Bain Capital conquista la Giuseppe Bottiglieri Shipping Company, grazie al via libera dell’adunanza dei creditori lo scorso 27 febbraio. Ora manca solo l’omologa formale da parte del Tribunale di Napoli e finalmente il fondo di private equity sarà arrivato in fondo alla difficile partita al fianco degli azionisti attuali, cioé della famiglia Bottiglieri.
L’annuncio è stato dato venerdì 2 marzo dalla compagnia armatoriale napoletana che era stata ammessa alla procedura di concordato preventivo finalizzata a un accordo di ristrutturazione del debito con le banche e che era contesta appunto da Bain Capital Credit, da un lato, e dall’altro dal gruppo greco Oceanbulk e la napoletana Augustea Holding, che fa capo alla famiglia Zagari, dall’altro, che avevano presentato un’offerta dell’ultima ora riuniti appunto nel veicolo Lighthouse. Già il tribunale di Napoli aveva considerato come unica proposta ammissibile quella di Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez), ma nel frattempo Lighthouse aveva fatto ricorso in appello.
La nota diffusa dalla shipping company spiega infatti che “la Corte d’Appello di Napoli, con provvedimento emesso il 26 febbraio 2018, ha dichiarato inammissibile l’istanza proposta da Lighthouse Limited al fine di vedere sospesa l’adunanza dei creditori e le conseguenti operazioni di voto. Queste operazioni, iniziate il 7 febbraio 2018, si sono regolarmente concluse il 27 febbraio 2018 sull’unica proposta di concordato preventivo ritenuta ammissibile dal Tribunale di Napoli e sottoposta al voto, vale a dire quella presentata dalla Giuseppe Bottiglieri Shipping Company” (si veda Trasporto Europa).
La nota prosegue spiegando che “la proposta della Giuseppe Bottiglieri Shipping Company è risultata approvata, avendo fatto registrare una larga maggioranza dei creditori. A questi ultimi, tra cui Banca Monte dei Paschi di Siena, Monte dei Paschi di Siena Capital Service, Banco di Napoli e UniCredit, la Giuseppe Bottiglieri Shipping Company esprime la propria gratitudine, avendo consentito, con il loro voto favorevole, a una azienda storica di restare in Italia e continuare a dare posti di lavoro a 340 persone”.
Come noto, inizialmente Bain Capital era pronta a mettere sul piatto solo circa 120 milioni di euro per rilevare l’intera esposizione finanziaria in mano alle banche e che a oggi ammonterebbe a 419 milioni, ma Lighthouse a metà gennaio ha proposto a sorpresa l’accollo dei debiti ipotecari per 205 milioni e il resto trasformato in strumenti finanziari partecipativi a favore delle banche (si veda altro articolo di BeBeez). Per contrastare quella proposta, Bain Capital aveva allora alzato la sua offerta di acquisto dei crediti in portafoglio alle banche da 120 a 205 milioni di euro.