Il noto brand di lingerie di lusso La Perla Manufacturing srl, in amministrazione straordinaria dallo scorso metà maggio (si veda altro articolo di BeBeez), si è assicurato 500 mila euro di finanziamento da Tyche Bank, istituto bancario specializzato in procedure concorsuali, finanza d’impresa, acquisto di crediti fiscali e gestione di crediti NPL e UTP (si veda qui il comunicato stampa)
L’operazione è stata strutturata dalla divisione Special Situations della banca, che ha supportato l’azienda nella necessità di liquidità a breve termine. La nuova finanza permetterà infatti alla società di riavviare l’operatività dello stabilimento di Via Mattei a Bologna e risponde alle esigenze correnti dei commissari della procedura e cioé gli avvocati Francesco Paolo Bello, Francesca Pace e Gianluca Giorgi.
Ricordiamo che il Tribunale di Bologna, nel decreto di apertura della procedura di amministrazione straordinaria, scriveva che “la conservazione dell’impresa, pur nella estrema sommarietà delle indicazioni proposte dai commissari, appare allo stato perseguibile alla luce dei plurimi interessamenti pervenuti agli organi delle distinte procedure, che hanno a oggetto anche la componente produttiva (e commerciale-distributiva)”, a patto, però, che “l’impresa sia posta immediatamente in condizioni di riavvio delle produzione e commercializzazione secondo criteri di economicità e sia attivato con sollecitudine il procedimento di ricerca dell’acquirente che impedisca la dispersione del capitale umano”, e cioé le 212 lavoratrici attualmente in cassa integrazione straordinaria, oltre che la svalutazione del marchio.
Secondo indiscrezioni, ci sarebbero quattro soggetti interessati, tra cui una società italiana, e anche il fondo olandese Tennor Holding BV (ex Sapinda Holding) di proprietà del finanziere tedesco Lars Windhorst tramite la controllata Lilac Holding Lux sarl (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultimo era stato estromesso dalla gestione proprio dal Tribunale di Bologna lo scorso 1° febbraio, quando il giudice delegato Maurizio Atzori aveva dichiarato lo stato di insolvenza dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). La giudice delegata ora è Alessandra Mirabelli, poiché Atzori si è astenuto.
L’auspicato rilancio dell’azienda fondata nel 1954 da Ada Masotti è però un percorso complesso, perché La Perla Manufacturing è solo la parte produttiva del gruppo, di proprietà della britannica La Perla Global Management UK, che controlla il marchio e che è stata messa in liquidazione lo scorso mese di novembre dall’Alta Corte di Londra per imposte non pagate da parte di Lars Windhors, pari a 2,8 milioni di sterline, in seguito a un’istanza dell’HMRC-His Majesty’s Revenue & Customs. La procedura di amministrazione straordinaria della società italiana costringe pertanto a sedersi al tavolo di crisi anche i curatori inglesi e fa inoltre convergere in unico iter le altre due procedure di liquidazione avviate in Italia, ad aprile quella della parte commerciale di La Perla Italia srl (si veda qui il Portale dei creditori) e a gennaio quella della parte amministrativa di La Perla Global Management UK Limited srl.
Proprio per questo motivo e arrivare quindi a unccordo per mettere insieme le procedure, come riferito dal Corriere della Sera, lo scorso 11 luglio si è svolto un primo incontro tra i commissari della procedura e il comitato di sorveglianza, organo composto da due creditori chirografari e tre esponenti nominati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Il comitato, di cui fa parte anche il segretario generale alla presidenza del Consiglio, Carlo Deodato, darà il suo parere sul finanziamento e poi servirà la definitiva autorizzazione da parte del ministro Adolfo Urso.
I 500 mila euro messi a disposizione da Tyche Bank potrebbero essere solo una prima tranche. Se arriverà il via libera del Miimit, infatti, la banca si è detta disponibile a immettere nuova finanza sino a 2 milioni di euro.
Francesco De Marco, Vice Direttore Generale di Tyche Bank, ha commentato: “Il nostro business model è orientato a supportare le aziende nel superamento della crisi, questa operazione identifica il target delle imprese a cui ci vogliamo rivolgere. Poter supportare aziende che hanno perso l’accesso al credito tradizionale, ma hanno potenzialità per stare sul mercato, è la nostra mission. Abbiamo competenza verticale sulla finanza d’impresa, questo ci permette di valutare e sostenere consapevolmente le esigenze finanziarie del target a cui ci rivolgiamo. Siamo felici di poter supportare imprese in cui riconosciamo un business di valore, come il gruppo La Perla, brand conosciuto in tutto il mondo, in questo momento di ripresa delle attività”.
Tyche Bank, presieduta da Enrico Rossetti e operativa dallo scorso 1° luglio, è nata falla fusione inversa di Tyche spa in Banca di Credito del Peloritano (BCP) (si veda altro articolo di BeBeez), l’istituto bancario con sede a Messina, uscito da un commissariamento da parte di Banca d’Italia durato un paio d’anni, di cui nel luglio 2023 la stessa Tyche, società con sede a Bologna, specializzata in valutazione e acquisto di crediti deteriorati, aveva acquisito una prima partecipazione del 9,99% con l’impegno di acquisire poi la maggioranza, proprio con l’obiettivo di arrivare poi alla fusione (si veda altro articolo di BeBeez).