Il 15 settembre scorso il tribunale di Foggia ha decretato il fallimento del Foggia Calcio (si veda qui l’estratto pubblico della sentenza). Il tribunale il 9 settembre scorso aveva dichiarato l’inammissibilità della domanda di concordato.
Contestualmente, il giudice ha nominato curatore fallimentare Claudio Iadarola e fissato l’adunanza per l’esame dello stato passivo al 19 gennaio 2021 davanti al giudice delegato Francesco Murgo. Infine, ha concesso tempo ai creditori fino a 30 giorni prima dell’adunanza di presentare via pec le loro domande di insinuazione.
La squadra era in crisi dal 2019: nel giugno di quell’anno non era neppure riuscita a iscriversi al campionato di serie C in quanto mancavano 500-600 mila euro alla cifra necessaria per l’iscrizione (2 milioni di euro in totale). Era partita anche una colletta popolare per iscriverla, ma comunque i soldi non sono bastati e così il club è stato iscritto in serie D (si veda il Corriere del Mezzogiorno).
Ricordiamo che nel giugno scorso il tribunale di Foggia ha anche dichiarato l’improcedibilità della richiesta di risarcimento danni con contestuale compensazione dei crediti retributivi nell’ordine di circa 20 milioni di euro, che il Foggia Calcio srl, in liquidazione, aveva promosso nei confronti di 19 ex tesserati, assistiti dall’Uffcio legale Aic, “per l’asserito danno subito dal club a causa dello svincolo d’autorità degli stessi, conseguente alla mancata iscrizione della compagine foggiana al campionato 2019/2020” (si veda Foggia Today).
Il Foggia Calcio è nato nel 1920 a seguito della fusione della “Maciste” con l’Unione Sportiva Pro Foggia e l’Unione Sportiva Atleta. Il club foggiano era già fallito nell’aprile 2004.