di Paola Stringa e Giuliano Castagneto
Antares Vision Group, leader mondiale nel software per la tracciabilità e il controllo di qualità, quotato al MTA di Piazza Affari ha rilevato la maggioranza della startup Wavision, nata presso il Politecnico di Torino, che progetta e commercializza sensori di ispezione con tecnologia cd. microwave. Antares ha investito tramite la controllata FT System, che era già partner tecnologico di Wavision, rilevando la partecipazione che era detenuta da 4U srl, veicolo che fa capo al fondo Vertis 3 Tech Transfer gestito da Vertis Ventures sgr e di cui è advisor Venture Factory (si veda qui il comunicato stampa dei legali e qui quello di Antares).
Ricordiamo che Vertis 3 Tech Transfer, il fondo, lanciato nel 2017 e che ha raccolto 40 milioni, lo scorso agosto ha terminato il periodo di investimento e appunto ha appena cominciato a dismettere le startup in portafoglio. Il più recente investimento risale al novembre del 2020, e si trattava della partecipazione al round da 2,2 milioni di euro di Ican Robotics, spin-off dell’Università Campus Biomedico di Roma e attiva nello sviluppo di robot per la neuroriabilitazione (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando all’acquisizione di Wavision, Antares è stato seguita nell’operazione da Orsingher Ortu mentre i soci di Wavision sono stati assistiti dall’avvocato Stefano A. Cerrato. 4U è stata assistita da Advant Nctm
Antares utilizzerà una tecnologia sviluppata da Wavision per progettare una serie di macchine di ispezione innovative che trovano il loro utilizzo nei settori Food & Beverage. Si tratta di sensori che intercetteranno eventuali contaminanti fisici, superando le limitazioni degli attuali strumenti di controllo. Lo sviluppo del progetto, cresciuto nell’incubatore del Politecnico di Torino I3P, è partito nel 2018 da un gruppo di ricercatori del Politecnico, ossia Francesca Vipiana, Giovanna Turvani, Marco Ricci, Mario Casu e Jorge Alberto Tobon Vasquez.
Fabio Forestelli, membro del cda e direttore dell’area Food & Beverage di Antares Vision ha dichiarato “Dopo anni di sviluppo e grazie al lavoro del team di ricercatori del Politecnico di Torino, siamo pronti per le applicazioni industriali. Questa innovazione è una rivoluzione nell’ambito della sicurezza alimentare, superando le limitazioni offerte dalle attuali tecnologie di ispezione nella rivelazione di corpi estranei, e conferma il nostro impegno nel garantire aziende e consumatori su qualità e sicurezza di prodotti e filiere”
Ricci, CTO oltre che cofondatore di Wavision, ha confermato: “La collaborazione con una realtà consolidata come Antares Vision Group permetterà lo sviluppo ottimale del dispositivo, trasformandolo da un prototipo sviluppato in ambito accademico a uno industriale in grado di incrementare significativamente gli standard qualitativi della produzione Food & Beverage, nonché potenzialmente anche in altri settori”.
Antares Vision, gruppo quotato a Piazza Affari e leader mondiale nel software per la tracciatura e il controllo di qualità dei farmaci, è stata fondata nel 2007 da Emidio Zorzella e da Massimo Bonardi, due ingegneri opto-elettronici bresciani. L’azienda garantisce la protezione di prodotti e persone grazie a sistemi d’ispezione per il controllo qualità, soluzioni di tracciatura per l’anticontraffazione e la trasparenza della filiera, gestione intelligente dei dati per l’efficienza produttiva e la digitalizzazione del processo, dalle materie prime fino al consumatore finale. La società è attiva nei settori farmaceutico (dispositivi biomedicali e ospedali), beverage e alimentare, cosmetica e prodotti confezionati di largo consumo. Il gruppo serve oltre 60 Paesi con soluzioni hardware e software, con relativi servizi e conta 7 sedi in Italia (Brescia, Parma, Piacenza, Latina, Collecchio, Mestrino e Vicenza), 22 sedi all’estero (In Ue, Regno Unito, USA, America Latina, India, Russia, Estremo Oriente e Serbia), 3 centri di innovazione e ricerca (Italia) e una rete di oltre 40 partner in tutto il mondo. Il Gruppo è fornitore di 10 tra le 20 principali aziende farmaceutiche mondiali: sono oltre 25.000 i sistemi d’ispezione che assicurano ogni giorno la sicurezza e la qualità del prodotto, con 6.500 controlli di qualità e oltre 3.500 moduli di serializzazione su linee installate in tutto il mondo.
Antares ha chiuso il primo semestre dell’anno con un fatturato di 85,4 milioni (+13% sullo stesso periodo del 2021), ma con un ebitda di crollato a 3,6 milioni, cioè al 4% dei ricavi dal 19% del 2021. Contemporaneamente il debito netto è balzato a 54 milioni dai 25 al 30 giugno 2021.
La società si era quotata prima all’Aim Italia nall’aprile 2019 a valle della business combination con la Spac ALP.I. (si veda altro articolo di BeBeez) ed è passata al Mta il 5 maggio 2021. Nello stesso periodo il gestore californiano Capital Group ha rilevato sul Mta il 7,8% dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez). A seguito del passaggio al Mta, la società ha un flottante del 38%, mentre la holding Regolo (che fa capo ai due soci fondatori) ha il 51%. In seguito, nell’ottobre del 2021, Antares ha collocato in private placement un prestito obbligazionario da 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo ha effettuato negli anni diverse acquisizioni. Poco dopo la business combination, nell’ottobre del 2019, Antares ha comprato la già menzionata piacentina FT System, specializzata nella tracciatura dei dati. Due mesi dopo aveva investito nell’equity crwdfunding su 200Crowd della piattaforma di marketing MatchPlat. e contemporaneamente aveva investito in una minoranza qualificata, con opzione per salire al 100%, dei sistemi di supporto alle decisoni basate sull’intelligenza artificiale di Orobix. Infine, a luglio 2020 aveva rilevato la vicentina Convel, che produce apparecchi per il controllo di qualità, per 15,7 milioni.
Nei giorni scorsi, Milano Finanza ha riportato che Regolo spa, la holding di controllo che fa capo agli imprenditori, ha dato mandato a JP Morgan di cercare co-investitori per l’eventuale delisting da Piazza Affari, facendo volare il titolo che da inizio anno aveva perso il 38% in Borsa, scivolando poco sopra i 500 milioni di capitalizzazione. Antares ha precisato in proposito che, nonostante venga frequentemente contattata in merito a potenziali opportunità, incluse operazioni straordinarie come aggregazioni aziendali che vengono abitualmente valutate, la società trevigiana non ha preso alcuna decisione in merito ad alcuna operazione (si veda qui il comunicato stampa). Una smentita a metà.