Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkan, e il gruppo Marcegaglia hanno partecipato al round di Serie A da 105 milioni di dollari chiuso in questi giorni dalla scaleup svedese H2 Green Steel, insieme a numero gruppo di investitori internazionali, che comprende il fondo di venture capital Altor Fund V, Ane & Robert Maersk Uggla (la famiglia azionista di riferimento del colosso dello shipping Maersk), Bilstein Group (gruppo tedesco produttore e distributori di componenti di ricambio per il settore automotive), l’acceleratore specializzato in energia sostenibile EIT InnoEnergy, FAM (holding della famiglia Wallenberg, una delle più ricche e potenti famiglie di imprenditori svedesi con interessi che vanno da Saab a Ericcson, da Electrolux ad ABB, oltre a essere lo sponsor del gruppo di private equity EQT ), IMAS Foundation (gruppo IKEA), Kingspan (gruppo irlandese produttore di soluzioni di isolamento per edifici), i colossi dell’automotive Mercedes-Benz e Scania, i gruppi industriali SMS Group e Stena Metall Finans, Cristina Stenbeck (azionista di controllo della casa di investimento svedese Kinnevik, uno dei primi investitori nel marketplace di abbigliamento Zalando), Daniel Ek (fondatore di Spotify) e la holding di investimento svedese Vargas (investitore, tra l’altro, anche in Northvolt, progetto miliardario di sviluppo di giga-factory di produzione di batterie al litio, a cui si sono poi ispirati i progetti BritishVolt e Italvolt dell’imprenditore svedese Lars Carlstrom) (si veda qui il comunicato stampa).
Ma il fundraising non è finito qui. H2GS prevede infatti di raccogliere circa 2,5 miliardi di euro nel suo round di finanziamento di serie B nei prossimi 12 mesi, di cui circa 1,75 miliardi di euro provenienti da green project finance e il resto da equity. Morgan Stanley, Société Générale e KfW IPEX-Bank stanno affiancando H2 Green Steel nel ruolo di advisor (si veda qui la presentazione agli investitori).
I capitali raccolti serviranno a finanziare la prima fase della costruzione di un impianto siderurgico greenfield nel nord della Svezia, a Boden, per la produzione di acciaio senza fossili a costi competitivi, così come annunciato da H2GS lo scorso febbraio (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto include un impianto di idrogeno verde su scala gigantesca come parte integrante dell’impianto di produzione dell’acciaio. La produzione inizierà nel 2024 ed entro il 2030 H2GS avrà una capacità produttiva annuale di cinque milioni di tonnellate di acciaio di alta qualità. Marcegaglia non sarà solo finanziatore, ma anche partner industriale e strategico: trasformerà 250 mila tonnellate di acciaio l’anno nella prima fase di attività e 500 successivamente.
Henrik Henriksson, ceo di H2 Green Steel, ha commentato: “Per il nostro obiettivo di ridurre a zero le emissioni di CO2 nell’industria siderurgica abbiamo riscontrato un enorme interesse da parte di operatori del settore, dei futuri clienti e degli investitori a lungo termine. Gli investitori di tutta Europa comprendono che la crisi climatica è la sfida più grande del nostro tempo e che è necessaria una trasformazione del settore. Il closing della raccolta di Serie A è un traguardo importante che ci dà uno slancio continuo per il viaggio che ci aspetta”.