Pedrollo Group, che fa capo all’omonima famiglia e opera nella movimentazione dell’acqua, nella trasformazione dell’energia e della tecnologia applicata ed è fra i protagonisti internazionali nella produzione di elettropompe, ha acquisito la maggioranza di Bombas Saci sa (Saci Pumps), azienda spagnola specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di pompe per piscine. A vendere sono le famiglie Ferre e Casellas (si veda qui il comunicato stampa).
Translink Corporate Finance (Italia e Spagna) è stato advisor finanziario esclusivo del Gruppo Pedrollo, PwC (Italia e Spagna) ha seguito la due diligence finanziaria e fiscale, K&L Gates (Italia) in team con Gomez-Acebo & Pombo (Spagna) sono stati gli advisor legali. Tla Advisory ha curato gli aspetti legali e fiscali del diritto italiano.
CaixaBank è stato il consulente finanziario esclusivo di Saci, EY ha seguito i servizi di financial diligence e di transazione, infine ETL ILIA ha assistito Saci in tutte le questioni fiscali e legali della transazione e due diligence.
L’acquisizione della società spagnola da parte del gruppo Pedrollo arriva dopo quella dell’americana Superior Pump nel 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e proprio la presenza negli Usa rappresenta ora un potenziale grande vantaggio nello sviluppo del business di Saci Pumps in quello che è il più grande mercato mondiale di pompe per piscine.
Gli attuali co-ceo della società spagnola, Francisco Casellas Solá e David Ferre Ferrer, resteranno soci di minoranza e continueranno a gestire la società, che oggi è presente in oltre 85 paesi e dispone di uno stabilimento di oltre 8.000 mq a Granollers, a 30 km da Barcellona. Casellas Solá e Ferre Ferrer hanno commentato: “Siamo ottimisti e motivati dall’ingresso di Saci Pumps in Pedrollo Group. Con questa acquisizione diamo inizio a un’alleanza con un leader rinomato e globale nel settore delle pompe idrauliche. Crediamo che la combinazione delle competenze e delle risorse di Pedrollo ci consentirà di espandere la nostra offerta di pompe per piscine e di raggiungere nuovi mercati, continuando a fornire gli stessi prodotti e servizi di alta qualità che i nostri clienti si aspettano da noi”.
L’acquisizione consente alla società italiana di rafforzare la penetrazione nel mercato iberico e il posizionamento nella tecnologia delle pompe idrauliche oltre che, al contempo, di ampliare e diversificare la propria top line, in termini di prodotti e di mix geografico, tra paesi emergenti e consolidati, riequilibrandone il peso sui ricavi e sulla marginalità e ottimizzando la generazione di cassa
Tenendo conto del percorso di crescita organica (oltre il 10% in più rispetto al 2021) e del consolidamento della neo acquisita, che stima di generare 27 milioni di euro di ricavi nel 2022, il Gruppo Pedrollo ritiene di poter raggiungere così un fatturato superiore ai 420 milioni, con oltre 3 milioni di elettropompe vendute, dopo aver generato nel 2021 un fatturato consolidato di 338,5 milioni, un ebitda di 78,6 milioni con una liquidità netta di 64,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il gruppo Pedrollo esporta in oltre 160 paesi, ha 12 filiali commerciali e conta oggi circa 1000 dipendenti. “Nel 2022 dovremmo chiudere sopra i 370 milioni (+10% sul 2021) e, nel 2023, arrivare ai 426 milioni (+14%), superando una soglia per noi significativa. In termini di personale dovremmo arrivare a 1300 persone”, ha detto a BeBeez l’amministratore delegato Giulio Pedrollo, che ha spiegato come la società sia fra i principali beneficiari del rallentamento cinese e molto forte in Europa. E ha aggiunto: “L’acquisizione di aziende familiari è diventato un nostro approccio al business perché ne condividiamo i valori, come per esempio la visione di medio-lungo periodo, la formazione delle persone. Il gruppo ha risorse interne e struttura finanziaria tale da poter effettuare acquisizioni di queste dimensioni, con un valore compreso fra i 30 e i 50 milioni”. Per questa acquisizione, ha aggiunto l’imprenditore, “ci siamo appoggiati a un pool di banche tra cui c’è BNL, che per noi è un partner finanziario a tutto tondo”.
Il gruppo include i business complementari di Linz Electric (alternatori/generatori che quest’anno festeggia 20 anni ed è stata fondata dallo stesso Giulio Pedrollo), Gread Elettronica (elettronica e design) e Panelli (pompe e motori sommersi). “Anche nel caso di Gread e Panelli abbiamo scelto di allearci con aziende di matrice familiare. In Gread siamo saliti dal 40% a oltre il 50% del capitale, mentre abbiamo acquisito l’80% di Panelli e abbiamo un’opzione per salire al 100% che scade nel 2024”, ha precisato a BeBeez Giulio Pedrollo.
E per quanto riguarda il futuro? “In questa fase non pensiamo di aprire il capitale a fondi, la quotazione in Borsa non è impossibile, ma oggi non la vedo necessaria. Dipenderà molto dai prossimi progetti e dalle prossime acquisizioni potenziali. Quanto agli strumenti di finanza alternativa, non ne abbiamo bisogno. Ci basta per ora un buon gruppo di banche che ci segua”.