L’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC) del Piemonte Centrale ha messo in vendita un portafoglio di crediti non performing unsecured da 24,6 milioni di euro lordi (più eventuali interessi di legge e accessori) derivanti da canoni di affitto non pagati relativi a contratti di locazione ormai risolti per alloggi di edilizia sociale. Complessivamente, le posizioni cedibili ammontano a 7700 pratiche e non sono mai stati oggetto di precedenti cessioni.
Il bando, pubblicato lo scorso 19 agosto, prevede che le manifestazioni di interesse siano inviate entro il prossimo 23 settembre (si veda qui il bando): potranno essere presentate da banche, intermediari finanziari (106 TUB), veicoli di cartolarizzazione (130/99), società di recupero crediti (115 TULPS), nel rispetto delle indicazioni specificate nel bando di gara
ATC è assistita da Invenium quale advisor legale e strategico e, per quanto attiene la predisposizione degli atti di gara e la gestione della procedura, è supportata dallo studio legale GPA Giuspublicisti Associati.
ATC, verificate le manifestazioni di interesse, invierà ai soggetti ammessi alla procedura una lettera d’invito contenente tutti i dettagli relativi al prosieguo della procedura, nonché le modalità di accesso alla data room.
L’allegato B (Teaser e presentazione degli “strong points” connessi al perimetro cedibile) precisa inoltre che”il cedente ha effettuato un’analitica attività di clusterizzazione del portfolio che può essere di aiuto sia per le attività di due diligence che per l’individuazione delle strategie di gestione”, che “una parte dei crediti è stata cristallizzata in decreti ingiuntivi consolidati” e che ” i componenti del nucleo familiare assegnatario risultano obbligati in solido al pagamento delle somme dovute in esecuzione dei contratti di locazione”. E’ infine importante evidenziare che “sono escluse dalla presente operazione le situazioni di morosità incolpevole, a carico del Fondo Sociale”.
Le ATC sono enti pubblici di servizio, non economici, ausiliari della Regione, dotati di autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa e contabile; attuano e gestiscono il patrimonio di edilizia sociale ed esercitano le funzioni loro attribuite con competenza estesa al rispettivo ambito territoriale. L’ATC Piemonte Centrale ha sede a Torino e competenza nei 22 aggregati (ambiti) di Comuni definiti dalla Regione Piemonte.
L’operazione si inquadra in un percorso già avviato di implementazione dei processi di gestione, tutela e valorizzazione del credito non performing in capo ad ATC, a beneficio dell’ente e delle sue finalità istituzionali. L’obiettivo è quello di rafforzare i processi di gestione del rischio e di introdurre, nel pieno rispetto della natura di ATC, dei servizi di social housing erogati e dei valori costituzionali coinvolti, strategie avanzate di gestione del credito deteriorato, in analogia con le indicazioni metodologiche proposte dalla vigilanza bancaria in ambio europeo.
L’operazione appena annunciata ha infatti un forte carattere innovativo perché la cessione di crediti da parte della pubblica amministrazione non è un fatto comune e soprattutto a prima vista non pare scontato. In proposito, ha fatto chiarezza però a suo tempo la Corte dei Conti (delibera n. 40/2016 Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Basilicata, relativa alla cessione di crediti futuri (royalties) rappresentati dalle somme che il Comune di Corleto Perticara avrebbe dovuto percepire dalla Total E&P Italia spa per lo sfruttamento del giacimento ricadente nel suo territorio). Nella pronuncia si legge che “la cedibilità di un credito quando il creditore cedente è la pubblica amministrazione è questione molto più problematica rispetto al caso inverso e, d’altra parte, risulta trattata in misura non organica dal legislatore”. La Corte dei Conti sottolinea poi che non c’è un riferimento normativo che vieti la cessione del credito da parte di un ente pubblico e che, anzi, al contrario, ci siano più riferimenti normativi che lo permettono. In particolare, l’art. 8 del DL n.79/1997 dove si legge che “il prezzo base della cessione, che deve essere effettuata a titolo definitivo, viene determinato tenendo conto, fra l’altro, della natura dei crediti e della possibilità della loro realizzazione”. Il che significa che i crediti in questione “sono suscettibili di valutazione in termini di prezzo anche in difformità dal loro valore nominale, in relazione non solo alla natura del credito, ma anche in relazione ai fattori che possono incidere sulla loro concreta realizzabilità”.