Imprima srl, gruppo italiano tra i principali operatori europei della stampa tessile, costruito da Wise Equity sgr a partire dal 2016, ha siglato un accordo con AMCO per la ristrutturazione del debito nell’ambito di un’operazione di accorciamento della catena di controllo del gruppo grazie alla creazione di una holding finanziaria e all’accorpamento di tutti i brand del gruppo nella medesima legal entity (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, AMCO ha acquisito il debito finanziario, lo ha rimodulato e ha sottoscritto delle opzioni di riconversione, qualora necessario, di parte dell’indebitamento in strumenti finanziari partecipativi. Sono stati inoltre concessi nuovi affidamenti a medio e lungo termine fino a 7 milioni di euro in forma di garanzie e lettere di credito a supporto dell’operatività industriale e commerciale oltre a ulteriori 3 milioni di euro per finanziare la realizzazione del nuovo piano industriale 2024-2028.
Quest’ultimo prevede la riorganizzazione dei brand gestiti da Imprima, con le due divisioni Premium e Mass Market, oltre allo sviluppo del Garment, per offrire alla clientela fashion soluzioni di capo finito nel mondo femminile, maschile e successivamente ampliare a beachwear e actiwear, ma anche nuovi investimenti per oltre 8 milioni di euro, con l’acquisto entro il 2024 di nuove tecnologie per la stampa digitale e la rigenerazione di vapore secondo i più elevati standard di sostenibilità, oltre alla realizzazione di un nuovo reparto di arrotolatura e uno di campionario
Il piano industriale del gruppo attivo sia nella creazione e commercializzazione dei prodotti finiti sia nella stampa digitale e rotativa su tessuti naturali e sintetici, punta a una crescita dei ricavi del 23%, superando gli 86 milioni di euro entro il 2028, dopo aver chiuso il bilancio 2022 con 76,2 milioni di ricavi, un ebitda negativo per 1,6 milioni, una perdita netta di 11,5 milioni e un debito finanziario netto di 26,8 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 25,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il gruppo viene da anni di grande crisi, quando aveva sperimentato una forte riduzione delle vendite a seguito della congiuntura economica negativa che ha caratterizzato l’andamento del mercato: il 2021 si era infatti chiuso con ricavi per soli 9,7 milioni e un ebitda negativo per 3,2 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 5 milioni e un patrimonio netto negativo per 2,9 milioni.
Il gruppo guarda ora anche con attenzione alle opportunità offerte dai mercati internazionali, al fine di cogliere opportunità di espansione che si integrino sinergicamente con le attività italiane. Il gruppo conta già diversi siti industriali e strutture in Spagna, Francia, Germania, Marocco, Stati Uniti, Brasile e Cina, ma la presenza in Italia rimane comunque quella più incisiva e determinante, sia nella ideazione sia nello sviluppo dei prodotti: nel nostro Paese Imprima dà infatti lavoro a oltre 300 persone, con stabilimenti produttivi e logistici nelle province di Como e Varese.
Federico Benevolo, ceo di Imprima, ha commentato: “L’accordo raggiunto con AMCO ci permetterà di proseguire con ulteriore slancio e rapidità nel percorso di crescita delineato col nostro piano industriale 2024-2028, consolidando al contempo la nostra presenza internazionale, nel segno di una sempre maggiore efficienza organizzativa. L’espansione sui mercati esteri ci consentirà inoltre di rafforzare il nostro posizionamento in Italia, proseguendo la proficua collaborazione coi territori in cui siamo presenti e implementando investimenti in innovazione, sostenibilità e risorse umane, da sempre fattori chiave per lo sviluppo del nostro gruppo”.
Ricordiamo che il gruppo Imprima è nato come detto nel 2016 con il supporto di Wise Equity sgr attraverso il fondo Wisequity IV con l’obiettivo di affermarsi come una delle principali realtà internazionali nel campo della stampa tessile. Imprima nel febbraio 2017 ha acquisito la tedesca KBC e l’italiana Guarisco con l’imprenditore Marco Guarisco e il socio Andrea Moretti che hanno reinvestito per una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente Imprima ha acquisito anche la comasca B-Blossom (si veda altro articolo di BeBeez) e Società Europa Tessile (SET), con i precedenti azionisti di SET, Marta e Daniele Corvini, che hanno a loro volta reinvestito nel capitale di Imprima (si veda altro articolo di BeBeez). E ancora, nel 2018, il gruppo ha acquisito City Prints e la gemella Premier Fabrics, aziende statunitensi specializzate a loro volta nella stampa di tessuti (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo è controllato oggi al 100% dalla holding Vertitex spa, che a sua volta è partecipata al 29,94% da Wise Equity sgr e dai coinvestitori Aberdeen Co-Investment Mandate fund (21,48%), Morgan Stanley Alternative Investment Partners attraverso Private Markets Fund VI (20%), Bank of New York Mellon (4,76%) e abrdn attraverso ASI Mid Market 1 fund (3,31%), affiancati dalla famiglia Corvini, come detto fondatrice di SET; da Marco Guarisco, fondatore dell’omonima società; da Jason e Ryan Scott Borg, co-fondatori di City Prints e Premier Fabrics; e da altri soci minori. A seguito della ristrutturazione del debito, oggi le quote del gruppo sono per il 91,58% in pegno ad AMCO.