Prosegue spedito il percorso per la quotazione sull’Euronext Growth Milan (EGM) da parte di SBE-Varvit, azienda che si occupa della produzione e distribuzione di viti, bulloni e giunti meccanici di fissaggio per molti settori industriali, con una capacità produttiva annua di oltre 100 mila tonnellate di prodotto, esportato in oltre 70 paesi nel mondo (si veda qui il comunicato stampa). La capitalizzazione della società alla data di avvio delle negoziazioni sarà pari a circa 975 milioni di euro.
Più nel dettaglio, secondo i termini e le caratteristiche del collocamento, che avverrà tra il oggi e il 10 novembre mediante vendita delle stesse da parte del proprio azionista unico (Vescovini Group) l’offerta avrà ad oggetto 3 milioni di azioni (inclusa l’opzione greenshoe), per un controvalore di cica 25 milioni di euro.
L’opzione greenshoe, in linea con la prassi di mercato per operazioni simili, prevede l’acquisto da parte di Equita sim e la branch milanese di UniCredit Bank AG (che agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner) di massime 270.000 azioni al prezzo di offerta, corrispondenti ad una quota pari a circa il 10% delle azioni in offerta.
La famiglia Vescovini si è inoltre riservata la facoltà di aumentare il quantitativo di azioni oggetto dell’offerta, in considerazione delle adesioni pervenute per massime ulteriori 600.000 azioni. Nel caso di integrale esercizio della facoltà di incremento, l’offerta arriverebbe quindi ad avere ad oggetto massime 3,6 milioni di azioni, per un controvalore al prezzo di offerta di circa 30 milioni.
Nell’ambito dell’operazione, Equita sim è anche advisor e specialist di Euronext Growth, mentre Lazard è l’advisor finanziario di Sbe-Varvit. L’advisor legale è Chiomenti, mentre Linklaters è advisor legale dei coordinatori dell’offerta.
La via verso l’ipo per SBE-Varvit era del resto stata già definita lo scorso 23 ottobre (si veda altro articolo di BeBeez), con la firma di un cornerstone agreement che prevedeva l’acquisto di azioni per un importo non inferiore a 11,5 milioni di euro, a un prezzo massimo di 8,33 euro per azione, da parte del cornestone Investor ECD Uno srl in cui Equita Investimenti spa (che lo ha promosso) avrà una quota di minoranza, mentre la maggioranza sarà divisa tra un club deal di imprenditori e family office. Quanto al flottante, sarà superiore al 10% della categoria di appartenenza (azioni ordinarie).
SBE-Varvit a giugno 2023 ha registrato ricavi consolidati per 220,2 milioni di euro, con un ebitda di 58 milioni, pari al 26% dei ricavi, e un utile netto di 33,1 milioni. Nel 2022 invece SBE-Varvit aveva realizzato ricavi consolidati per 392,5 milioni di euro, un ebitda di 108 milioni (il 28% del fatturato) e un utile netto di 54 milioni.
Quanto a Vescovini Group, di proprietà di Alberto, Alessandro e Federico Vescovini, ciascuno con il 33,33%, ha chiuso il 2022 con 392,8 milioni di euro di ricavi, ebitda di 102,1 milioni e liquidità netta di 30,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).