Eni Gas e Luce, la società di Eni che integra rinnovabili, retail e mobilità elettrica, è salita al 36% del rivenditore di gas ed energia elettrica Tate (si veda qui il comunicato stampa), di cui aveva già acquisito il 20% nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Eni Gas e Luce ha infatti esercitato l’opzione a incrementare la sua quota in Tate tramite Evolvere, società di cui detiene circa il 70%.
Tate, fondata da Matteo Riffeser Monti (dell’omonima famiglia a capo del gruppo editoriale Monrif), Micael Saillin, Alexander Frizzi e Mattia Lobertini, è stata incubata da Nana Bianca e ha sviluppato un’app proprietaria che, in modo semplice e lineare, permette al cliente di sottoscrivere il proprio contratto di fornitura di energia elettrica e di gas in pochissimi minuti e gestirlo in completa autonomia. La startup, tramite una piattaforma multiservizi, si propone di offrire ai clienti anche altri servizi digitali. La startup oggi conta 14 dipendenti ma l’obiettivo è arrivare a 25 entro fine 2022, ampliando diversi team, in particolare quello di growth, sviluppo software e assistenza clienti.
L’obiettivo di Tate è rendere la gestione delle utenze più efficiente, trasparente, economica e sostenibile. Nei prossimi mesi lancerà nella propria applicazione nuove funzionalità per permettere ai clienti di acquisire, in modo semplice e immediato, più consapevolezza delle proprie abitudini di consumo e del relativo impatto ambientale. La startup fornisce inoltre solo energia da fonti rinnovabili, certificata tramite garanzie d’origine di provenienza europea. Per ogni unità di energia consumata da un cliente Tate, la stessa quantità viene prodotta e immessa nella rete da una fonte sostenibile, come il fotovoltaico, l’idroelettrico e l’eolico. Tate, con sede a Bologna, ha chiuso il 2020 con ricavi per 1,7 milioni, un ebitda negativo di 426 mila euro e una liquidità finanziaria netta di 983 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Il round di serie A appena incassato da Eni Gas e Luce consentirà a Tate di consolidare ulteriormente la presenza sul territorio italiano, integrare l’offerta attraverso l’apertura a nuovi servizi per accelerare la transizione energetica, offrire prodotti sempre più vicini alle esigenze della clientela B2B ed espandere le proprie soluzioni software a nicchie di mercato che oggi non hanno ancora accesso a offerte su misura.
Micael Saillen, ceo di Tate, ha commentato: “Questo funding ci consentirà di rafforzare il posizionamento di Tate in Italia e accelerare ulteriormente la nostra strategia di crescita. Il round A ci permetterà di portare i nostri servizi a un pubblico sempre più ampio, facendo leva sulla soddisfazione dei nostri clienti e investimenti mirati, e di integrare il modello business mediante l’implementazione di nuovi strumenti che supportino utenti e microimprese con soluzioni innovative e personalizzate”.