Gi Group Holding, multinazionale dal cuore milanese che offre servizi dedicati allo sviluppo del mercato del lavoro, ha annunciato l’acquisizione delle attività europee di staffing della statunitense Kelly Services, leader a livello mondiale in soluzioni specializzate per i talenti e quotata al Nasdaq (si veda qui il comunicato stampa di GI Group e qui quello di Kelly Services).
La transazione, che avverrà a un corrispettivo di 100 milioni di euro e con un potenziale earnout aggiuntivo fino a 30 milioni, si prevede che giungerà a conclusione nel primo trimestre del 2024.
Gi Group Holding è stata supportata nell’operazione da Baker McKenzie in qualità di legal advisor e Deloitte come tax and financial advisor.
Un’acquisizione negli Stati Uniti era attesa. Il fondatore e ceo Stefano Colli Lanzi , infatti, lo scorso giugno, in occasione della presentazione dei risultati 2022 aveva dichiarato: “L’obiettivo per il futuro è massimizzare il valore complessivo e le sinergie interne, incrementare la gestione aziendale e i flussi monetari, migliorare la riconoscibilità di Gi Group Holding e favorire la strategia di internazionalizzazione“ e aveva aggiunto: “Ora intendiamo consolidare la nostra presenza in Europa, dove i competitor sono molto forti. Poi, quando i tassi scenderanno e quando ci sentiremo ancora più forti, guarderemo senza dubbio agli Stati Uniti“ (si veda altro articolo di BeBeez).
“Quello di oggi è un passo davvero molto importante per Gi Group Holding, perché ci permette di portare avanti la nostra ambizione di crescere sia a livello organico sia attraverso acquisizioni strategiche”, ha commentato ora ancoraColli-Lanzi, aggiungendo: “L’attività europea di staffing di Kelly rafforzerà la nostra presenza e le nostre capabilities in Europa, permettendoci di espanderci ulteriormente e di valorizzare al meglio la sua esperienza nella regione, sempre rimanendo fedeli al nostro impegno di contribuire all’evoluzione positiva del mercato del lavoro”.
L’annuncio della nuova operazione arriva dopo che lo scorso gennaio il gruppo ha chiuso la sua 50a acquisizione comprando The Bridge Social, una società di consulenza tecnologica per le risorse umane, fondata nel 2017 a Santiago del Cile (si veda qui il comunicato stampa di allora).
GI Group ha chiuso il 2022 con 3,6 miliardi di euro di ricavi (+12,3% rispetto al 2021) e la stima per il 2023 è raggiungere quota 4,2 miliardi. Quanto alla reddivitià, il 2022 si è chiuso con un ebitda a 139 milioni (+21,1%), un utile lordo di 508 milioni (+20%) e un utile netto di 54 milioni (+33,4%). Il tutto a fronte di un Indebitamento finanziario netto che è arrivato a 256 milioni di euro, mantenendo un rapporto con l’ebida pari a 1,85 volte, mentre il patrimonio netto è salito a 196 milioni di euro, dai 144 milioni del 31 dicembre 2021. Una dimensione raggiunta dopo una storia di 25 anni, compiuti lo scorso febbraio dalla società fondata nel 1998 a Milano.
Gi Group Holding è oggi tra i principali provider di servizi per l’evoluzione del mercato del lavoro al mondo e lavora con un ecosistema globale di attività di staffing e recruiting che conta sette brand (Gi Group, Grafton, Wyser, Gi BPO, Tack/TMI, INTOO, Jobtome). Gi Group Holding conta oltre 8.000 dipendenti ed è attiva in 34 Paesi tra Europa, APAC e Americhe.