Un’asta riguardava lo spazio di 336 metri quadrati ora in uso ad Armani, che si è conclusa in un’ora e dieci minuti dopo 28 rilanci, partendo da una base d’asta di 872mila euro. L’asta è stata vinta da Fendi, che ha battuto Prada con la sua offerta da 2,45 milioni. Armani da parte sua lo scorso novembre aveva vinto a sua volta l’asta per aggiudicarsi lo spazio ora in uso a Tim, sempre nell’Ottagono. Dopo 24 rilanci partendo da una base d’asta di 670.440 euro, Armani aveva battuto la concorrenza aggiudicandosi per i prossimi 18 anni i 302 mq del locale con un’offerta finale di 1,9 milioni di euro di canone d’affitto annuo (si veda qui il comunicato stampa). Era stato quello il primo caso in cui il meccanismo di gara all’incanto era sbarcato in Galleria. Il meccanismo in questione è previsto dall’Amministrazione per i negozi che si affacciano sull’Ottagono. La gara consiste in offerte di rilancio con un intervallo massimo di tre minuti, fino all’aggiudicazione definitiva.
La seconda asta aggiudicata ieri riguardava invece lo spazio da 253 metri quadrati con tre vetrine ora in uso a Versace, che era conteso inizialmente da sette marchi fashion e che ha visto arrivare alla sfida finale con Dior, Yves Saint Laurent ed Hermès. In questo caso la base d’asta era stata fissata a 950mila euro. Dior ha poi battuto tutti con l’offerta da 5,05 milioni, l’affitto più alto di tutta la Galleria in relazione ai metri quadrati.
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