Tiscali ha confermato ieri le voci di stampa che indicavano Mediobanca come advisor incaricato di trovare una soluzione al riequilibrio finanziario del gruppo. In una nota, infatti, la società ha precisato che “in data 15 dicembre 2017 Tiscali ha conferito a Mediobanca – Banca di Credito Finanziario spa un mandato ad agire come advisor finanziario della società per valutare possibili opzioni strategiche per il gruppo. L’esplorazione delle suddette opzioni è a tutt’oggi in corso” (si veda qui il comunicato stampa).
Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, tra i potenziali interessati al riassetto del debito e a una ricapitalizzazione del gruppo tlc controllato dal miliardario russo Vadim Belyaev e quotato a Piazza Affari ci sarebbero Fastweb e Linkem. Quest’ultimo è il provider leader in Italia per i servizi tlc di banda larga fixed wireless access, partecipato da BlackRock, che nel gennaio 2017 ha sottoscritto 50 milioni di euro dell’aumento di capitale da 100 milioni al quale hanno partecipato anche i precedenti azionisti, tra i quali la holding di investimento Usa Leucadia National Corporation e il gruppo di servizi finanziari Usa Cowen Group (si veda altro articolo di BeBeez).
Intanto nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione di Tiscali ha rinviato l’approvazione del bilancio e ha deliberato di riunirsi nuovamente entro il 27 aprile per completare la predisposizione di un nuovo piano industriale per gli esercizi 2018-2021, di cui sono già state approvate le linee guida, e la cui versione definitiva sarà approvata ad esito del perfezionamento del processo di valutazione della richiesta di proroga dei diritti d’uso delle frequenze, da parte dell’ Agcom e dei ministeri competenti (si veda qui il comunicato stampa).
A inizio marzo, invece, il gruppo aveva comunicato di aver iniziato trattative con Intesa Sanpaolo e BancoBpm per ottenere un accordo di standstill sul debito e di aver iniziato allo stesso modo trattative per uno standstill su un contratto di sale&lease back con Mediocredito Italiano e Unicredit Leasing. A fine gennaio sul gruppo pesava un debito finanziario netto di oltre 178 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
I primi sei mesi del 2017 avevano comunque registrato un netto miglioramento, con un utile netto positivo per euro 24,5 milioni. Si tratta del primo semestre, dalla fondazione aziendale, in cui il risultato netto è stato positivo, tanto che il gruppo aveva dichiarato si attendersi anche il primo utile netto nel bilancio annuale 2017. (scarica qui il comunicato stampa). Il tutto a fronte di ricavi per euro 103,6 milioni in crescita del 6,9% dal primo semestre 2016, con un ebitda di 14,4 milioni, in crescita del 16,3%.