro, l’accolto da parte di Impreme delle quote di esposizione di gruppo in capo alle varie società controllate e l’erogazione da parte di MV in favore di imprese di un finanziamento soci infruttifero pari all’esposizione di gruppo, in modo tale da liberare sia Impreme sia le sue controllate da debiti. Dopodiché era stata disposta la conversione a capitale del finanziamento soci per 150 milioni di euro.
Quanto al progetto Fo.Ro. Living, firmato dall’architetto e designer Mario Cucinella e dall’agronoma paesaggista Laura Gatti, che sì è occupata della progettazione del verde, è concepito per essere un simbolo dell’architettura contemporanea, di design, di rigenerazione e sostenibile. Fo.Ro. Living si struttura infatti come un albero in cui i primi piani (le radici) di circa 6.000 mq sono concepiti come spazi a uso commerciale e uffici (già prevenduti a una nota catena retail), mentre i piani superiori (il fusto) contano di 120 esclusive unità residenziali. A completare la struttura le logge (i rami) ricche di vegetazione.
Il Gruppo Impreme è guidato dal presidente Roberto Cappelli,dall’amministratore delegato Giovanni Magnotta e dai consiglieri di amministrazione Luca Malighetti, Mirko Tironi e Gabriele Braguglia.
Nel corso dell’ultimo triennio, Impreme, “ha sviluppato e venduto oltre 400 unità residenziali suddivise su quattro progetti situati nei quartieri di Talenti e di Grottaperfetta, per un controvalore di oltre 160 milioni di euro. Inoltre, tra il 2025 e il 2027, abbiamo in programma lo sviluppo di ulteriori 400 unità abitative nelle aree di Talenti, Grottaperfetta e Prenestino, per una superficie complessiva di circa 44.000 metri quadri”, ha detto Magnotta a margine della 32esima edizione del Forum di Scenari Immobiliari ai microfoni di Radiocor e ha aggiunto che questi numeri “confermano non solo la nostra solidità, ma anche la nostra capacità di rispondere con prontezza e visione alle esigenze di una società in costante trasformazione. Attualmente, stiamo realizzando due progetti nei quartieri di Navigatori e Grottaperfetta composti da 290 unità residenziali, oltre a 6.000 mq destinati a retail e uffici, per una superficie complessiva di circa 38.000 mq e un valore di vendita stimato di circa 200 milioni”.