C’è un testa a testa in corso sul mercato dell’equity crowdfunding immobiliare italiano, con la piattaforma Concrete Investing che nei primi 9 mesi dell’anno ha intermediato raccolte per 13,5 milioni di euro, superando i 13,1 milioni di Walliance, sinora leader indiscusso del mercato. Il tutto rispetto a un totale intermediato nel periodo da tutte le piattaforme di equity crowdfunding immobiliare attive sul mercato di 29,2 milioni di euro, spalmati su 14 progetti, che si confronta con i 62,7 milioni raccolti nei 9 mesi dalle piattaforme di lending real estate per 233 progetti (si veda qui infografica di CrowdfundingBuzz). In tutto il 2021, invece, il totale raccolto dalle piattaforme di equity crowdfunding real estate era stato di circa 41,5 milioni di euro per 24 progetti, a cui si erano aggiunti altri 57,7 milioni raccolti per 248 progetti attraverso le piattaforme di lending (si veda altro articolo di BeBeez).
L’anno scorso l’intermediato di Walliance era stato ben più ampio di quello di Concrete con una raccolta di oltre 28,85 milioni a fronte dei soli 9,05 milioni di Concrete. E Walliance resta ancora saldamente in testa alla classifica, se si considera la raccolta intermediata da inizio attività (2017) con 41 operazioni per 72,5 milioni di euro raccolti grazie a oltre 15.800 investitori contro le 21 operazioni intermediate da Concrete da inizio attività (2018) per un totale di circa 41 milioni di euro raccolti grazie a più di 2.700 investitori coinvolti.
Concentrandoci su Concrete, da inizio attività ha anche visto arrivare al termine sei operazioni, con gli immobili che sono stati sviluppati e venduti, e quindi con gli investitori che sono rientrati dei loro investimenti, per un totale di 9 milioni di euro, con un IRR medio definitivo al 10,3%. In particolare Concrete ha annunciato due nuove raccolte e una exit nel terzo trimestre 2022 (si veda qui il comunicato stampa).
Uno dei due progetti recentemente conclusi da Concrete è Gentile Bellini 8, in zona Lorenteggio a Milano, in riferimento a un immobile ad uso residenziale edificato negli anni Cinquanta nei pressi del rinomato Design District di via Tortona, a ridosso della fermata della linea metropolitana M4 di prossima realizzazione. Le opere di demolizione e scavo saranno avviate nel corso del quarto trimestre di quest’anno, con l’obiettivo di ricostruire un nuovo edificio residenziale di tre livelli fuori terra, costituito da 19 appartamenti, 22 box, 3 posti auto e 19 cantine, con ampie corti, verdi e patii di pertinenza delle singole abitazioni. L’investimento prevede un IRR del 12,9% e un ROI del 35,7%, a fronte di un holding period di 30 mesi. L’ammontare della raccolta si è attestato a 2,3 milioni di euro.
Il secondo progetto ha interessato Talea, il nuovo sviluppo residenziale di Impresa Rusconi in via Privata Martino Lutero 5 a Milano, che porta la firma dello Studio Beretta Associati. L’edificio si affaccia sui giardini di via Rucellai e si collega visivamente con L’Innesto, progetto di riqualificazione del contiguo ex scalo ferroviario Greco-Breda, oggetto di rigenerazione urbana nei prossimi anni nell’ambito di Reinventing Cities. Il progetto comprende 35 appartamenti in classe energetica A disposti su 7 piani, con due piani interrati per autorimesse e deposito biciclette e un ultimo piano di copertura destinato a pannelli solari, orti condominiali e sala co-working. I lavori di edificazione, avviati lo scorso settembre e con conclusione attesa nel quarto trimestre del 2024, interessano una superficie commerciale di circa 2.800 mq, mentre la commercializzazione è iniziata lo scorso aprile. L’offerta, che ha raccolto 1,5 milioni di euro, prevede un IRR del 11% e un ROI del 29,7%, con holding period di 30 mesi. Ha dichiarato in proposito Carlo Rusconi, presidente di Impresa Rusconi: “Riconfermiamo oggi, a valle della raccolta di capitali per Talea, la nostra fiducia a Concrete Investing, con cui abbiamo portato a termine con successo la nostra prima raccolta di equity per il progetto Torre Milano. In questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare la grande professionalità della formula Concrete Investing, come dimostrano l’organizzazione, la completezza delle informazioni fornite e la seria tutela degli interessi degli investitori. Per questo motivo è nostra intenzione proseguire la nostra collaborazione con la società su altre future iniziative immobiliari”.
