Pantarei srl, proprietaria del marchio italiano digital native di pantaloni maschili Lirecento, ha annunciato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd (si veda qui il comunicato stampa). La campagna, in partenza il prossimo 8 aprile, ha un obiettivo minimo di 300 mila euro e massimo di 600 mila, a fronte di una valutazione pre-money di 4 milioni di euro.
Si tratta del secondo round per Lirecento, che nell’ottobre 2019 ha incassato 1,2 milioni di euro da Global Founders Capital, fondo che fa capo alla holding tedesca quotata Rocket Internet, entrato nel capitale con una quota di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Rocket Internet ha una market cap di 30 miliardi di euro e ha investito tra gli altri in Zalando, Revolut, Sky Scanner, LinkedIn, Facebook, Trivago e Canva.
Fondata nel 2017 da Carlo Battaglino e Luca Labbadini, Lirecento è una startup specializzata nella vendita omnicanale di pantaloni da uomo made in Italy e di qualità sartoriale attraverso il modello di business direct to consumer (D2C), che assicura un prezzo accessibile. I pantaloni della startup possono acquistati: sul sito internet, nel negozio di Milano (via Agostino Bertani 14) e in quello di Roma (Via Fabio Massimo 95/A). Lirecento ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 500 mila euro. Nonostante la rimodulazione dei consumi che ha visto un calo delle vendita di tutto il settore abbigliamento durante il lockdown di marzo 2020 e nei mesi successivi, il brand già ad agosto aveva recuperato il gap e raggiunto il fatturato pari a quello registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
I fondi raccolti con la campagna di crowdfunding serviranno a Lirecento per rafforzare il proprio posizionamento e potenziare la crescita dell’azienda. La società prevede da business plan di raddoppiare il fatturato nel 2021 e di arrivare a superare gli 8 milioni nel 2023. In particolare, la campagna su Mamacrowd persegue l’obiettivo di aumentare gli investimenti in digital marketing ed espandere la presenza offline di Lirecento con l’apertura di 14 negozi fisici in Italia e all’estero nei prossimi 4 anni (2021 Roma e Firenze; 2022 Torino e Bologna, Parigi e Londra; 2023 Berlino, Stoccolma, Napoli e Palermo; 2024 New York, Los Angeles, Madrid, Verona).
“L’emergenza sanitaria ha messo tutti alla prova: ovviamente abbiamo dovuto fare i conti con la chiusura degli store e con il calo della spesa online, passata da una media di 1,4 a quella di 1,08 articoli in carrello. Tuttavia, la struttura e l’organico non hanno subito modifiche e siamo riusciti a registrare un ritorno ai livelli pre-Covid. Questo anche grazie alla nostra capacità di reinventarci e di cogliere le nuove esigenze dei consumatori”, ha spiegato Carlo Battaglino, cofondatore e ceo di Lirecento. “In fase di lockdown abbiamo avuto meno visite sul sito, circa -41%, ma un tasso di conversione doppio rispetto al periodo precedente: meno visitatori, quindi, ma molto più in target”, ha aggiunto Luca Labbadini, cofondatore e coo di Lirecento.