L’azienda parmigiana specializzata nel settore della cosmetica professionale per l’haircare e per lo skincare Davines spa, ha incassato un ESG KPI LInked loan da 10 milioni di euro da Crédit Agricole Italia finalizzato all’acquisto di un immobile che consentirà una migliore gestione della logistica (si veda qui il comunicato stampa).
Il finanziamento, che risulta in linea con l’attenzione del Gruppo Crédit Agricole e di Davines verso i temi inerenti la salvaguardia ambientale, è abbinato a un meccanismo di riduzione del pricing, connesso al raggiungimento di alcuni obiettivi (KPI) di sostenibilità tra cui la diminuzione delle emissioni CO2 per l’intera durata dell’operazione.
Azienda italiana di prodotti professionali per la cura dei capelli fondata nel 1983 a Parma da Gianni Bollati, Davines è controllata dalla famiglia Bollati, attraverso Fontevivo Holding srl, ed è oggi un gruppo internazionale presente in oltre 90 paesi nel mondo con i due brand Davines per l’haircare e [comfort zone] per lo skincare.
Il Gruppo Davines da circa 20 anni è impegnato nella realizzazione di prodotti sostenibili attraverso l’utilizzo di materie prime naturali di alta qualità e packaging riciclabili. La sostenibilità riveste un ruolo centrale nel modello di business dell’azienda che dal 2019 è società benefit, con l’ambizioso obiettivo di diventare net zero emission al più tardi entro il 2050. Il gruppo Davines dal 2016 è una B Corp e nel 2023 ha ottenuto la sua terza certificazione con un punteggio di 123,5, registrando un miglioramento rispetto alle due precedenti certificazioni del 2016 e del 2020 e a conferma del suo impegno verso la sostenibilità e per la transizione verso un modello di crescita rigenerativo.
Oltre al Davines Group Village, sede principale e stabilimento produttivo di Parma, l’azienda ha otto sedi nel mondo, a New York, Londra, Parigi, Città del Messico, Deventer (Olanda), Shanghai, Düsseldorf e Hong Kong. L’azienda ha chiuso il 2022 con 230 milioni di euro di ricavi consolidati netti, un ebitda da 37, 4 milioni e un indebitamento finanziario netto di 12,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ha chiuso poi il 2023, anno del suo 40esimo anniversario, con un fatturato di oltre 260 milioni (dati di preconsuntivo), in aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi 15 anni il gruppo ha continuato a crescere tra il 10% e il 20% all’anno, senza acquisizioni: una strategia che ha fatto raddoppiare il fatturato negli ultimi cinque anni e lo ha quadruplicato negli ultimi 10 (si veda qui il comunicato stampa sui dati). “Il gruppo anche nel 2023 ha consolidato il suo posizionamento internazionale, realizzando l’80% del fatturato del 2023 sui mercati esteri dei 90 paesi in cui è presente con i suoi due brand. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato per il gruppo. Sono aumentati anche i ricavi in Italia (+11% nel 2023) e ha sovraperformato Davines France, con una crescita del fatturato del 20%”, si leggeva nella nota. Per quanto riguarda i brand, entrambi hanno registrato un deciso incremento delle vendite: è cresciuto del 16% il fatturato derivante dalla vendita dei prodotti a marchio Davines e del 13% quello dei prodotti skincare di [ comfort zone ].
“La nostra operazione di finanziamento conferma la volontà di Crédit Agricole Italia di supportare le imprese che si distinguono per l’impegno verso contesti di sostenibilità”, ha detto Marco Perocchi, responsabile direzione Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia” L’accordo siglato con Davines, con cui condividiamo valori e forte attenzione ai temi ambientali, evidenzia una delle caratteristiche principali della nostra strategia aziendale”, ha concluso Perocchi.
“Negli ultimi 20 anni Davines ha integrato la sostenibilità nella sua strategia di crescita e oggi puntiamo su un modello di business rigenerativo. Per il nostro gruppo la bellezza non si esaurisce in formule eccellenti ma è anche etica e sostenibile. Al punto che oggi la sostenibilità è per Davines un fattore competitivo e parte integrante del nostro posizionamento distintivo. Condividiamo quindi appieno l’attenzione di Crédit Agricole verso i temi ambientali e l’approccio concreto e premiante di questo finanziamento, che ci permette di completare il progetto di ampliamento della nostra sede di Parma“, ha dichiarato Andrea Mussi, cfo del Gruppo Davines. E ha concluso il manager: “Dopo avere acquistato uno storico immobile adiacente al Davines Village di Parma per ampliare gli spazi dedicati agli uffici e alla produzione, abbiamo investito sul potenziamento della capacità produttiva del nostro stabilimento. Adesso avremo un nuovo immobile che diventerà la nostra nuova centrale logistica”.
Aveva detto, in occasione della presentazione dei dati sul 2023 Davide Bollati, presidente del gruppo: “Per soddisfare la crescita della domanda, potenzieremo del 50% la capacità produttiva delle linee shampoo e conditioner, con un investimento di 8 milioni di euro in un nuovo impianto di produzione e stoccaggio che entrerà a pieno regime entro l’estate”.
E aveva precisato: “Nel 2023 abbiamo festeggiato il nostro 40esimo anniversario, da sempre reinvestiamo oltre il 95% degli utili in azienda, continueremo a farlo e a perseguire un modello di sviluppo rigenerativo e stakeholder-driven , cercando di innovare i nostri processi produttivi per ridurre sempre di più l’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili o soggette ad esaurimento e per cambiare l’attuale paradigma, perché crediamo che le aziende non solo debbano ridurre il loro impatto ambientale ma possano dare un contributo positivo al pianeta e alla collettività, per restituire più di quello che consumano”.