Il patrimonio dei fondi immobiliari italiani è salito a 58 miliardi di euro, con un balzo dell’8,4% rispetto al 2016. Lo afferma il 32mo rapporto “I fondi immobiliari in Italia e all’estero” dell’istituto di studi indipendente Scenari Immobiliari, presentato mercoledì 13 giugno a Milano (scarica qui il rapporto completo).
Il NAV dei fondi immobiliari è salito del 10,4% rispetto al 2016, toccando quota 53 miliardi di euro. E’ pertanto raggiungibile obiettivo di 55 miliardi di euro per il 2018, che allineerebbe l’Italia all’Europa.
In Italia sono attivi 420 fondi immobiliari, di cui 60 in liquidazione giudiziale, e 60 Sgr, di cui 5 in liquidazione coatta amministrativa. A livello di asset allocation, i fondi italiani investono prevalentemente in uffici (63%), seguiti da commerciale (19%).
Il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia ha commentato che nonostante un 2017 positivo “non bisogna farsi prendere dall’entusiasmo, perché il mercato ha bisogno di due indicazioni: comprare bene e gestire meglio”, ricordando anche che i grandi patrimoni immobiliari in Italia sono prevalentemente dello Stato (283 miliardi), seguito dai fondi immobiliari (non è dato sapere i patrimoni immobiliari delle banche, che non rendono noti questi dati). Ci sono state anche dismissioni per 4,4 miliardi nel 2017, secondo una strategia di flight to quality per il 2017-2019. Questa strategia, unita alla mancanza di immobili e al focus su Milano, dove avvengono i 2/3 delle operazioni, può frenare il mercato, che in questo primo semestre del 2018 ha visto prevalentemente concretizzarsi delle operazioni già annunciate, ha avvertito Breglia.
Il rapporto analizza anche il mercato immobiliare finanziarizzato italiano. Vale circa 66 miliardi di euro ed è composto da quattro strumenti di investimento: fondi riservati, Siiq e Siinq, fondi retail e società immobiliari quotate. La capitalizzazione complessiva di questo mercato è pari a 4,5 miliardi di euro, dove le Siiq fanno la parte del leone sia per capitalizzazione (3,1 miliardi), che per performance annuale dei prezzi di Borsa (+41% tra il dicembre 2016 e il dicembre 2017).
L’ultima parte del rapporto presenta la visione del mercato immobiliare italiano da parte delle Sgr. Il 40% di esse di aspetta un lieve miglioramento, mentre a livello di performance di settore l’attesa è che saranno stabili nel 2018 (47% delle Sgr) e anche per i prossimi 3-5 anni (53% delle Sgr). Per quanto riguarda i fondi immobiliari, oltre il 60% delle Sgr si aspetta un incremento sia del patrimonio gestito, sia del numero di fondi immobiliari.
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i dati sui fondi immobiliari globali. Hanno un patrimonio pari a 2.830 miliardi di euro. In Europa, il valore del gestito è superiore ai 1.000 mld, con un peso del 37% rispetto a quello globale. Il mercato europeo è guidato dai fondi e REIT (circa 60% del patrimonio), che col tempo hanno acquisito una maggiore propensione al rischio.
In Europa, è stata vivace attività dei fondi nel 2017, con un aumento sia del Nav, sia del numero di fondi (1550 veicoli quotati). Tra 10 fondi più importanti a livello europeo, con un patrimonio complessivo di 88 miliardi di euro, 7 sono tedeschi. Anche i fondi immobiliari europei investono prevalentemente in uffici (42%).
Per quanto riguarda i REITs, nel mondo hanno capitalizzazione di 1500 miliardi (+3% rispetto al 2016), dove gli Usa fanno il 66% del mercato e i primi 10 REITs a livello mondiale per capitalizzazione sono americani. Le prospettive per il 2018 sono positive, visto l’aumento di veicoli, investimenti, cessioni e scambi.