Il Tribunale di Ravenna ha omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti di Seaser spa, società che dal 2005 gestisce in concessione demaniale Marinara, porto turistico della città di Ravenna. L’omologa risale al 15 marzo, ma la notizia è stata diffusa solo nei giorni scorsi (si veda qui il comunicato stampa).
Secondo quanto risulta a BeBeez, l’accordo appena omologato è stato raggiunto da Seaser e dalla sua controllante Sorgeva Soc. Coop. nel gennaio scorso con Prelios, nel ruolo di servicer dei crediti Utp vantati da Intesa Sanpaolo, nell’ambito dell’accordo sottoscritto nel dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e con AREC (Aurora Recovery Capital), nel ruolo di servicer di Yanez spv srl, il veicolo di cartolarizzazione che ha acquisito da Unicredit i crediti Utp dei progetti Sandokan e Sandokan II (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che le note abs emesse da Yanez sono via via sottoscritte da UniCredit, Pimco e GWM.
Secondo quanto riferito da Il Resto del Carlino, l’accordo tra Seaser e i suoi creditori finanziari prevede la ristrutturazione dell’indebitamento mediante apporti di capitale effettuati da Sorgeva Soc. Coop. (società che la controlla al 100% presieduta da Davide Sinigaglia); un riscadenziamento dei debiti in un arco temporale di 7 anni; una conversione del credito in eccesso in strumenti finanziari partecipativi (sfp).
Secondo quanto risulta a BeBeez, Seaser è gravata da un debito di 45 milioni di euro a fine 2020, ridotto grazie all’art. 182 bis a 15 milioni e riscadenziato. I restanti 30 milioni di debito sono stati convertiti in sfp. Inoltre, Sorgeva Soc. Coop. inietterà anche nuova finanza in Seaser per 5 milioni di euro, di cui 3,5 milioni già versati e i restanti entro fine 2022.
L’operazione non è solo finanziaria, ma prevede un vero e proprio rilancio della marina, sia grazie all’iniezione di cassa da parte di Sorgeva sia grazie all’inserimento di nuove figure manageriali. Un lavoro, quello di individuare i professionisti in grado di supportare la ristrutturazione e la commercializzazione della marina, che è stato condotto dal servicer AREC e in particolare dall’head of legal department Sharon Sermoneta e dal portfolio manager Edoardo Cecilia Santamaria. Non solo. Questi ultimi hanno anche affiancato l’azionista negli incontri con l’Autorità Portuale per assicurarsi il rinnovo della concessione demaniale alla gestione della marina, questione questa non scontata, viste le difficoltà in cui versava da tempo la società.
Nell’operazione, EY ha assistito i creditori finanziari e i servicer Prelios e AREC. Seaser e il suo socio Sorgeva Soc. Coop. sono state seguite da F. & I. Consulting srl in qualità di advisor finanziario. Loan Agency Services, infine, ha coordinato i creditori finanziari e i servicer, essendo stata nominata loan agent e security agent nell’ambito dell’accordo. Sorgeva e Seaser sono stati affiancati per la parte legale dall’avv. Stefano Gori di Bologna.
Il presidente di Sorgeva Davide Sinigaglia, ha commentato: “L’esecuzione dell’accordo di ristrutturazione pone fine ad una situazione di incertezza sorta dal fallimento della CMR che aveva abbandonato la marina in una situazione di grande difficoltà e con un indebitamento non sopportabile. L’operazione di ristrutturazione del debito permetterà alla società il completamento delle opere ottenendo così il collaudo definitivo del Marina. Il forte impegno profuso dal socio Sorgeva sia direttamente che tramite apporto di nuova finanza (oltre 5 milioni di euro), unitamente alla collaborazione degli istituti di credito che hanno fortemente condiviso questo progetto, è testimonianza di volontà di investimento nella Marina che si pone quale uno delle maggiori darsene dell’Adriatico Nei prossimi anni sarà previsto un forte investimento nello sviluppo di eventi al fine di divenirei un brand di rilievo per attrarre clientela e nuovi operatori con il contestuale ritorno per tutto il territorio.”
La situazione di stress finanziario di Seaser si protrae dal 2007 ed è dovuta al ritardo del piano vendite per fattori esogeni (crisi del mercato di riferimento) ed endogeni (assenza di reali competenze di business) e carente gestione ordinaria. Per farvi fronte, tra il 2008 e il 2011 sono state condotte cessioni immobiliari aggressive. Nel 2012-2013 è stato siglato un primo accordo di ristrutturazione del debito (ex 182-bis) con Unicredit, Intesa Sanpaolo e Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna (gruppo Intesa Sanpaolo), omologato dal tribunale nell’ottobre 2013 (si veda qui l’estratto della sentenza). Tuttavia, il piano industriale alla base dell’accordo è stato del tutto disatteso fin dal 2013 e di conseguenza non è stata rimborsata la nuova finanza erogata nello stesso anno. Inoltre, le dismissioni immobiliari non erano realizzabili ai valori previsti al piano 2013.
Nel 2015 è stata implementata una variante al progetto definitivo di Marinara, che ha portato a: riconfigurazione dell’area parcheggi; riduzione di 86 posti barca; mancata realizzazione di una sala congressi e di una stazione carburanti. Nel 2016 l’assemblea dei soci di Seaser, alla luce delle perdite subite nel 2015, ha messo in liquidazione la società e contestualmente ha costituito la società Doramarkus, cui ha dato in subconcessione temporanea la gestione della parte mare di Marinara, con un contratto di affitto annuale. Tale situazione perdura tuttora.
Seaser dal 2013 a oggi ha subito vari cambi di proprietà. Fino al 2013 è stata controllata al 70% da CMR (Cooperativa Muratori Riuniti), dichiarata fallita nel 2011. Luigi Vitali deteneva il 10%, Sorgeva Soc. Coop. Agricola il 17,5% e Aristea Service Soc. Coop. il restante 2,5%. Dal marzo 2013 Sorgeva Soc. Coop. Agricola è salita all’87,5%, rilevando il 70% da CMR. Dal giugno 2015 Seaser è controllata al 100% da Sorgeva.
Marinara, in concessione a Seaser spa fino al 2054, si sviluppa lungo le due dorsali principali Nord e Sud, fra la diga Foranea Sud ed il molo Sud del canale Baiona del porto commerciale. Le dighe del porto commerciale di Ravenna, lunghe circa 2,5 km, ne proteggono l’imboccatura e lo rendono uno dei porti più sicuri dell’Adriatico. Seaser nel 1994 si era aggiudicata la gara per la definizione del progetto e la successiva realizzazione di Marinara, il cui progetto definitivo è stato approvato nel 2004. L’iniziativa immobiliare complessiva si divide in due macro aree: parte mare e parte terra. La parte mare si sviluppa su uno specchio d’acqua di circa 156 mila mq e comprende ad oggi 1.090 posti barca di cui 386 venduti e 704 di proprietà di Seaser (inclusi 109 posti sono riservati al transito marittimo). La parte terra si sviluppa su circa 28 mila mq di superficie immobiliare a prevalente destinazione residenziale e commerciale. La società dispone inoltre di circa 1.000 fra posti auto scoperti e garage. All’interno del complesso sono presenti inoltre: una piscina, un capannone a rimessaggio ed un supermercato, insieme a due consistenze ancora in fase di completamento (Club House e palestra). Seares nel 2020 ha conseguito ricavi per circa 2 milioni e un ebitda di circa 500 mila euro.
(Articolo modificato alle ore 10.00 del 7 maggio maggio 2021 – Si aggiungono dettagli sul ruolo di Prelios e AREC e i nomi dei creditori)
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