E’ stata fissata per il 30 marzo in prima convocazione e per il 26 aprile in seconda convocazione l’assemblea straordinaria di Premuda, che dovrà deliberare sull’azzeramento del capitale sociale per copertura delle perdite e la sua ricostituzione fino a un massimo di 50 milioni di euro e sulla proposta di emissione di strumenti finanziari partecipativi. Lo ha comunicato lo scorso venerdì 24 febbraio il gruppo armatoriale quotato a Piazza Affari (scarica qui il comunicato stampa), precisando che a seguito dell’impairment test degli asset aziendali ai fini della predisposizione del bilancio dell’esercizio 2016 si è evidenziata la necessità di apportare una significativa riduzione di valore alle unità navali possedute dalla controllata Four Handy Ltd e ad altre poste dell’attivo, con la conseguenza di un patrimonio netto negativo di 90,4 milioni di euro a fine 2016.
Nel dettaglio, spiega la nota, l’azzeramento del capitale sociale e la sua ricostituzione con un aumento privo del diritto di opzione sarà offerto in sottoscrizione a Pillarstone Italy, “principale creditore del gruppo, avendo rilevato le posizioni creditorie dei tre istituti maggiormente esposti, Unicredit, Intesa e Carige” nell’ambito di un accordo per la ristrutturazione dell’indebitamento sulla base dell’art 67 della Legge Fallimentare.
E questa, sottolinea ancora la nota di Premuda, “è l’unica opportunità che possa oggi assicurare la continuità aziendale, scongiurando un diverso scenario di tipo liquidatorio/fallimentare. L’esecuzione dell’aumento di capitale così come proposto dal consiglio di amministrazione comporterebbe inevitabilmente l’azzeramento del valore delle azioni oggi in circolazione e, a seguito della ricostituzione in capo a un unico soggetto, il delisting della società”.
Le linee dell’operazione erano già state indicate nei mesi scorsi (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2016 la posizione finanziaria netta della società e dell’intero gruppo al 31 dicembre 2016 evidenziava rispettivamente un indebitamento netto di 96 milioni di euro e di 341,9 milioni (si veda qui l’informativa mensile a fine gennaio).