Metaenergia, gruppo che opera nel settore della fornitura di energia elettrica, del gas naturale e nei piani di efficienza energetica, ha venduto, per circa 500 milioni di euro, nove piani di sviluppo in Italia al gruppo saudita Khashoggi Holding, che opera nel settore dell’energia ed è attivo anche negli Stati Uniti. Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo cui sarebbe previsto anche un finanziamento da parte dei fondi Meag del gruppo assicurativo tedesco Munich Re.
Metaenergia è controllata al 93% dalla holding lussemburghese Meta Lux, che fa capo alla famiglia Molinari. Il gruppo ha come clienti sia grandi aziende sia piccola e media impresa e residenziale. Dallo scorso giugno 2020 Metanergia era alla ricerca di nuovi investitori. Allora si diceva che Metaenergia potresse valere 350 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Si erano interessati al dossier, gestito dall’advisor Barclays: Sorgenia (controllata da F2i sgr e dal fondo Asterion Capital Partners dal dicembre 2019, si veda altro articolo di BeBeez), Blackstone, Ardian, Macquarie, Glennmont Partners, gruppi esteri del settore come la britannica Contour Global, l’ungherese Met Group, la francese Engie, la ceca Eph.
Nel 2019 Metanergia ha sottoscritto un accordo con il marchio di moda di lusso Prada per fornirle energia verde (si veda qui il comunicato stampa). Nel gennaio 2018 Metanergia ha quotato al London Stock Exchange un project bond da 308 milioni di euro emesso da Metaenergia Secured Finance plc, con rendimento garantito dell’8% e scadenza 31 dicembre 2029, dedicato a investitori istituzionali (si veda qui il comunicato stampa di allora). L’operazione, assistita dallo studio legale Grande Stevens, era tesa a sostenere il piano strategico, che prevede importanti investimenti nel settore della produzione e dell’efficienza energetica, oltre a consentire la partecipazione alle aste sulle nuove capacità previste dal SEN (Strategia Energetica Nazionale), messa a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il bond è stato rimborsato in anticipo e delistato dal LSE nell’agosto 2019 (si veda qui l’avviso di Borsa).