Soisy, piattaforma fintech per pagamenti rateali per acquisti su e-commerce, finanziati da investitori privati, ha chiuso ieri in largo anticipo sui tempi la sua campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma 200Crowd, raggiungendo 1,25 milioni di euro in una sola settimana e dopo aver superato il target minimo di 500 mila euro nel solo primo giorno di campagna (si veda altro articolo di BeBeez). La cifra raccolta è di 350 mila euro superiore al target massimo di 900 mila euro fissato inizialmente (si veda qui il comunicato stampa).
La partecipazione massiccia degli investitori già dalla fase di apertura aveva infatti permesso di raggiungere molto in fretta quota 900mila euro. Molte persone, però, proprio a causa di questa inusuale rapidità della raccolta, non hanno fatto in tempo a partecipare all’investimento. Soisy e 200Crowd hanno quindi stabilito di comune accordo di riaprire la campagna, aumentandone il tetto massimo a 1,25 milioni di euro, per dar modo a chi era rimasto escluso di aderire al progetto. In nemmeno un’ora dalla riapertura della campagna sono quindi stati effettuati investimenti per ulteriori 350mila euro. La cifra di 1,25 milioni di euro era il totale dell’aumento di capitale che era stato deliberato dalla società lo scorso ottobre e che si immaginava di coprire per la maggior parte, ma non in toto, con la campagna di equity crowdfunding.
Con i soldi raccolti la startup finanzierà la crescita del business e l’espansione in almeno altri due paesi europei entro il 2019 per sfruttare l’attuale assenza di competitor.
Soisy è una startup innovativa fondata nell’aprile 2016 dall’ex capo del risk management di Bnl, Pietro Cesati, insieme all’ex collega del risk management di Bnl, Andrea Sandro. Lo scorso dicembre 2017 ha chiuso un aumento di capitale da 891 mila euro, raccolti tra i vecchi azionisti e nuovi imprenditori e professionisti (si veda altro articolo di BeBeez).
La startup ha ottenuto nella primavera 2016 l’autorizzazione da Banca d’Italia a operare come Istituto di pagamento, era stata finanziata con 1,3 milioni di euro raccolti tra i fondatori e altri investitori privati (Cesati e la sua famiglia controllano il 30% del capitale), mentre un altro milione di euro era stato incassato grazie alla vincita del bando Smart&Start di Invitalia (si veda altro articolo di BeBeez).