Pedrollo Group, che fa capo all’omonima famiglia e opera nella movimentazione dell’acqua, nella trasformazione dell’energia e della tecnologia applicata ed è fra i protagonisti internazionali nella produzione di elettropompe, ha acquisito la maggioranza di PM srl, proprietaria del marchio PM Technology.
Secondo quanto risulta a BeBeez, Pedrollo ha acquisito il 70% dell’azienda veneta di Brendola (Vicenza) che, fondata nel 2008, si è imposta velocemente tra i leader del mercato italiano ed internazionale nella produzione di motori sommersi.
Tra i punti di forza c’è l’esperienza del socio fondatore Marco Petrucci che, nemmeno quarantenne, ha saputo coniugare l’applicazione delle più moderne tecnologie per la realizzazione di una gamma di prodotti estremamente affidabile, efficiente e competitiva.
Translink Italy ha agito in qualità di financial advisor del Gruppo Pedrollo per l’acquisizione di PM.
Come da modus operandi di Pedrollo, che intende continuare a lavorare con le risorse umane delle aziende che acquisisce, Petrucci continuerà, in qualità di socio di minoranza, a guidarne la gestione operativa consolidando così il successo e la crescita della società all’interno del Gruppo Pedrollo. “Se un’azienda va bene, non vedo perché cambiarne il management e le figure che sono state capaci di passare dalle idee alla loro realizzazione. I buoni numeri vengono anche e soprattutto dalle perone capaci e non solo dai prodotti”, tiene a sottolineare a BeBeez l’amministratore delegato Giulio Pedrollo. Che continua: “Grazie all’operazione appena conclusa, PM potrà beneficiare dell’ecosistema industriale, tecnico e, soprattutto, commerciale del gruppo con lo sbocco su mercati strategici, primo fra tutti gli Stati Uniti”.
La neoacquisita, che chiuderà il 2023 con un fatturato di 22 milioni di euro, sarà consolidata a partire dal primo trimestre del 2024 e permetterà, grazie ad un diversificato portafoglio prodotti e certificato a livello internazionale, di incrementare velocemente la capacità produttiva del gruppo, già presente nel settore con Panelli e Pedrollo stessa. La società ha chiuso il 2022 con 21,5 milioni, un ebitda pari al 17% e un indebitamento finanziario netto di 820 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Con l’acquisizione di PM, quindi, il Gruppo consolida una posizione di leadership nell’ambito dei motori sommersi e, di conseguenza, anche in quello delle elettropompe sommerse, nelle gamme caratterizzate da alti volumi e presenti in particolare negli ambiti domestico e civile.
Il gruppo Pedrollo include anche i business complementari di Linz Electric (alternatori/generatori che nel 2023 ha festeggiato 20 anni ed è stata fondata dallo stesso Giulio Pedrollo ed è cresciuta molto negli ultimi anni), Gread Elettronica (elettronica e design). “Anche nel caso di Gread e Panelli abbiamo scelto di allearci con aziende di matrice familiare. In Gread siamo saliti dal 40% a oltre il 50% del capitale, mentre abbiamo acquisito l’80% di Panelli e abbiamo un’opzione per salire al 100% che scade nel 2024”, ha precisato a BeBeez Giulio Pedrollo.
Oggi il Gruppo esporta in oltre 160 paesi, ha 12 filiali commerciali e 1320 dipendenti a fine 2023, che diventeranno circa 1400 se si aggiungono i 60 dipendenti di PM. “Nel 2022 abbiamo chiuso intorno ai 390 milioni (+10% sul 2021), nel 2023 a 472 milioni (+14%), superando una soglia per noi significativa. Con l’acquisizione di PM il fatturato aggregato 2024 sarà superiore a 500 milioni di euro, contribuendo a far crescere il gruppo con un sostanziale raddoppio rispetto al 2019″, racconta ancora a BeBeez Giulio Pedrollo, che ha spiegato come la società sia fra i principali beneficiari del rallentamento cinese e molto forte in Europa. E aggiunge: “L’acquisizione di aziende familiari è diventato un nostro approccio al business perché ne condividiamo i valori, come per esempio la visione di medio-lungo periodo, la formazione delle persone. Il gruppo ha risorse interne e struttura finanziaria tale da poter effettuare acquisizioni di queste dimensioni, con un valore compreso fra i 30 e i 50 milioni”. In quest’ultima operazione, per esempio, l’azienda non è ricorsa ad alcun canale bancario.
E per quanto riguarda il futuro? “In questa fase non pensiamo di aprire il capitale a fondi, la quotazione in Borsa non è impossibile, ma oggi non la vedo necessaria. Dipenderà molto dai prossimi progetti e dalle prossime acquisizioni potenziali. Quanto agli strumenti di finanza alternativa, non ne abbiamo bisogno. Ci basta per ora un buon gruppo di banche che ci segua. Anche se a volte riusciamo a farne anche a meno”, dice l’ad.
L’azienda, fondata a San Bonifacio (Verona) nel 1974 da Silvano Pedrollo, è tra le maggiori realtà industriali del Nord Est. Grazie all’attività della capogruppo Pedrollo spa, è riconosciuta tra i protagonisti mondiali nella produzione di elettropompe. Il presidente del consiglio d’amministrazione è Silvano Pedrollo con amministratori delegati Giulio e Alessandra Pedrollo. “Quest’anno l’azienda 50 anni e arriverà a un aggregato di 500 milioni. Un bel traguardo”, conclude Giulio Pedrollo.