Prosegue il percorso per linee esterne di iVision tech. La pmi friulana, quotata da agosto 2023 e attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, nonché di occhiali combinati, proprietaria degli storici marchi dell’occhialeria francese d’alta gamma Henry Jullien, ha acquisito il 51% del capitale di Teknoema, società emiliana con sede a Rubiera (Reggio EMilia) che da oltre quarant’anni ingegnerizza e produce componenti e sistemi. La società è specializzata nel mercato cosiddetto EMS (Electronics Manufacturing Services) e sviluppa schede e apparecchiature elettroniche customizzate (si veda qui il comunicato stampa).
Il controvalore dell’operazione, corrisposto tramite risorse proprie, è stato pari a 1,02 milioni di euro. Il restante 49% del capitale sociale di Teknoema rimarrà in capo ai due soci storici che continueranno a gestire la target, così come fatto con successo e profitto finora: Pietro Nesci, fondatore di Teknoema, con il 39,2% continuerà a svolgere il ruolo di amministratore delegato, mentre Barbara Montanari con il 9,8% ricoprirà il ruolo di consigliere delegato alle operations. Stefano Fulchir, ceo di iVision Tech, sarà anche presidente del consiglio di amministrazione.
Grazie a questa operazione, “iVision Tech potenzierà e rafforzerà significativamente lo sviluppo del progetto iSee, coerentemente con quanto dichiarato in sede di IPO, volto principalmente a implementare il prototipo di un prodotto innovativo pensato per non-vedenti”, si legge in una nota.
Fulchir ha detto, a proposito dell’operazione: “Questo permetterà non solo di ottimizzare le risorse e le competenze interne, ma anche di garantire una protezione più efficace della tecnologia integrata nel progetto iSee, assicurando così una maggiore sicurezza e affidabilità delle soluzioni da noi proposte. Proseguiamo, quindi, il percorso di crescita per linee esterne che avevamo indicato in fase di IPO. Come nelle precedenti acquisizioni, anche quest’ultima è improntata alla collaborazione con i soci fondatori che continueranno a ricoprire un ruolo di guida nella gestione della Teknoema”.
Fondata nel 1981, Teknoema fin dalle sue origini si è contraddistinta per la ricerca e lo sviluppo del settore elettronico. Conta 35 dipendenti e, al 31 dicembre 2023, ha conseguito ricavi per circa 5,5 milioni di euro e ebitda pari a circa 0,8 milioni, con ebitda margin del 14,4%, chiudendo l’esercizio con un utile netto di circa 0,3 milioni. L’indebitamento finanziario netto è risultato pari a circa 2 milioni.
Si segnala che l’operazione rientra tra le operazioni significative di cui all’art. 12 del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan, in quanto gli indici di rilevanza di cui alla Scheda Tre dello stesso risultano superati mentre non si configura un’ipotesi di “Reverse Take Over” ai sensi dell’art. 14 Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan.
Sempre nell’ottica dell’accelerazione del percorso di crescita, principalmente per quanto riguarda l’apertura di nuovi mercati esteri e l’implementazione di nuovi prodotti a completamento dell’attuale gamma, la società una settimana fa ha emesso due minibond per un totale di 7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Un primo minibond, a scadenza 7 anni, è stato emesso per un massimo di 5 milioni di euro, con cedola pari al tasso euribo 6 mesi più 290 punti base, destinato a investitori sofisticati e non (grazie alle previsioni del nuovo Regolamento UE 2020/1503/UE), che potranno sottoscriverlo, per tagli unitari di 10 mila euro, sulla piattaforma di crowdfunding Fundera di Frigiolini&Partners, sulla quale saranno indirizzati anche i clienti di CrowdFundMe, interessati agli investimenti obbligazionari, nell’ambito di una convenzione sottoscritta tra le due piattaforme a fine 2023. Un secondo minibond è stato poi emesso per un massimo di 2 milioni di euro con le medesime caratteristiche del primo minibond, con la differenza che sarà di taglio unitario da 50 mila euro e sarà riservato ai soli investitori professionali. L’emissione di entrambi i bond si prevede si perfezionerà entro il prossimo giugno e per entrambi i titoli sarà chiesta l’ammissione alla quotazione su Euronext Access Milan.
iVision ha chiuso il primo trimestre 2024 con 2,44 milioni di euro di ricavi netti (+9,9% dal primo trimestre 2023), un ebitda di 520 mila euroi (+10,4%) e un indebitamento finanziario netto di 3,46 milioni (da 2,71 milioni) (si veda qui il comunicato stampa). Il 2023 si era invece chiuso con 9,5 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 2,13 milioni (1,45 milioni rettificato), un utile netto di 130 mila euro e un debito finanziario netto di 2,71 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che in aprile 2021 iVision Tech, che ha il suo stabilimento di produzione vicino a Udine, ha acquisito dal Gruppo Safilo un ramo d’azienda per la produzione di occhialeria sito a Martignacco – Udine. L’operazione ha visto l’adesione al progetto di reindustrializzazione presentata dall’acquirente di 181 lavoratori su 212 in forza alla data di cessione. La cessione del ramo d’azienda ha fatto seguito al complesso percorso avviato da Safilo successivamente alla decisione della società di cessare l’attività nel sito friulano, a valle di intese raggiunte sia in sede sindacale sia governativa per l’utilizzo di ammortizzatori sociali e la contestuale ricerca di un investitore per la re-industrializzazione del sito produttivo.