Bain Capital ha affiancato la famiglia Bottiglieri per presentare un piano concordatario da sottoporre ai creditori e al Tribunale di Napoli, per ristrutturare la Giuseppe Bottiglieri Shipping Company, che da gennaio è stata ammessa al concordato preventivo in continuità (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto riferisce MF Milano Finanza, il Tribunale si pronuncerà dopo l’estate. Bain Capital è pronta a mettere sul piatto circa 120 milioni di euro per rilevare l’intera esposizione finanziaria in mano alle banche e che a fine 2016 ammontava a poco meno di 400 milioni. Gli istituti più esposti sono Unicredit , Bper , Mps , Mps Capital Service, Banco di Napoli (Intesa Sanpaolo ) e Ubi, cui si aggiungono Unicredit Luxembourg e Bnl BnpParibas. Nel bilancio 2016 della società si legge che quest’ultime due banche sono quelle che più delle altre hanno osteggiato la possibilità di concludere un percorso di risanamento dell’esposizione finanziaria su base consensuale con i creditori.
La flotta è invece composta da 15 navi e a bilancio ha un valore di quasi 200 milioni. Il bilancio 2016 della Giuseppe Bottiglieri Shipping Company si era chiuso con una perdita di 31 milioni a fronte di ricavi per 64 milioni, mentre il 2015 era stato archiviato con 272 milioni di rosso a fronte di un valore della produzione di 91,5 milioni. L’indebitamento complessivo a fine 2016 era salito a 416 milioni.
La shipping company aveva depositato lo scorso gennaio la domanda di concordato in bianco finalizzato a un accordo di ristrutturazione del debito con le banche soltanto a un anno e mezzo di distanza da un precedente accordo di ristrutturazione del debito siglato con gli istituti di credito.