Infrastructure Investments Fund (IIF) gestito da JP Morgan Asset Management fonderà le due controllate europee che sviluppano, progettano, costruiscono e gestiscono impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, cioé da lato l’italiana Renantis spa (ex Falck Renewables), e dall’altro la britannica Ventient Energy.
La nuova realtà diverrà operativa entro il 2024 e sarà guidata dall’attuale amministratore delegato di Renantis, Toni Volpe (si veda qui il comunicato stampa). Sarà un colosso con capacità totale installata di 4,2 GW, oltre 200 impianti e con una pipeline di sviluppo di 18 GW, tra progetti eolici onshore e offshore galleggianti, fotovoltaici, di stoccaggio dell’energia e di idrogeno verde e sistemi di accumulo energetico in nove Paesi, tra Europa e Stati Uniti.
Ricordiamo che Renantis è la nuova denominazione assunta dalla vecchia Falck Renewables nel novembre 2022 (si veda qui il comunicato stampa), dopo il delisting da Piazza Affari a metà maggio 2022, a seguito di un’opa lanciata da Green BidCo spa, veicolo indirettamente controllato dall’Infrastructure Investments Fund (IIF) gestito da JP Morgan Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). Con sede in Italia, 1.420 MW installati negli impianti di Regno Unito, Italia, Stati Uniti, Spagna, Francia, Norvegia e Svezia, Renantis produce energia rinnovabile dal 2002. Il gruppo nel 2021 aveva registrato ricavi rettificati per 568,4 milioni di euro, un ebitda rettificato di 207,6 milioni, con un debito netto rettificato di 1,01 miliardi (si veda qui il comunicato stampa),
Ricordiamo che lo scorso marzo Renantis aveva firmato un power purchase agreement della durata di dieci anni con United Caps, specializzata nella progettazione e nella produzione di tappi e chiusure in plastica ad alte prestazioni. L’accordo prevedeva che United Caps acquistasse circa il 40% (~65 GWh/anno) dell’elettricità prodotta dal parco eolico svedese di Åliden (in funzione da dicembre 2019 con una potenza complessiva di 46,8 MW si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Ventient Energy, con 2,8 GW di capacità eolica onshore installata e soluzioni integrate per il mercato dell’energia in 145 siti, era già nata nel 2017 come risultato dell’integrazione di due realtà, sempre a opera di JP Morgan Asset Management. Il fondo aveva infatti combinato da un lato il portafoglio di 15 parchi eolici di Zephyr Investments Ltd, società che JP Morgan AM aveva acquisito da Infracapital, e dall’altro 19 parchi eolici di proprietà di Infinis, che il fondo aveva acquisito da Terra Firma, dando vita a quello che allora era il terzo più grande produttore di energia eolica onshore del Regno Unito (si veda qui il comunicato stampa). Da allora il gruppo ha via via acquisito altri portafogli di impianti in Europa continentale.
Volpe a proposito dell’integrazione appena annunciata ha commentato: “La sostenibilità e le persone sono al centro di tutto ciò che facciamo sia in Renantis sia in Ventient Energy. Insieme, creeremo un’organizzazione che ci permetterà di accelerare verso la costruzione di un futuro migliore per le persone e il pianeta. Entrambe le aziende condividono valori, obiettivi e cultura, quindi questa integrazione è un passo naturale nell’evoluzione strategica delle nostre attività”.
Kevin McCullough, ceo a interim di Ventient, ha aggiunto: “Questa è una pietra miliare entusiasmante nella crescita delle nostre aziende. Le sinergie e le competenze complementari già esistenti ci permetteranno di raggiungere un potenziale non ancora sfruttato. Da sole, le nostre aziende stanno compiendo passi positivi per accelerare la transizione energetica e costruire un futuro energetico più sostenibile. Ma insieme questi passi diventano passi da gigante, che possiamo trasformare in salti futuri”.