La banca mobile tedesca N26 ha lanciato ieri la sua app negli Usa. Il lancio era stato preannunciato in occasione del round del gennaio scorso raccolto dalla banca (si veda altro articolo di BeBeez). L’ingresso in questo nuovo mercato avverrà gradualmente: i primi ad avere accesso al prodotto saranno 100 mila clienti americani in lista d’attesa. Il lancio pubblico avverrà quest’estate (si veda il comunicato stampa).
N26 opererà negli Usa attraverso la controllata N26 Inc., dove lavorano più di 50 persone. La prima versione del prodotto americano include un conto N26 tramite Axos Bank, una banca regolata dal governo federale e aderente al FDIC, insieme ad una carta di debito Visa. Nel corso dell’estate sarà introdotto anche il conto premium Metal. La società punta a raccogliere feedback dai clienti Usa e a imparare dal mercato americano, per poi applicare quanto appreso anche in Europa. “Il lancio negli Stati Uniti costituisce un importante traguardo per N26 per cambiare l’esperienza bancaria a livello globale e raggiungere più di 50 milioni di clienti nei prossimi anni”, ha dichiarato il cofondatore e CEO Valentin Stalf. In futuro, la società punta a entrare in Brasile, che ospita già a San Paolo un suo ufficio.
Per quanto riguarda l’Italia, N26 ha lanciato il 15 maggio scorso il suo servizio CASH26, già attivo in Germania e Austria, che permette di prelevare e depositare sul conto direttamente dalle casse di 126 supermercati Pam e Panorama Supermarket (si veda il comunicato stampa). Nel corso dei prossimi mesi, la rete di negozi convenzionati sul territorio italiano sarà ampliata; i clienti potranno utilizzare il servizio anche in Germania e Austria. CASH26 è fornito in collaborazione con Cash Payment Solutions GmbH, che opera con il marchio ViaCash in Italia e Barzahlen in Germania e Austria. Per quanto riguarda i costi, i prelievi sono sempre gratuiti e hanno un limite massimo di 900 € nelle 24 ore (200 € a transazione). Per i depositi, il tetto massimo giornaliero è di 999 € (minimo 50 € a operazione). In questo caso, i primi 100 € del mese sono gratuiti, mentre in caso di depositi extra si paga una commissione dell’1,5%.
“CASH26 va incontro alle esigenze dei clienti italiani, ancora molto legati all’uso del contante, soprattutto quando si tratta di piccole e medie spese quotidiane. I clienti N26 potranno prelevare e depositare denaro presso i punti vendita abilitati usando esclusivamente il loro smartphone. Non sarà nemmeno più necessario avere con sé la carta o il portafoglio”, ha spiegato Andrea Isola, General Manager Italy di N26. In Italia, la società offre anche il conto N26 a zero spese, il conto N26 Black a 9,90 euro al mese, N26 Metal a 16,90 euro al mese; n26 Business per freelance e liberi professionisti e N26 Business Black per freelance nomadi digitali. I suoi clienti italiani, quasi 500 mila sono soprattutto under 35 (60%). N26 è diffusa sopratutto nelle grandi città come Milano, Roma, Napoli, Firenze e Torino, dove ha effettuato maggiori attività di comunicazione. A settembre punta a lanciare l’Iban locale, che sostituirà quello tedesco e permetterà ai clienti di N26 di utilizzare il loro conto come principale.
N26 è stata fondata nel 2013 da Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal e nel 2015 ha lanciato il suo primo prodotto. Attualmente, N26 ha più di 3,5 milioni di clienti in 24 mercati in Europa, tra cui l’Italia. Conta più di 1300 dipendenti dislocati in 5 sedi: Berlino, New York, Barcellona, Vienna e San Paolo. N26 ha raccolto oltre 500 milioni di dollari dai più importanti investitori del mondo. Nel marzo 2018 ha raccolto 160 milioni di dollari Usa in un finanziamento di serie C guidato da Allianz X, l’unità di investimento digitale del Gruppo Allianz, e Tencent Holdings Ltd, leader cinese nella fornitura di servizi internet a valore aggiunto (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio scorso ha incassato un mega-round di serie D da 300 milioni di dollari, guidato dal venture newyorkese Insight Venture Partners, cui hanno partecipato anche il fondo sovrano di Singapore GIC e alcuni investitori già presenti nel capitale della banca (si veda altro articolo di BeBeez).