Gli azionisti storici di Coima hanno costituito Coima Holding (si veda qui il comunicato stampa), partecipata al 100% da Coima Founders. Questa vede come soci la famiglia Catella (78,8%), Micheli e Associati (7,2%), Domomedia (società della famiglia Lumina, socio storico di Coima, con il 5%), Gabriele Bonfiglioli (4,5%) e Matteo Ravà (4,5%). Coima Holding controllerà al 100% tutte le cinque società del gruppo, ossia:
- Coima sgr, asset manager che gestisce 27 fondi di investimento immobiliare;
- Coima Rem, società di development e property management che ha sviluppato e gestisce immobili per oltre 5 milioni di mq;
- Coima Human Technology (HT), nuova società che opera in ambito tecnologico e digitale per supportare i processi di rigenerazione urbana e trasposizione nel digitale delle attività svolte negli spazi fisici;
- Coima Image, attiva nello space planning e interior design;
- Residenze Porta Nuova, agenzia dedicata al settore residenziale.
Tutti gli azionisti hanno conferito le rispettive partecipazioni nelle società operative alla holding dei soci fondatori, definendo un solido e stabile gruppo di azionisti allineato alle linee strategiche di crescita del Gruppo Coima, al tempo stesso semplificando la struttura organizzativa e societaria del gruppo dopo oltre 40 anni dalla costituzione di Coima srl nel 1974, consolidando il rapporto storico tra tutti i soci fondatori. La riorganizzazione non tocca in alcun modo Coima Res, l’immobiliare del gruppo quotata a piazza Affari.
Coima conta oggi 219 professionisti (+219% rispetto al 2015), il 55% dei quali ha meno di 40 anni. Inoltre 44 persone sono entrate in azienda negli ultimi 12 mesi, nonostante il contesto pandemico. Nel 2020 il patrimonio netto consolidato di Gruppo ha superato 45 milioni, in eccedenza rispetto ai requisiti di patrimonio di vigilanza pari a 3,7 milioni, e un portafoglio complessivo di asset in gestione di 8,4 miliardi di euro, triplicato rispetto al 2015. L’ebitda ha toccato 18 milioni a fronte di ricavi per 51 milioni.
Ora l’obiettivo, previsto dal piano di sviluppo, è arrivare a 10 miliardi di asset in gestione e raccogliere altri 2 miliardi entro il prossimo triennio. Per raggiungerlo, nell’arco dei prossimi 18 mesi Coima sgr intende lanciare tre nuovi fondi:
- un fondo evergreen con focus su asset di pregio e strategia develop-to-core, con obiettivo di raccolta di 2 miliardi di euro e primo closing previsto entro il 2021;
- un fondo PRS (Private Rented Sector) con capacità di investimento su tutti i sotto-segmenti del residenziale (student housing, senior housing, ecc…) e obiettivo di raccolta di 1 miliardo di euro, con primo closing entro il 2022;
- Coima Opportunity Fund III con strategia value add su varie asset class. L’obiettivo di raccolta è 500 milioni di euro, primo closing entro il 2022.
Le iniziative sopra elencate fanno seguito al lancio del Coima Esg City Impact Fund, primo fondo italiano dedicato alla rigenerazione urbana, che all’epoca del lancio avave già raccolto 400 milioni di euro da alcune Casse professionali, ma il cui target ultimo di raccolta è un miliardo (si veda altro articolo di BeBeez)
Negli ultimi cinque anni Coima ha contribuito a progetti di rigenerazione urbana per un valore economico superiore a 3 miliardi di euro, con previsione di investimenti nei prossimi cinque anni fino a ulteriori 5 miliardi di euro. Negli ultimi cinque anni Coima ha raccolto circa 1,8 miliardi di euro da primari investitori istituzionali, per la maggior parte diretti e discrezionali, il 66% dei quali internazionali. La previsione per i prossimi anni è di raccogliere sul mercato ulteriori 2 miliardi di euro. Il Gruppo manterrà la propria strategia di investimento anche sui segmenti di logistica (asset class già in forte crescita, ma che prevede una ulteriore fase di accelerazione) e turismo, asset chiave per il sistema economico nazionale che, duramente colpito dalla pandemia, offre aspettative di forte ripresa per il biennio 2022-2023. Il 78% del portafoglio di Coima è rappresentato da asset in location di pregio.
Per quanto riguarda la nuova società Coima HT, sono previsti investimenti per oltre 28 milioni di euro e l’allocazione di un team full time equivalent di 23 elementi nei prossimi anni.
Porta Nuova, infine, sarà un progetto pilota a livello nazionale nell’analisi e sviluppo della gestione del dato, raccolto da utenti e visitatori, per una fruizione smart di spazi, attività e servizi.
Coima Holding punta a operare jn futuro secondo un modello integrato basato su competenze industriali e finanziarie, potenziato da data automation e digitalizzazione, con un approccio a impatto ESG su tutta la catena di creazione del valore e sull’integrazione di processi e operazioni di gestione degli investimenti, attribuendo un ruolo chiave alle proprie persone, alla sostenibilità, alla tecnologia e all’innovazione.
Il 100% dei nuovi sviluppi del gruppo sarà già allineato all’obiettivo europeo di decarbonizzazione al 2050 e sarà certificato sia LEED sia WELL. Inoltre ogni nuovo progetto sarà sottoposto a valutazione delle performance ESG attraverso metodologie proprietarie di Coima City Lab Charter, identificando specifici obiettivi e parametri ESG misurabili attraverso il calcolo di un rating che porterà alla verifica del rispetto di tali obiettivi.
Nel marzo di quest’anno Coima sgr, in applicazione del regolamento europeo 2019/2088 (SFDR), ha deciso di adottare l’approccio “comply” alla considerazione degli effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità ESG. Oggi 9 fondi su 27, corrispondenti al 70% del patrimonio gestito, sono qualificabili secondo l’articolo 8, e il Gruppo si pone l’obiettivo di raggiungere il 100% dei propri fondi programmatici qualificati secondo gli articoli 8 o 9. Coima ESG City Impact Fund, primo fondo italiano di investimento chiuso con obiettivi misurabili di impatto ESG, è già qualificato secondo l’articolo 8 e pronto a investire in rigenerazione sostenibile del territorio a livello nazionale, come già avvenuto per il progetto dello scalo di Porta Romana a Milano (si veda altro articolo di BeBeez).
Manfredi Catella, fondatore e ceo di Coima, ha concluso: “La scelta degli azionisti fondatori di riunirsi dopo oltre 40 anni in Coima Holding costituendo il Gruppo Coima rappresenta una tappa importante nel percorso imprenditoriale e aziendale iniziato nel 1974, con l’obiettivo di consolidare una realtà aziendale nazionale in grado di contribuire alla valorizzazione del territorio italiano come risorsa strategica di sviluppo economico, di abilitare gli impatti indicati dall’European Green Deal e di declinare le missioni del Pnrr approvato dal governo italiano. Adesso sarà determinante lavorare sui progetti e sulla capacità industriale delle nostre aziende di sviluppare partnership pubblico-privato che sappiano contribuire in modo accelerato alle prospettive del Paese e competere a livello internazionale.”
Per iscriverti alla newsletter di BeBeez Real Estate, clicca qui
Riceverai l’elenco delle notizie di real estate (e i rispettivi link) pubblicate da BeBeez nelle ultime 24 ore