Scarpe & Scarpe, catena italiana che vende calzature, borse e valigie, ha presentato un’istanza di concordato preventivo al tribunale fallimentare di Torino. Lo ha comunicato il sindacato Filcams-Cisl in una nota lo scorso 6 aprile (si veda qui il comunicato stampa).
Alla decisione di percorrere la strada del concordato preventivo i vertici aziendali sono giunti dalla previsione di mancate fatturazioni per circa 50 milioni di euro, dovute all’emergenza da coronavirus, che andrebbero a sommarsi alle pregresse passività. L’azienda in una nota ha dichiarato: “In considerazione dello scenario e del perdurare della gravità dell’emergenza, è sorta la necessità di mettere in sicurezza l’azienda con l’unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale al fine di garantire la prosecuzione dell’attività e le prospettive di lavoro”. Qualche giorno fa, i sindacati avevano sottoscritto un accordo con l’azienda per la fruizione delle 9 settimane di cassa integrazione in deroga prevista dal DL n. 18 del 17 marzo 2020, senza ottenere garanzie per il saldo mancante della mensilità di febbraio 2020, retribuita solo al 60%.
La catena Scarpe e Scarpe è controllata da SAGI Holding spa e ha sede a Borgaro Torinese (Torino). La società conta circa 1.800 dipendenti, distribuiti in 153 punti vendita. Ha chiuso il 2018 con ricavi per 273,3 milioni di euro, un ebitda di 15,23 milioni e una posizione finanziaria netta di 59,3 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
(Si aggiunge qui il testo del decreto con cui il Tribunale di Torino ha ammesso Scarpe&Scarpe alla procedura di concordato con riserva)