La Consob ha approvato l’opa volontaria totalitaria lanciata dal colosso statunitense della difesa Honeywell su Civitanavi Systems, gruppo marchigiano attivo nei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali per i settori aerospaziale, della difesa e industriale, stabilendo il periodo di adesione all’offerta dal 27 maggio al 19 luglio prossimi, salvo proroghe (si veda qui il comunicato stampa).
Honeywell srl, filiale italiana del gruppo americano, che tramite Honeywell II srl ha annunciato l’intenzione di rilevare l’intero capitale dell’azienda quotata a Piazza Affari a fine marzo (si veda altro articolo di BeBeez), pagherà il 26 luglio un corrispettivo di 6,17 euro per azione in contanti (pari ai 6,3 euro previsti inizialmente, al lordo degli 0,13 euro di dividendo pagati l’8 maggio), valorizzando Civitanavi Systems intorno ai 200 milioni di euro in termini di equity value. L’obiettivo dell’operazione è il delisting dall’Euronext Milan.
Qualora ne ricorrano i presupposti il periodo di adesione sarà riaperto per cinque giorni e, in tale ipotesi, il 2 agosto sarà l’ultimo giorno per aderire all’offerta, con liquidazione il 9 agosto.
Ricordiamo che Bird & Bird ha assistito Honeywell in veste di consulente legale dell’operazione di acquisizione, mentre UniCredit ha ricoperto il ruolo di advisor finanziario. La succursale di Milano della tedesca Unicredit Bank gmbh l’intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni. Rothschild & Co ha invece supportato Civitanavi Systems in qualità di consulente finanziario.
Il gruppo americano, che opera nel controllo e nell’automazione industriale e lavora per l’aeronautica militare Usa, si è già assicurato il 66,2% della società marchigiana in mano alla holding Civitanavi Systems Ltd (ex Civitanavi UK), che raggruppa direttamente e indirettamente un pool di investitori strategici riuniti intorno al co-fondatore, presidente e amministratore delegato Andrea Pizzarulli e agli amministratori Thomas Werner Jung (che possiede il 12,67% tramite Jung Technologies Holding ag, società che presiede) e Micheal Perlmutter, che è anche co-fondatore di Civitanavi Systems (si vedano le notifiche sul Registro delle imprese britannico di Pizzarulli, Jung e Perlmutter). Civitanavi Systems Ltd si è infatti impegnata a portare le proprie azioni in adesione all’opa. Il resto del capitale, pari al 33,8%, è flottante, di cui il 5,09% posseduto da Athena spa (si veda qui l’azionariato). Quest’ultima società è il family office della famiglia Nalini, la cui proprietà indivisa è ripartita tra Valerio (rappresentante della comunione indivisa), Francesco e Chiara Nalini, che tra settembre e ottobre scorsi ha investito rispettivamente in Drink International spa (nota con il marchio Regalidea) e in Recovery For Life.
La quota in mano ad Athena, al di là delle azioni in circolazione a Piazza Affari, sarà l’ago della bilancia per il successo dell’opa, poiché Honeywell ha posto come target il raggiungimento del 95% delle adesioni.
Tornando a Civitanavi Systems, la società nata nel 2012 ha la sede a Pedaso (Fermo) e stabilimenti ad Ardea (Roma), Casoria (Napoli), Torino e Filton (Bristol), nel Regno Unito, questi ultimi inaugurati l’anno scorso. Nel Regno Unito Civitanavi Systems è fornitore del gruppo della difesa britannico Bae Systems. Tra i suoi prodotti di punta ci sono i giroscopi a fibre ottiche ad alte prestazioni, che aiuteranno Honeywell a offrire ai suoi clienti in tutto il mondo soluzioni di navigazione aerospaziale e applicazioni di volo autonomo negli aerei e in altri veicoli.
La settimana scorsa il board del gruppo di Pedaso (Fermo) ha approvato i conti relativi al primo trimestre, in cui ha registrato ricavi operativi al netto della variazione delle rimanenze per prodotti finiti e semilavorati in linea con lo stesso periodo dell’esercizio precedente, attestandosi a 6,6 milioni di euro, risultato che cala dell’11% se si esclude tale variazione (si veda qui il comunicato stampa). I ricavi per servizi ingegneristici e variazione di lavori su commessa rilevano un incremento del 216% da 300mila euro circa a 1,1 milioni. “L’incidenza di tale risultato passa infatti dal 5 al 17% dei ricavi operativi al netto della variazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati, sostenendo gli obiettivi di profittabilità del gruppo”, spiega una nota.
“Ci troviamo di fronte a un trimestre dinamico, che conferma la bontà della strategia di sviluppo. Tale risultato mostra una forte resilienza della nostra società nonostante il perdurare di un contesto macroeconomico sfidante e riflette il nostro impegno nel garantire risultati solidi e sostenibili grazie alla continua innovazione dei sistemi e dei prodotti e l’efficienza operativa. Guardando al futuro, sulla base dello scenario attuale, degli indicatori di mercato e le caratteristiche competitive distintive di Civitanavi le tendenze di lungo periodo della domanda nel settore di riferimento restano positive”, ha commentato Pizzarulli.