Contestualmente alle due nuove operazioni sopra citate, Concrete Investing ha portato a termine la exit dal progetto Colonne di San Lorenzo-Gate Central (con IRR definitivo dell’11% e ROI definitivo del 27%), la sesta a 4 anni dalla creazione della piattaforma, che fa seguito a quelle di Torre Milano, Gracchi 7, ELLE Building, Le Dimore di via Arena e Park Towers.
La piattaforma Concrete investing fa capo a Concrete srl, a sua volta controllata al 41,58% da Embed Capital srl, società di investimento indipendente focalizzata su startup e pmi innovative in fase seed, early-stage e growth, attraverso investimenti diretti in equity o finanziamenti convertibili, mentre Lorenzo Pedotti possiede il 32, 67% e il resto è distribuito tra azionisti privati, tra i quali spicca il nome di Ruggero Magnoni (2,97%), ex numero uno della Lehman Brothers in Italia.
Pedotti ha commentato: “Le nuove operazioni che stiamo preparando confermano la capacità di Concrete Investing di selezionare e proporre a risparmiatori privati e investitori sofisticati opportunità d’investimento di valore. La rinnovata collaborazione con una società di primario livello come Impresa Rusconi, alla luce del successo della raccolta per il progetto Talea, rafforza la nostra strategia di partnership con operatori immobiliari dal track record solido e capaci di operare con cautela e competenza in una fase di mercato sfidante”.
Ricordiamo che lo scorso marzo Concrete Investing era stato protagonista nella super campagna di real estate crowfunding per il progetto milanese Giannone 2, con una raccolta record che ha raggiunto comunque l’importante target massimo fissato a 4 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), dopo aver sfiorato la possibilità di andare addirittura ben oltre quella soglia con tantissimi ordini che alla fine sono però stati confermati solo in parte. Il progetto, in overfunding del 125%, in soli sette giorni, ha conseguito il più alto importo mai raccolto in Italia per un progetto immobiliare.
Ma per Concrete Investing battere i primati pare sia un’abitudine. Nel luglio del 2020, aveva raccolto 3,3 milioni per il progetto Washington Building, anche questo a Milano, nei pressi di Piazza Piemonte, in non più di 72 ore. D’altra parte quella operazione prevedeva per gli investitori un tasso di rendimento annuale atteso (IRR) pari al 13,6%, un ritorno complessivo dell’investimento (ROI) del 40,4% e un holding period di 32 mesi. Per Giannone 2 invece i risultati prospettati sono lievemente inferiori, ma conqune rimarchevoli: l’IRR ateso è del 10,5% mentre il ROI è del 28,3%, su un holding period di 30 mesi. Ma Concrete Investing già nel febbraio 2020 aveva raccolto 2,5 milioni di euro in 24 ore per la realizzazione a Milano del progetto Bluestone; operazione sponsorizzata dall’omonimo sviluppatore immobiliare, che da oltre 20 anni opera sul territorio milanese. Tra le altre operazioni immobiliari di successo ci sono poi Pasinetti 4,8, sviluppo residenziale situato nell’area di Scalo Romana-Symbiosis, per il quale sono stati raccolti oltre 2,7 milioni di euro (ROI atteso 32,1%, holding period 32 mesi); e Bronzino 13, riqualificazione di un immobile residenziale di 6 piani e 13 unità abitative nel cuore di Città Studi (ROI atteso 23,2%, holding period previsto 24 mesi), che ha visto ordini complessivi per 1,5 milioni di euro.