Non è ancora partita, ma è gia in overfunding. Parliamo della romana Prime Tutor, piattaforma per la formazione a distanza (EdTech) che avvierà l’attività il prossimo aprile, e che ha già raccolto 204 mila euro con una campagna di equity crowdfunding sul portale italiano CrowdFundMe, battendo l’obiettivo di raccolta di 200 mila euro (si veda qui il comunicato stampa). La campagna, a fronte di una valutazione pre-money di 1,6 milioni di euro, darà agli investitori una quota dell’11,1% del capitale e si chiuderà il prossimo 20 febbraio.
Prime Tutor partirà con 250 video lezioni di matematica, lingue e latino per i bienni, con l’intento di portarle a 3mila entro settembre, coprendo tutte le materie scolastiche del quinquennio, da quelle umanistiche a quelle tecnologiche e artistiche. Fondata da Davide Roncolini, alla guida da una squadra di under 35 il cui nome è legato al venture builder WDA, fondato da imprenditori di startup digitali di successo, come Qurami (acquisita nel novembre 2018 da Ufirst), Junker e ACTA Fintech, la piattaforma punta su un modello di business B2C, rivolgendosi ad alunni e genitori offrendo prezzi vantaggiosi: 19 euro al mese, 99 all’anno e la possibilità di sottoscrivere pacchetti famiglia. Presto poi sarà inserita nella lista dei benefit che alcune aziende concederanno ai propri dipendenti. Prime Tutor, ideata per attrarre l’interesse sia di investitori istituzionali che di aziende estere dal business model simile, ma ancora lontane dal mercato italiano, sta dedicando questo primo trimestre del 2022 all’analisi dei contenuti (video lezioni, riassunti ed esercizi) da creare per le varie tipologie di scuola secondaria di secondo grado, in linea con i programmi ministeriali e, in parallelo, allo sviluppo della tecnologia in vista del lancio non a caso fissato per aprile, mese che tradizionalmente coincide con un forte aumento della domanda di ripetizioni.
I fondi raccolti nella campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe saranno utilizzati per la realizzazione e il perfezionamento della piattaforma, il potenziamento del team di professori e del customer care, la creazione dei contenuti e la strategia di ingresso sul mercato.
A proposito di Crowdfundme, unica piattaforma di crowdinvesting quotata alla Borsa di Milano, ricordiamo che dal lancio avvenuto nel 2016 alla fine del 2021 ha raccolto più di 70 milioni di euro, di cui 27,5 nel solo 2021, da più di 10.000 investitori (si veda qui il comunicato stampa). Una crescita che ha consentito di chiudere ilprimo semestre dello scorso anno per la prima volta con un ebitda positivo, per poco meno di 28 mila euro (da -320.000 nello stesso periodo del 2020).