Accenture ha completato l’acquisizione di Ammagamma srl, società di consulenza modenese pioniera nel mondo dell’intelligenza artificiale (si veda qui il comunicato stampa), così come annunciato a fine novembre scorso (si veda qui il comunicato stampa di allora).
A vendere è stato il fondatore Fabio Ferrari (che sinora possedeva il 90% attraverso la sua FF srl) e il socio David Bevilacqua (10%).
Accenture è stata assistita da Rucellai & Raffaelli con un team cross-practice. Il team legale interno di Accenture ha curato i profili societari e i profili employment; il team seguirà anche la fase di integrazione. I soci venditori sono stati assistiti da LS Lexjus Sinacta. Gli aspetti notarili sono stati curati dal notaio Fabio Pantè.
Ammagamma può contare su un gruppo multidisciplinare unico in Italia di 90 professionisti esperti di intelligenza artificiale, costituito da ingegneri, matematici, economisti, storici, filosofi e designer. Nata nel 2013 con l’obiettivo di migliorare la produttività e le performance delle aziende italiane sfruttando le potenzialità dell’AI contribuisce già oggi in modo significativo allo sviluppo di una società consapevole delle potenzialità, delle implicazioni e degli impatti derivanti da questa tecnologia.
Con sede a Modena, Ammagamma opera a servizio di settori e filiere chiave: dall’automobilistico al farmaceutico. Dal 2021 ha duplicato il proprio organico di professionisti e incrementato il fatturato, affiancando aziende leader nei settori energetico, assicurativo, bancario, utilities e media. La società ha chiuso il 2022 con 6,5 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo di poco più di 150 mila euro e liquidità netta di 1,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“È un momento di crescita, ma anche di riconoscimento per l’approccio umano-centrico che ci ha sempre distinto, per la nostra visione priva di mistificazioni di intelligenza artificiale come ‘semplice’ matematica applicata, capace di portare un impatto positivo alle persone, alle imprese, alla società”, aveva detto Fabio Ferrari, presidente di Ammagamma., lo scorso novembre in occasione dell’annuncio dell’operazione. E aveva concluso: “Diventare parte di Accenture è il miglior riconoscimento possibile per il percorso, pionieristico in alcune occasioni, che abbiamo tracciato fin qui”.
A sua volta Mauro Macchi, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia, sempre a novembre aveva dichiarato: “L’AI è la tecnologia chiave per consentire alle aziende di essere distintive nel proprio percorso di potenziamento del Digital Core. Siamo infatti convinti che le organizzazioni italiane debbano investire in maniera strategica nel cloud, nell’ utilizzo dei dati e nell’intelligenza artificiale per essere ancora più competitive nei mercati di tutto il mondo e contribuire in tal modo ad innalzare il coefficiente tecnologico del Paese. Ammagamma rappresenta un investimento fondamentale in una eccellenza italiana che ci consentirà di creare anche in Emilia-Romagna un polo di specializzazione in grado di trattenere e attrarre talenti che Accenture coinvolgerà nei progetti di innovazione dei principali player nazionali e internazionali”.
Un’operazione, questa, che si realizza nel contesto del piano globale di investimenti di 3 miliardi di dollari che il colosso della consulenza prevede di attuare per accelerare la trasformazione dei propri clienti attraverso l’applicazione su larga scala dell’AI.
L’acquisizione Ammagamma non è l’unica annunciata di recente da Accenture Italia. Lo scorso dicembre, infatti, il gruppo ha siglato un accordo per l’acquisizione di Customer Management IT e SirfinPA, due società italiane che operano in stretta sinergia e offrono servizi e soluzioni tecnologiche innovative nei settori della giustizia e della pubblica sicurezza (si veda qui il comunicato stampa di allora). A vendere sono, lato Customer Management IT, Carlo Nardinelli e Antonio Sposito, soci al 50%; mentre, lato SirfinPA, sono Alberto Cappiello e Massimo Gregori, soci ciascuno con il 35%, con la società che possiede quote proprie per il restante 30%.
BonelliErede ha assistito Accenture sul piano legale, mentre Chiomenti ha affiancato le due società acquisite. Infine Torresi e Associati ha agito nel ruolo di advisor dei venditori per gli aspetti finanziari e fiscali.
Fondate nel 2010, le due aziende hanno conosciuto negli anni una crescita costante che le ha portate a diventare punti di riferimento nel panorama italiano nel settore IT facendo leva su competenze chiave ed una profonda conoscenza dei processi e delle soluzioni a supporto della digitalizzazione dell’ecosistema della Giustizia italiana. Con sedi a Roma, Napoli, Rende (Cosenza), impiegano oggi complessivamente un team multidisciplinare di oltre 300 talenti. Customer Management IT ha chiuso il 2022 con 11,7 milioni di euro di ricavi, un ebitda di poco più di 250 mila euro e liquidità netta per 3,5 milioni (si veda qui il report di Leanus). Quanto a SirfinPA, ha chiuso il 2022 con 10,2 milioni di euro di ricavi, un ebitda di poco più di 630 mila euro e liquidità netta per circa 1,8 milioni (si veda qui il report di Leanus).
Il presidente e ad di Accenture Italia, Macchi, aveva detto: “A pochi giorni dall’annuncio dell’intenzione di acquistare Ammagamma in ambito Intelligenza Artificiale, proseguiamo nel percorso di crescita sul territorio italiano e di offerta di servizi alla Pubblica Amministrazione con la decisione di investire in due eccellenze caratterizzate da un significativo know-how nel comparto. Questa acquisizione, la prima di Accenture Italia esclusivamente dedicata ai servizi per il settore pubblico, avviene in coerenza con la nostra strategia di rafforzamento al Centro Sud e ha l’obiettivo di potenziare le capability a supporto della trasformazione della PA, oggi al banco di prova del PNRR, attraverso sinergie che creeranno nuovo valore e ne accelereranno la trasformazione”.